Chiesto l’ergastolo per Brega Massone
“Mutilava i malati terminali per soldi”
Ergastolo e isolamento diurno per due anni e 6 mesi: questa la richiesta di condanna dei pm di Milano per Pier Paolo Brega Massone, l’ex primario della clinica Santa Rita di Milano. Grazie Pradella e Tiziana Siciliano hanno formulato una richiesta di ergastolo anche per un altro chirurgo, Fabio Presicci, ex aiuto del primario. Brega Massone è accusato di omicidio volontario per la morte di quattro pazienti.
La storia dell’ex primario di Chirurgia toracica della clinica di Milano è venuta fuori nel 2008, quando Brega Massone è stato arrestato e poi condannato in secondo grado a 15 anni e mezzo di carcere per truffa e circa 80 casi di lesioni ai pazienti. L’accusa di omicidio adesso è aggrava dalla crudeltà: i pm, al termine della requisitoria, hanno spiegato che l’ex primario non esitava a eseguire interventi inutili “con mutilazioni” anche a “malati terminali”, in cambio di soldi.
In più, Brega è accusato di aver dimostrato “una indole malvagia”: secondo il pm Pradella: “la sua coscienza non è la nostra, di comuni cittadini, e nemmeno quella di un medico”. L’ex primario ha “ricavato soldi dalle mutilazioni”, seguendo “una raggelante equazione tra pezzi anatomici del paziente, seno o pomoni, e rimborsi”.
Anche l’ex braccio destro di Brega, Fabio Presicci, è stato accusato e anche per lui la richiesta è quella di non avere attenuanti generiche perchè da nessuno dei due è mai arrivata una parola “di commiserazione” per le 150 vittime dei loro interventi.