«Renzi disattento al Paese che ha già pagato»
A dirlo è la leader della Cgil Susanna Camusso che ribadisce ancora: il sindacato è pronto alla mobilitazione e non esclude anche il ricorso all'arma dello sciopero
È ancora scontro tra la Cgil e il premier Mat-
teo Renzi. Se il governo non darà le risposte
necessarie per affrontare l'emergenza occu-
pazione e far fronte alle esigenze dei lavora-
tori, il sindacato è pronto alla mobilitazione
e non esclude anche il ricorso all’arma dello
sciopero. Così ribadisce con durezza la nu-
mero uno del sindacato Susanna Camusso.
«Renzi mi è parso disattento al fatto che c’è una parte del Paese che ha pagato un prezzo altissimo durante questa crisi, che ha più volte cercato di invertire le politiche economiche proprio perché la crisi non continuasse a precipitare», una parte di Paese che attende «una svolta», ha detto lunedì mattina il segretario della Cgil parlando a Bari. Renzi, secondo Camusso, «deve sapere che quella parte del Paese e quella parte del mondo del lavoro e delle pensioni sta guardando ai suoi tanti annunci e alle coerenze che poi ci saranno tra gli annunci che fa e l’idea di avere una effettiva svolta di politica economica».
Secondo la leader sindacale, poi, «Renzi deve sapere che se risposte ai lavoratori non arrivano o se si tolgono risorse e si riduce la coperta degli ammortizzatori ci sarà un problema di risposta al mondo del lavoro». «Capisco che Renzi abbia una visione calcistica ma il mondo non è fatto di derby. Il tema è a chi vuoi dare delle risposte», ha sottolineato poi il segretario della Cgil, riferendosi alle dichiarazioni fatte domenica dal premier sulla posizione dei sindacati e di Confindustria su Irpef e Irap.
«Cominciasse il presidente del Consiglio a consultare i siti dei sindacati e scoprirebbe che chiede una cosa che facciamo da 20 anni», ha replicato quindi a muso duro Camusso all’invito che Renzi ha fatto ieri ai sindacati a mettere on line i propri bilanci per contribuire alla trasparenza.
Liberi cittadini contro il regime partitocratico, i privilegi della casta sindacale della triplice, la dittatura grillina e leghista, la casta dei giornalisti
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