venerdì 11 aprile 2014

In nessun paese al mondo un politico condannato potrebbe parlare contro i giudici come fa Berlusconi. Negli USA sarebbe già in galera a vita.

Berlusconi, l’avvertimento dei giudici: “Se li diffama arresti domiciliari”



ROMA - Berlusconi, l’avvertimento dei giudici: “Se li diffama arresti domiciliari”. Il sostituto Pg di Milano, Antonio Lamanna, nel dare ieri parere favorevole all’affidamento ai servizi sociali per Silvio Berlusconi ha anche fatto presente che l’affidamento può essere revocato se l’ex premier diffamerà i singoli giudici. Non ha fatto riferimento, dunque, ad attacchi alle toghe in generale, ma alla diffamazione di “singoli giudici”. Il magistrato ha portato in udienza un articolo in cui Berlusconi aveva parlato di “mafia di giudici”. In effetti Berlusconi si era espresso in questi termini (“”una mafia di giudici che il 10 di aprile mi diranno se mi mettono in galera o se mi mandano ai servizi sociali”) ancora a marzo in una riunione politica di Forza Italia (guarda il video). La revoca dell’affidamento ai servizi sociali significa che l’unica opzione alternativa è la custodia agli arresti domiciliari (il carcere no n per via dell’età): i servizi sociali del resto, se il leader di Forza Italia eviterà nuove aggressioni verbali o intenti diffamatori nei confronti dei giudici, sono la misura selezionata anche nella richiesta del procuratore generale che il Tribunale di Sorveglianza non avrebbe motivo di rigettare. Le parole del sostituto Pg Lamanna suonano come un avvertimento preventivo, oggi i giudici hanno un’arma in più per frenare l’esuberanza verbale di Berlusconi. ”Noi non siamo né angeli vendicatori né angeli custodi ma siamo qui per fare applicare la legge”, ha concluso Lamanna nell’intervento in udienza.

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