Primarie Pd Liguria, Sergio Cofferati: "Inquinamento pesante del voto, alle urne in massa cinesi e marocchini"
Pubblicato: Aggiornato:
AGGIORNAMENTO ORE 22 - Urne chiuse alle 20, per le Primarie con cui il Partito Democratico ha scelto il candidato del centrosinistra alle elezioni regionali di maggio 2015 fra Sergio Cofferati, Raffaella Paita e Massimiliano Tovo; lo spoglio è incominciato subito dopo. Secondo le proiezioni non ufficiali, la Paita sarebbe in vantaggio, oltre che alla Spezia, anche a Savona (di circa 3mila voti) e Imperia (di circa 800 voti), dunque si annuncia un testa a testa finale, perché Cofferati è in vantaggio a Genova e nel Tigullio. A fare da ago della bilancia potrebbe essere Albenga
Cinesi in massa a Levante, nella zona di La Spezia. Nordafricani a Ponente, in provincia di Imperia. Sono primarie segnate dalla presenza di stranieri quelle che si stanno svolgendo in Liguria, per la scelta del candidato governatore del Pd. In campo l'assessore uscente Raffaella Paita e Sergio Cofferati, in una sfida all'ultimo voto (in pista anche l'outsider Massimiliano Tovo del Centro democratico).
La mattinata è stata segnata da polemiche. “Mi sono stati segnalati numerosissimi casi di violazione esplicita delle regole. L'inquinamento è in corso, molto pesante e non solo per i voti della destra ma con il voto organizzato di intere etnie, come quella cinese alla Spezia e quella marocchina a ponente”, ha denunciato Cofferati, uscendo dal suo seggio a Palazzo Ducale a Genova. “Quello che temevamo si sta verificando, in misura ancora più consistente di quella che avevo segnalato come un pericolo. Prendiamo nota di tutto e segnaleremo alla commissione di garanzia e anche alla segreteria nazionale del partito. È inimmaginabile quello che sta succedendo in queste ore in Liguria”.
Cofferati, all'interno del seggio, è stato anche protagonista di uno scambio di battute col presidente, in riferimento al suo storico soprannome alla Cgil, il “Cinese”. “Sono venuti tanti cinesi a votare?”, ha chiesto Cofferati. E il presidente: “No, lei è il primo...”.
Alle 14 l'affluenza era abbastanza alta, poco più di 21 mila persone, con una previsione di sorpassare il dato dei votanti del febbraio 2014, quando è stato eletto il segretario regionale Giovanni Lunardon. Nel dettaglio, a Genova 7800 persone, a Spezia (città dell'assessore Paita e del ministro Andrea Orlando) 6200, 1620 nel Tigullio, 4087 a Savona e 2340 a Imperia.
Alle 14 l'affluenza era abbastanza alta, poco più di 21 mila persone, con una previsione di sorpassare il dato dei votanti del febbraio 2014, quando è stato eletto il segretario regionale Giovanni Lunardon. Nel dettaglio, a Genova 7800 persone, a Spezia (città dell'assessore Paita e del ministro Andrea Orlando) 6200, 1620 nel Tigullio, 4087 a Savona e 2340 a Imperia.
Un dato che preoccupa lo staff di Cofferati, che segnala anche una anomala presenza di Rom in alcuni seggi di Genova, oltre che un inquinamento di truppe cammellate del Nuovo centrodestra. In un seggio di La Spezia, questa mattina, sono stati visti brillare i flash delle fotocamere dall'interno delle cabine. In quel momento nel seggio era entrata una delegazione di una ventina di cinesi, non tutti avevano i documenti in regola per poter votare. E' nato un diverbio con alcuni rappresentanti di lista di Cofferati. Il presidente di seggio ha immediatamente sospeso le operazioni di voto, riprese una decina di minuti più tardi quando la situazione è tornata alla normalità.
Ma la normalità sembra destinata a durare poco. Le urne si chiuderanno alle 20, a quel punto scatterà lo spoglio. Cofferati si è già detto pronto a chiamare in causa la segreteria nazionale e i vari organismi di garanzia. Chi lo conosce, sa che è uno che non molla sul rispetto di regole e procedure. La partita rischia di non finire nella giornata di oggi.
Nessun commento:
Posta un commento