venerdì 16 gennaio 2015

Un'altra grande statista: Paola Taverna.

Disegni di Legge

Paola Taverna (M5S), e le leggi copiate in Parlamento

Nella XVII Legislatura oltre 4.500 disegni di legge presentati, alcuni un po' troppo simili ad altri
Paola Taverna, Senatrice del Movimento 5 Stelle
Tra i numerosi testi che Deputati e Senatori depositano a Montecitorio e Palazzo Madama, a volte capita di trovarne di molto simili. Già in passato avevamo scovato casi di "copioni in Parlamento", e oggi ne riportiamo un altro. 
Caso particolare che coinvolge sia la Camera che il Senato, e soprattutto una strana collaborazione fra membri della Lega Nord e del Movimento 5 Stelle.

Andiamo con ordine, lo scorso giugno Emanuele Prataviera, Deputato della Lega Nord, depositava un disegno di legge dal titolo "Disposizioni in materia di cessione di ferie da parte dei lavoratori in favore di colleghi con figli disabili o affetti da gravi malattie". Proposta composta da un solo articolo, così scritto:

In ottemperanza al diritto del lavoratore al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite di cui al terzo comma dell'articolo 36 della Costituzione, un dipendente può, su sua richiesta e in accordo con il datore di lavoro, cedere anonimamente e senza contropartita fino al 50 per cento dei giorni di riposo maturati e non utilizzati, in favore di un collega con un figlio di età inferiore a 20 anni, affetto da grave malattia, o da handicap grave ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero vittima di un incidente di gravità tale da rendere indispensabile una presenza e cure costanti.

Richiesta sacrosanta, e proposta di legge molto condivisibile, che ha trovato diversi sostenitori fra i colleghi del Parlamento. Una fra tutti Paola Taverna, Senatrice del Movimento 5 Stelle, che ha deciso di presentare esattamente lo stesso ddl al Senato della Repubblica. La proposta, presentata ad inizio agosto, ha il titolo uguale, e composta anch'essa da un solo articolo. Piccola variante nel testo, in maniera specifica nelle parole scelte per iniziare il tutto:

Nel rispetto dei limiti al diritto del lavoratore al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite di cui al terzo comma dell'articolo 36 della Costituzione, un dipendente può, su sua richiesta e in accordo con il datore di lavoro, cedere anonimamente e senza contropartita fino al 50 per cento dei giorni di riposo maturati e non utilizzati, in favore di un collega con un figlio di età inferiore a venti anni, affetto da grave malattia, o da handicap grave ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero vittima di un incidente di gravità tale da rendere indispensabile una presenza e cure costanti.

Sorvolando sul fatto che anche il preambolo di presentazione del disegno di legge è esattamente lo stesso, ci domandiamo che senso abbia depositare due proposte uguali in Parlamento. In un contesto politico in cui la percentuale di successo di un disegno di legge di iniziativa parlamentare è sotto l'1%, forse avrebbe più senso concentrare le energie, e il consenso politico, su un unico testo, piuttosto che su due. 

Estrapolando l'avvenimento dai protagonisti e dal testo della proposta, l'epidemia dei copioni sembra essere un po' troppo diffusa, ancora legata all'idea che basta depositare tanta carta per adempiere alle proprie responsabilità.

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