Paragonò la Kyenge a un orango:
condannato il segretario della Lega
L’ex ministro: «Non si trattò di una critica politica, ma di vera e propria propaganda volta a seminare odio e violenza»
Il messaggio di Rainieri su Facebook
BOLOGNA - Il neo-consigliere regionale della Lega nord Fabio Rainieri è stato condannato per aver insultato con una foto su Facebook l’allora ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge. Lo annuncia in una nota la stessa Kyenge, oggi europarlamentare europea. «Ha vinto la giustizia», chiosa la democratica. «Non si trattò di una critica politica, ma di vera e propria propaganda volta a seminare odio e violenza. Perché la critica implica dialettica e argomentazione». L’attuale vicepresidente dell’Assemblea legislativa (ma è anche segretario emiliano del Carroccio), come ricorda il comunicato, pubblicò una foto dell’allora ministro «con il volto ritoccato in modo da apparire una scimmia». «Dileggiare una persona esclusivamente per il colore della pelle non implica argomentazione, nè retropensiero - osserva Kyenge - È come dire: tutti voi, neri, non siete solo razza inferiore ma siete animali. Un vero e proprio atto di violenza e come tale va sanzionato dalla legge». Così è stato. «La libertà di parola- afferma Kyenge- è un patrimonio inviolabile della cultura occidentale, riconosciuta dalla Carta di Nizza e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, ma questo caso non ha nulla a che fare con l’esercizio di questa libertà, che ha come unico limite l’offesa del diverso. Istigare le persone a considerare i neri come animali non è satira, nè critica, ma solamente un reato ed è proprio per questo che trovo altrettanto grave la decisione della Lega Nord di non discostarsi dalle posizioni sostenute da Rainieri. In questo modo e’ l’intero partito a rendersi corresponsabile delle sue azioni».
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