-Redazione- Era ovvio che, all'indomani della strage compiuta presso la redazione del Charlie Hebdo, i partiti di destra puntassero il dito contro gli isamici in generale, prendendosela con gli immigrati e invitando a chiudere i confini.
Così è accaduto e, ora, il leader della Lega Matteo Salvini, convinto di essere in guerra con l'Islam, ha deciso di rimproverare addirittura il Papa. Secondo lui, infatti, invitando a "dialogare con l'Islam" il Pontefice "non fa un buon servizio".
Il leader del Carroccio, nello specifico, si è riferito all'incontro, avuto ieri, con quattro imam francesi: "A me questo Papa… va bene la pace, sei il portavoce dei cattolici, preoccupati di chi ti sta sterminando in giro per il mondo", ha proseguito Salvini, secondo cui "è in atto un tentativo di occupazione militare e culturale da parte di una comunità prepotente e ben organizzata che ha facilità di affondare il coltello in un burro che è l'Occidente".
"Questa è una vera e propria guerra - ha aggiunto ancora il leghista- e quindi rispondere con tolleranza e buonismo è un suicidio".
"Continuo a volere una Lega non violenta e che non risponda al sangue con il sangue", ha proseguito. "Al sangue si risponde essendo svegli e coraggiosi, i fucili li lasciamo ai delinquenti".
"In Italia – ha continuato "ci sono due milioni di musulmani credenti. Vediamo che cortei ci saranno, quali presidi. Finora di musulmani in piazza se ne sono visti pochi, forse perché hanno paura anche loro. E questo dipende dal Corano".
Concludendo, Salvini poi definito "mentecatti", "quelli di sinistra che pensano che con queste tragedie noi vogliamo guadagnare voti".
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