Napolitano si è dimesso: gli onori e il commiato, finisce così la presidenza più lunga
Guardie d'onore schierate per gli omaggi, bandiera del Quirinale ammainata: il capo dello Stato rieletto per due volte al Colle lascia la residenza istituzionale e torna nel rione Monti da senatore a vita. Grasso 'reggente'. Renzi su Twitter: "Grazie presidente". Ora la partita sul successore si apre ufficialmente
ROMA - Guardie d'onore schierate per il saluto di commiato, bandiera del Quirinale ammainata (video). Giorgio Napolitano ha firmato stamani alle 10.35 le tre lettere istituzionali che, affidate al segretario generale Donato Marra, comunicano il proprio passo indietro a Palazzo Chigi (foto), Camera e Senato e - ora è ufficiale - alla soglia dei 90 anni si è dimesso da presidente della Repubblica.
LO SPECIALE Nove anni al Colle / FOTO I tweet dei politici
Ricevuti gli onori militari e lasciata la residenza istituzionale, il capo dello Stato rieletto per due volte al Colle, torna a casa, nel rione Monti, assieme alla moglie Clio Bittoni. In un secondo momento si recherà a Palazzo Giustiniani, al Senato, dove prenderà possesso del suo nuovo studio, nel quale da tempo ha già fatto trasferire i suoi libri e il materiale di studio.
Si chiude così la presidenza più lunga della Repubblica. "Sono contento di tornare a casa", ha confidato ieri ad una bambina Napolitano, "il Paese resti unito e sereno", il suo ultimo messaggio agli italiani. Su Twitter rimbalza subito il post del premier Matteo Renzi che ringrazia il presidente e che convoca d'urgenza il Consiglio dei ministri.
Un "grazie", sempre su Twitter, anche da Martin Schulz, presidente del parlamento Ue (in quota Pse).
E sarà probabilmente sabato, in piazza Madonna dei Monti, cuore del rione, la festa che i residenti organizzeranno per salutare il ritorno a casa del senatore a vita Napolitano (con la polemica del M5s sul ruolo che ora continuerà a rivestire). Si terrà un concerto, con un repertorio classico, ma ci sarà sicuramente una versione 'particolare' dell'Inno di Mameli. Lo spiegano gli abitanti del quartiere, che si è animato nell'attesa del rientro del presidente a vicolo dei Serpenti. "Sarà una sorpresa" afferma una donna che lavora in uno dei negozi.
Ieri è stata la giornata degli ultimi saluti formali ai dipendenti e ai corazzieri del Quirinale. A questo punto, la partita sul Colle si apre ufficialmente. E infatti si è riunita stamani al Nazareno la segreteria del Partito democratico: una riunione che si è aperta con la condivisione di una "rinnovata gratitudine e del profondo rispetto per la responsabilità, la passione e l'autorevolezza" di Napolitano. All'ordine del giorno, "il percorso istituzionale dei prossimi giorni e l'agenda delle riforme (costituzionale e legge elettorale), in discussione nei due rami del parlamento".
In realtà, contatti e sondaggi informali sono già iniziati da giorni: i dem Lorenzo Guerini e Roberto Speranza - a loro venerdì in direzione il premier-segretario del Pd affiderà il compito di sondare tutti i partiti - hanno cominciato a raccogliere gli umori interni al partito su vari candidati. Le opposizioni - Lega, Sel e M5s - chiedono lo stop dei lavori dell'aula sulle riforme (legge elettorale e bicameralismo) in discussione.
IL RACCONTO Sogni e fatiche di un Sisifo al Quirinale
In parallelo, il fedelissimo del premier-segretario del Pd, Luca Lotti, continua a tenere il filo diretto con il plenipotenziario di Forza Italia Denis Verdini, assicurando l'impegno all'indicazione di un candidato Pd che però, come chiedono gli azzurri, "non metta un dito negli occhi" di Silvio Berlusconi. Si ragiona su più nomi ma, con gradazioni diverse, tutti con un passato nella vita politica "a maggior ragione - spiegano fonti renziane - visto che in un momento così delicato per l'Italia e per l'Europa, le altre due maggiori cariche dello Stato, Laura Boldrini e Pietro Grasso vengono dalla società civile".
Proprio Grasso, in qualità di presidente del Senato, seconda carica dello Stato, assumerà il ruolo di "supplente" della presidenza della Repubblica. Grasso resterà capo dello Stato a pieno titolo, avvalendosi dei pieni poteri riconosciuti dalla Costituzione al presidente della Repubblica, fino al momento in cui in cui le Camere in seduta comune eleggeranno il successore di Napolitano. Nessun altro termine temporale né formale limitano il suo mandato. Per la cronaca, e per la storia, Grasso diventa il primo "presidente della Repubblica" titolare di un profilo personale su Twitter. E su Twitter Grasso scrive.
REPTV Tito: "Presidenza storica, il ruolo centrale del Pd"
Intanto, l'aula della Camera - sospesa dopo la lettura della missiva del capo dello Stato - tornerà a riunirsi subito dopo la conferenza dei capigruppo. Conferenza che dovrà decidere i tempi della convocazione del parlamento per l'elezione del successore di Napolitano. Sempre a Montecitorio è partito un lunghissimo applauso - 2 minuti di battimano - quando la Boldrini ha finito di leggere la lettera di dimissioni del presidente (video).
FOTO Napolitano lascia, la notizia sui siti internazionali
Nel frattempo, Grasso ha lasciato Palazzo Madama - dicendo "spero di tornare presto" - per raggiungere Palazzo Giustiniani e insediarsi come presidente della Repubblica supplente, dopo aver ricevuto la comunicazione ufficiale delle dimissioni. Per Grasso è stata la prima uscita da capo di Stato supplente. Davanti a Palazzo Giustiniani sono giunti i due corazzieri che presiederanno gli uffici, mentre sopra l'ingresso dell'edificio è stato issato lo stendardo del capo di Stato supplente, a suo tempo disegnato e voluto da Francesco Cossiga.
LO SPECIALE Nove anni al Colle / FOTO I tweet dei politici
Ricevuti gli onori militari e lasciata la residenza istituzionale, il capo dello Stato rieletto per due volte al Colle, torna a casa, nel rione Monti, assieme alla moglie Clio Bittoni. In un secondo momento si recherà a Palazzo Giustiniani, al Senato, dove prenderà possesso del suo nuovo studio, nel quale da tempo ha già fatto trasferire i suoi libri e il materiale di studio.
Napolitano torna a casa
Si chiude così la presidenza più lunga della Repubblica. "Sono contento di tornare a casa", ha confidato ieri ad una bambina Napolitano, "il Paese resti unito e sereno", il suo ultimo messaggio agli italiani. Su Twitter rimbalza subito il post del premier Matteo Renzi che ringrazia il presidente e che convoca d'urgenza il Consiglio dei ministri.
Un "grazie", sempre su Twitter, anche da Martin Schulz, presidente del parlamento Ue (in quota Pse).
E sarà probabilmente sabato, in piazza Madonna dei Monti, cuore del rione, la festa che i residenti organizzeranno per salutare il ritorno a casa del senatore a vita Napolitano (con la polemica del M5s sul ruolo che ora continuerà a rivestire). Si terrà un concerto, con un repertorio classico, ma ci sarà sicuramente una versione 'particolare' dell'Inno di Mameli. Lo spiegano gli abitanti del quartiere, che si è animato nell'attesa del rientro del presidente a vicolo dei Serpenti. "Sarà una sorpresa" afferma una donna che lavora in uno dei negozi.
Ieri è stata la giornata degli ultimi saluti formali ai dipendenti e ai corazzieri del Quirinale. A questo punto, la partita sul Colle si apre ufficialmente. E infatti si è riunita stamani al Nazareno la segreteria del Partito democratico: una riunione che si è aperta con la condivisione di una "rinnovata gratitudine e del profondo rispetto per la responsabilità, la passione e l'autorevolezza" di Napolitano. All'ordine del giorno, "il percorso istituzionale dei prossimi giorni e l'agenda delle riforme (costituzionale e legge elettorale), in discussione nei due rami del parlamento".
''Bentornato Presidente'', il rione Monti prepara l'abbraccio a Napolitano
In realtà, contatti e sondaggi informali sono già iniziati da giorni: i dem Lorenzo Guerini e Roberto Speranza - a loro venerdì in direzione il premier-segretario del Pd affiderà il compito di sondare tutti i partiti - hanno cominciato a raccogliere gli umori interni al partito su vari candidati. Le opposizioni - Lega, Sel e M5s - chiedono lo stop dei lavori dell'aula sulle riforme (legge elettorale e bicameralismo) in discussione.
IL RACCONTO Sogni e fatiche di un Sisifo al Quirinale
In parallelo, il fedelissimo del premier-segretario del Pd, Luca Lotti, continua a tenere il filo diretto con il plenipotenziario di Forza Italia Denis Verdini, assicurando l'impegno all'indicazione di un candidato Pd che però, come chiedono gli azzurri, "non metta un dito negli occhi" di Silvio Berlusconi. Si ragiona su più nomi ma, con gradazioni diverse, tutti con un passato nella vita politica "a maggior ragione - spiegano fonti renziane - visto che in un momento così delicato per l'Italia e per l'Europa, le altre due maggiori cariche dello Stato, Laura Boldrini e Pietro Grasso vengono dalla società civile".
Proprio Grasso, in qualità di presidente del Senato, seconda carica dello Stato, assumerà il ruolo di "supplente" della presidenza della Repubblica. Grasso resterà capo dello Stato a pieno titolo, avvalendosi dei pieni poteri riconosciuti dalla Costituzione al presidente della Repubblica, fino al momento in cui in cui le Camere in seduta comune eleggeranno il successore di Napolitano. Nessun altro termine temporale né formale limitano il suo mandato. Per la cronaca, e per la storia, Grasso diventa il primo "presidente della Repubblica" titolare di un profilo personale su Twitter. E su Twitter Grasso scrive.
REPTV Tito: "Presidenza storica, il ruolo centrale del Pd"
Intanto, l'aula della Camera - sospesa dopo la lettura della missiva del capo dello Stato - tornerà a riunirsi subito dopo la conferenza dei capigruppo. Conferenza che dovrà decidere i tempi della convocazione del parlamento per l'elezione del successore di Napolitano. Sempre a Montecitorio è partito un lunghissimo applauso - 2 minuti di battimano - quando la Boldrini ha finito di leggere la lettera di dimissioni del presidente (video).
FOTO Napolitano lascia, la notizia sui siti internazionali
Nel frattempo, Grasso ha lasciato Palazzo Madama - dicendo "spero di tornare presto" - per raggiungere Palazzo Giustiniani e insediarsi come presidente della Repubblica supplente, dopo aver ricevuto la comunicazione ufficiale delle dimissioni. Per Grasso è stata la prima uscita da capo di Stato supplente. Davanti a Palazzo Giustiniani sono giunti i due corazzieri che presiederanno gli uffici, mentre sopra l'ingresso dell'edificio è stato issato lo stendardo del capo di Stato supplente, a suo tempo disegnato e voluto da Francesco Cossiga.
Nessun commento:
Posta un commento