Dietro la scomunica di Beppe Grillo a Federico Pizzarotti
di Stefania Carboni - 09/04/2014 - Il Capo attacca il sindaco di Parma. Gli emiliani (e non) sfottono la "sfiducia" in rete. Ma a non andare giù ai piani alti sono le critiche verso la corsa alle Europee
«Capitan Pizza però non è d’accordo con quelle stesse regole che l’hanno portato a essere sindaco di Parma… E allora perché parli?». Lapidario, sintetico, velenoso. Il post di Beppe Grillo rivolto a Federico Pizzarotti viene pubblicato così, ieri sera, sul blog del MoVimento.
VOCI SU FEDERICO - «Ci sarebbero alcuni dei “nostri” pronti a fondare un altro MoVimento», sarebbe questo in sostanza l’avviso arrivato alle orecchie del Capo del MoVimento. Una avvertenza che lo avrebbe mandato su tutte le furie. Pizzarotti che fa, Pizzarotti che disfa, Pizzarotti che contatta gli espulsi del MoVimento. Federico fa troppo. Forse per questo, secondo le menti dissidenti, Beppe ha premuto sull’accelleratore anche quando nessuna piazzata “era prevista”. Vito Crimi, senatore 5 Stelle ed ex capogruppo, esclude che il primo cittadino di Parma possa capitanare, ora o in futuro, un drappello di delusi. E il parmese, se davvero sarà furbo, secondo molti non dovrebbe neanche reagire ma trattenere il fiato, aspettando dopo il 25 maggio.
PRO E CONTRO – Sembrava tornata la “calma” tra Genova e Parma e invece, grazie al pensiero sul sito di Beppe, la rete 5 stelle si divide ancora. Sotto al post c’è chi è d’accordo con il Capo: «Pizzarotti dovrebbe ringraziare Grillo e stare zitto». Ma c’è anche chi dissente: «Chiunque abbia scritto questo post l’ha fatta fuori dal vaso. Pizza è parte di noi, di quella parte del movimento cioè che non partecipa solo per tirare lo sciacquone del water italico ma anche per prendersi delle responsabilità, grosse non sempre assunte con piacere ma per senso del dovere, come quelle, tante, complesse, quotidiane, che investono il ruolo di Sindaco».
guarda i commenti:
Capitan Pizza, così viene denominato l’enfant prodige Federico, come se fosse un Renzie o un Gargamella qualsiasi. «F**** al fuoco amico -commenta sotto un utente – Pizzarotti in effetti ha detto una cosa che non condivido ma questi attacchi a lui non li accetto. Avete il telefono? Usatelo. E che c*****».
I PRECEDENTI – Non è la prima volta che il Capo e il sindaco di Parma vivono momenti di “tensione”. L’ultimo in occasione dell’incontro con i candidati alleamministrative di maggio il 15 marzo. I rapporti tra i due si sarebbero “incrinati” da questa estate, dopo la cocente delusione per la riaccensione del termovalorizzatore in terra emiliana. Ormai tra i fedelissimi si conferma la “sfiducia” del comico genovese verso il parmense, riacutizzata nelle prese di posizione dell’emiliano in difesa degli ex senatori (messi alla gogna e poi espulsi) tramite votazione sul blog. Chi è emiliano, ex consigliere 5 stelle a Bologna replica all’attacco con una risata:
Mentre il deputato 5 Stelle Walter Rizzetto ironizza, via twitter, sul nuovo attacco di Beppe Grillo a Federico Pizzarotti, anagrammando il cognome del primo cittadino parmense.
E ancora… Un selfie capolavoro.
Dalla parte di Pizzarotti interviene anche Giovanni Favia, primo espulso eccellente dei 5 Stelle: «Pizzarotti non verrà espulso, è stato umiliato e basta così. Temo non reagirà, sancendo così il potere assoluto e meschino di Lord Grillo. Caro Federico non si può sempre pensare al quieto vivere. Meglio cadere in piedi che vivere genuflessi al padrone del M5s. Speriamo si curi».
CANDIDATI CHI? – A non andare giù ad una parte dei Pizzarotti Boys le scelte fatte per le votazioni europee. Seguendo il filo del sindaco emiliano nei giorni passati si sono prese le distanze da alcuni eletti, anche pubblicamente. E’ il caso di Andrea D’Alessandro, coorganizer del meetup di Parma, che ha criticato la bio della prescelta Roberta Cecchin. «Ci tengo a precisare, in qualità di gestore del meetup di Parma e iscritto di Parma in MoVimento che la candidata Roberta Cecchin che scrive nel suo profilo “collaboro nel mio piccolo da tempo con il gruppo di Parma”, ha partecipato alla nostre attività saltuariamente solo nel 2012 come verificabile dal suo profilo meetup e in nessun modo ha aiutato o collaborato attivamente con il gruppo di attivisti di Parma», ha scritto in una nota divulgata dal MoVimento di Parma su Facebook.
Marco Bosi, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Comune di Parma, è basito. Su facebook si chiede: «Perché questo post ora dopo che si è tentato in tutti i modi di smontare questa polemica, perché?». Gran parte degli attivisti che sostengono da sempre Federico hanno espresso il loro voto favorevole per l’altro candidato parmense, scelto dalla rete: Francesco Rossi. L’altro preferito della frangia di Pizzarotti (che ha raccolto anche l’endorsement di Bosi in rete) è il “critico” Peppe Carpentieri, autore di un lungo post contro alcuni aspetti delduo Grillo e Casaleggio:
Caro Beppe quando deciderai di rinunciare a certi atteggiamenti e faremo nascere il movimento di cui abbiamo bisogno, fammelo sapere, e andremo tutti insieme, da pari, a mostrare la straordinaria opportunità di una nuova società, più equa, più giusta, più bella, più sostenibile e mostrare come noi nel M5S siamo coerenti con quello che promettiamo.
PIZZA A BERGAMO – C’è un appuntamento previsto questo fine settimana a cui Federico Pizzarotti non può mancare. Il sindaco di Parma incontrerà i cittadini 5 Stelle a Bergamo. Solo lui. Un incontro pubblico, aperto a tutti, dove il primo cittadino stringerà la mano a Marcello Zenoni, candidato Sindaco del MoVimento 5 Stelle di Bergamo, Laura Gamba, consigliere Comunale a Brescia, Dario Violi, consigliere in Regione Lombardia e Attilio Pizzigoni, candidato Consigliere del MoVimento 5 Stelle di Bergamo SOStenibile. Un evento in cui l’emiliano è atteso con grande stima. Se davvero il post di Beppe Grillo significa la “cacciata” di Pizzarotti dal MoVimento, il consigliere regionale Andrea Defranceschi resterebbe tra i pochi della ‘vecchia guardia’ che ha fatto nascere i 5 stelle in Emilia-Romagna. Quest’ultimo non intende entrare nel merito della questione: «Rappresento i cittadini, non Grillo né Pizzarotti», ha detto tagliando corto. «Pizzarotti ha detto la sua sul metodo – sottolinea – io ho detto che non esiste un metodo perfetto e anche questo ha pregi e difetti, ma è il metodo migliore che abbiamo al momento». Ci sono però forti dubbi sul metodo utilizzato dal blog per capire la pancia del MoVimento. «Piano piano – commenta un utente sulla pagin aFb del sindaco – Pizzarotti sta andando per la sua strada un passetto alla volta chissà dove vuole arrivare». Se il primo cittadino è il cavallo vincente di un altro MoVimento Grillo punta ad ammazzarlo. Ora si gioca tutto in una replica. E nel trattenere il fiato: fino al 25 maggio. Chi la spunterà?
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