20 marzo 2014 ↔ 6 comments
13 cose che i creativi fanno diversamente rispetto agli altri
E’ difficile dare una definizione precisa di “creativi” specialmente perché nessuno nasce senza creatività, semplicemente c’è chi la coltiva e ne fa uno strumento di lavoro e chi no. Proviamo ad analizzare 13 atteggiamenti, ma anche modi di fare, che i creativi hanno: i loro segni distintivi, insomma. Non proprio per darne una definizione (non avrebbe senso provare a creare una linea di confine) ma per vedere in quali cose ti riconosci, per sorridere quando ti riconosci ma, soprattutto, per lavorare su dinamiche ed abitudini ancora lontane dal tuo modo di fare ma che potrebbero sposarsi alla perfezione con il tuo stile di vita.
13 cose che i creativi fanno diversamente rispetto agli altri:
1. I CREATIVI SOGNANO AD OCCHI APERTI:
Non lo fanno perché sono svampiti, ma perché è proprio quando la mente è apparentemente altrove che arrivano le idee migliori. Il trucco: non imbrigliare i pensieri e lasciare che la mente scopra da sé sentieri nascosti. Secondo una ricerca scientifica condotta da Daniel Levinson e Richard Davidson dell’Università del Wisconsin-Madison, riferisce che la capacità di lavoro di una persona è relativa alla tendenza della sua mente a vagare nel bel mezzo di un incarico, quindi ben vengano i sogni ad occhi aperti!
2. SONO CAPACI DI OSSERVARE ED IMMAGAZZINARE: il colpo di genio, l’idea giusta non arrivano dal cielo Tutto sta in come vediamo le cose e proviamo a re-inventarle.
3. I CREATIVI LAVORANO ALLE ORE PIÙ STRANE: tutti, infatti, abbiamo alcune ore della giornata (o della notte) durante le quali siamo più produttivi. L’astuzia risiede nel capire il tuo intervallo di tempo redditizio e sfruttarlo al meglio!
4. APPREZZANO LA SOLITUDINE:
Solitudine e creatività, infatti, vanno di pari passo più di quanto siamo abituati a pensare: d’altra parte quando si rincorre un’idea ci vuole tempo per sé stessi.
5. UTILIZZANO GLI OSTACOLI COME MOTORE PER LA CREATIVITÀ: un ostacolo può essere fonte di ispirazione. Sembra strano ma questa teoria è supportata anche dalla branca della psicologia chiamata “Crescita Post Traumatica” che studia i cambiamenti positivi nella vita, sociale e personale degli individui in seguito ad un trauma. Alcune persone riescono a ricavare benefici dalle situazioni dolorose e riescono ad incanalarli nel proprio lavoro o nella propria vita.
6. NON HANNO PAURA DELLE ESPERIENZE NUOVE: la chiave è l’apertura mentale. Avere il coraggio di sperimentare cose nuove, di conoscere persone anche molto diverse da sé in ambito creativo paga perché le cose nuove e insolite possono stimolare la nostra fantasia.
7. ACCETTANO I FALLIMENTI:
Riprovano tutte le volte necessarie. Una buona idea costa tempo e fatica, difficilmente arriva al primo colpo. L’importante è non scoraggiarsi e non fermarsi al primo tentativo.
8. NON HANNO PAURA DELLE GRANDI DOMANDE: indagare è faticoso, porsi domande impegnative lo è altrettanto. Eppure le grandi menti vivono di curiosità e devono continuare ad alimentarla.
9. I CREATIVI RISCHIANO: se ci pensiamo bene, infatti, già nel fatto di dover creare qualcosa dal nulla esiste un rischio concreto. Le idee ed i progetti, appunto, partono dalla mente per poi diventare reali. La domanda è: quante persone hanno effettivamente il coraggio di trasformare ciò che è astratto in qualcosa di concreto? Poche.
10. SEGUONO IL LORO CUORE: per trovare l’ispirazione bisogna, prima, credere nel progetto altrimenti difficilmente si riuscirà a realizzare qualcosa di brillante. E’ la passione che riesce a chiamare in causa il vero talento, quindi lavorare per un progetto che non si condivide è molto complesso ed i risultati faticheranno ad essere eccellenti.
11. I CREATIVI CAMBIANO PROSPETTIVA:
Riescono ad immedesimarsi nelle vite degli altri e capire le loro esigenze. Questo è quello che deve fare, ad esempio, chi si occupa di pubblicità o di design: capire i problemi delle persone e trovare il modo più intelligente per risolverli.
12. MENTRE LAVORANO NON GUARDANO L’OROLOGIO: come fare a dar retta al tempo quando si è immersi nel flusso di pensieri che porta dritti al risultato? Come potrebbe fare un musicista a smettere di comporre la canzone che gli risuona nella testa? Potrebbe un ballerino smettere di ballare la coreografia perfetta per lui perché non ne ha il tempo? Potrebbe un fotografo, durante una seduta soddisfacente, smettere di scattare per guardare l’orologio?
13. SONO CAPACI DI TRARRE LE CONCLUSIONI: il pensiero astratto deve necessariamente diventare reale e, spesso, l’idea finale è composta da tante idee differenti che vanno raggruppate con un senso logico al fine di creare un progetto vincente.
E tu? In quale di queste 13 caratteristiche ti riconosci? Se qualcuna di queste peculiarità ancora non fa parte di te potresti provare a lavorarci sopra in modo da migliorare e trovare nuove strade da percorrere.
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