“Sono stato spinto per terra e fortunatamente sono riuscito a schivare una manganellata, che mi ha colpito solo di striscio, mentre i manifestanti urlavano sbigottiti”. C’è anche Marco Scibona, senatore del Movimento 5 Stelle e No Tav della Valle di Susa, tra i manifestanti contusi durante le tensioni con le forze dell’ordine ad Arquata Scrivia, al termine della manifestazione No Tav – No Terzo Valico di sabato 5 aprile.
Scibona, sul suo sito internet, scrive: “Mi sono posizionato in un punto critico, fra un terrapieno e una scarpata – racconta il senatore – in mezzo alle forze dell’ordine e ai cittadini proprio per vigilare sulla situazione. Da lì ho visto cadere circa 200 metri di reti dell’ingiusto ed inutile cantiere, voluto dalla solite lobbies, avverso agli Italiani. A un certo punto, dopo un primo momento di contatto, contemporaneamente al lancio di due lacrimogeni, è partita una carica delle forze dell’ordine, e trovandomi in mezzo sono stato spinto per terra e colpito di striscio”.
“Non sarà questo episodio a farci demordere – conclude – continueremo a lottare per un utilizzo delle risorse economiche per servizi utili a tutti i cittadini e per far sì che le scarse finanze pubbliche non finiscano in mano a potentati e collusi”.
Al post di Scibona ha risposto Massimo Montebove, portavoce nazionale del sindacato di polizia Sap. Secondo Montebove, il senatore no Tav “è il solito provocatore ben noto alle forze di polizia, se l’è andata a cercare“.
“Il senatore no tav Marco Scibona – spiega il Sap – ha prima chiesto ausilio e supporto alla polizia, trincerandosi dietro la propria carica di parlamentare, accompagnandosi nel contempo a contestatori violenti con lo scopo di fare la vittima e, magari, prendersi una manganellata a causa dei disordini causati dai propri sodali. Cosa che è puntualmente avvenuta”.
“Altro che ‘mediatore’! – aggiunge Montebove – Beppe Grillo dovrebbe essere più cauto prima di imbarcare certa gente nel suo partito”. “Il movimento no tav – prosegue il portavoce del Sap – ha abbracciato da tempo una deriva estremistica e violenta, che si avvale ora anche di appoggi parlamentari e politici. Senza contare la costante manipolazione mediatica di notizie e informazioni. Scibona stia attento alle cose che fa e che dice, si ricordi soprattutto di essere un membro delle istituzioni, per altro ben pagato. Ma siamo in campagna elettorale per le europee e possiamo capire l’esigenza di visibilità di certi soggetti di cui da tempo non si sentiva più parlare”.
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