Beppe Grillo show a Porta a Porta
Incalzato dal conduttore il leader M5s in difficoltà su euro e coperture. In Rai dopo 21 anni. Renzi lo attacca.
EVENTO
Beppe Grillo forse ha deluso le attese di chi si aspettava di sentire i ruggiti di un leone. Ma stavolta il suo obiettivo era parlare a una nuova categoria di elettori, quella dei moderati.
Ospite del programma Porta a Porta la sera del 19 maggio, il leader del Movimento 5 stelle ha dato spettacolo tra plastici, battute e attacchi agli avversari politici (guarda le foto). Ma il suo è stato uno 'tsunami-soft' senza gli urli e gli insulti che di solito accompagnano i suoi comizi.
PLASTICO A VESPA. Ancora prima di entrare nel salotto di Bruno Vespa, l'ex comico ha 'regalato' al conduttore un plastico con un castello fornito di carceri, dove sono stati inseriti politici e giornalisti, tra cui lo stesso Vespa. E ha scherzato: «Non fanno entrare le cose di plastica in studio, ma fanno entrare Berlusconi».
«NON SONO HITLER». Quindi, una volta dentro, ha spiegato le sue intenzioni. «Sono qui per una mossa politica. Voglio dimostrare che non sono quello che i mezzi di informazione dicono di me: che sono cattivissimo, che dico parolacce e sembro Hitler o Stalin», ha detto restando in piedi mentre Vespa lo invitava a sedersi. «Sono arrabbiato, a volte esagero ma è una rabbia buona che ha unito in un bel sogno 10 milioni di italiani. Se non si è formato un partito fascista è merito nostro che abbiamo incanalato le forze incattivite in un movimento democratico».
Ospite del programma Porta a Porta la sera del 19 maggio, il leader del Movimento 5 stelle ha dato spettacolo tra plastici, battute e attacchi agli avversari politici (guarda le foto). Ma il suo è stato uno 'tsunami-soft' senza gli urli e gli insulti che di solito accompagnano i suoi comizi.
PLASTICO A VESPA. Ancora prima di entrare nel salotto di Bruno Vespa, l'ex comico ha 'regalato' al conduttore un plastico con un castello fornito di carceri, dove sono stati inseriti politici e giornalisti, tra cui lo stesso Vespa. E ha scherzato: «Non fanno entrare le cose di plastica in studio, ma fanno entrare Berlusconi».
«NON SONO HITLER». Quindi, una volta dentro, ha spiegato le sue intenzioni. «Sono qui per una mossa politica. Voglio dimostrare che non sono quello che i mezzi di informazione dicono di me: che sono cattivissimo, che dico parolacce e sembro Hitler o Stalin», ha detto restando in piedi mentre Vespa lo invitava a sedersi. «Sono arrabbiato, a volte esagero ma è una rabbia buona che ha unito in un bel sogno 10 milioni di italiani. Se non si è formato un partito fascista è merito nostro che abbiamo incanalato le forze incattivite in un movimento democratico».
«Vinciamo le Europee, Napolitano non ci rappresenta»
Grillo si è poi detto sicuro che il M5s «vincerà le elezioni europee» e ha dato vita a un botta e risposta con Vespa su legge elettorale, programmi e alleanze. «Se vinciamo diremo che Napolitano non rappresenta più questa Repubblica. Faremo processi online per politici, imprenditori e mezzi d'informazione. Siamo già adesso la prima forza politica del Paese», ha aggiunto.
«VERIFICA FISCALE AI PARTITI». Alle provocazioni del conduttore, che lo ha contraddetto spesso, Grillo ha risposto con tono pacato: «Tu non sei un giornalista, sei un fossile. Sei in pensione ma vendi un pacchetto». Successivamente ha attaccato i vertici dell'Europa, da Angela Merkel a Martin Schulz, e ha rivendicato la sua «onestà intellettuale» rispetto agli altri partiti. «Vogliamo mandarli a casa tutti e resettarli. Ma prima faremo una verifica fiscale, è un'associazione a delinquere di stampo legale».
«L'EXPO È UNA TRUFFA COLOSSALE». Vespa l'ha poi incalzato sull'Expo dopo lo scandalo-appalti dei giorni scorsi. «L'Expo è una speculazione a delinquere di destra e di sinistra. È una truffa colossale. Non ci sono investimenti, sono tutti debiti», ha affermato Grillo.
Infine il conduttore gli ha chiesto cosa succederebbe se a vincere le Europee fosse Matteo Renzi. «Non possiamo perdere, ma ne prenderei atto», ha risposto. «L'ebetino è già finito, parliamo del nulla. Quello delle Europee è un voto politico. O noi o loro».
«VERIFICA FISCALE AI PARTITI». Alle provocazioni del conduttore, che lo ha contraddetto spesso, Grillo ha risposto con tono pacato: «Tu non sei un giornalista, sei un fossile. Sei in pensione ma vendi un pacchetto». Successivamente ha attaccato i vertici dell'Europa, da Angela Merkel a Martin Schulz, e ha rivendicato la sua «onestà intellettuale» rispetto agli altri partiti. «Vogliamo mandarli a casa tutti e resettarli. Ma prima faremo una verifica fiscale, è un'associazione a delinquere di stampo legale».
«L'EXPO È UNA TRUFFA COLOSSALE». Vespa l'ha poi incalzato sull'Expo dopo lo scandalo-appalti dei giorni scorsi. «L'Expo è una speculazione a delinquere di destra e di sinistra. È una truffa colossale. Non ci sono investimenti, sono tutti debiti», ha affermato Grillo.
Infine il conduttore gli ha chiesto cosa succederebbe se a vincere le Europee fosse Matteo Renzi. «Non possiamo perdere, ma ne prenderei atto», ha risposto. «L'ebetino è già finito, parliamo del nulla. Quello delle Europee è un voto politico. O noi o loro».
Lunedì, 19 Maggio 2014© RIPRODUZIONE RISERVATA
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