Battista: "Torno con i 5Stelle se Grillo mi chiede scusa"
"Se Grillo viene qui e mi chiede scusa in ginocchio sui ceci, allora sì, torno nel Movimento". Con questa battuta il senatore espulso dal M5S, Lorenzo Battista, liquida il comico genovese. E poi aggiunge: "Grillo dovrebbe fare un passo indietro"
Mercoledì, 12 marzo 2014 - 19:53:00
Il nuovo gruppo dei senatori ex Cinque stelle? "Non riesco a moltiplicare i senatori, non ci sono i numeri e quindi per ora non ci sto lavorando". Cosi' Lorenzo Battista, uno dei quattro senatori espulsi dal Movimento 5 Stelle, risponde ai giornalisti fuori da palazzo Madama. "Non ci sono i dieci senatori necessari - aggiunge -, anche se fosse, siamo a sette". Quale potrebbe essere il nome del gruppo? Battista scherza: "Se avete suggerimenti.... Attivisti liberi? No". Sul fatto che sia stato sfiduciato dal meetup di Trieste in seguito all'espulsione da M5S Battista sottolinea: "Le sfiducie del giorno dopo sono facili, ma una cinquantina di persone a Trieste mi ha chiesto di rimanere...".
"Se Grillo viene qui e mi chiede scusa in ginocchio sui ceci, allora si', torno nel Movimento". Con questa battuta risponde ai giornalisti il senatore espulso da M5S, Lorenzo Battista. E poi aggiunge piu' serio: "Grillo dovrebbe fare un passo indietro, ma e' come parlare del sesso degli angeli. Dovrebbe cambiare qualcosa, ma la vedo difficile".
Alla fine l'incontro tra la senatrice 5 stelle, Serenella Fucksia, e il 'guru' Gianroberto Casaleggio ci sara' e si terra' domani come previsto. Secondo quanto si apprende, Casaleggio avrebbe chiamato infatti la Fucksia: e' probabile che il faccia a faccia di domani serva ad arrivare ad un chiarimento dopo le parole pronunciate dalla senatrice in una videointervista e la successiva sfiducia dal meetup di Fabriano. Anche Bartolomeo Pepe, il senatore sfiduciato dal meetup di Napoli, vorrebe incontrare domani a Roma il co-fondatore di M5S. Pepe pero' non ha ricevuto alcuna 'convocazione'
Anche Roberto Fico, deputato 5 stelle, presidente della Vigilanza Rai e uno tra i piu' fedeli alla linea del Movimento, finisce nel mirino delle rendicontazioni ed e' costretto a difendersi da quelle che devinisce falsita'. Affida a Facebook la sua autodifesa: "Ci sarebbero cose molto piu' interessanti e necessarie da affrontare, ma tant'e'. In Rete - scrive - sta girando una falsa rendicontazione delle mie spese relativa a dicembre. La trasparenza e' un dovere a cui non ci sottraiamo e non ho problemi a spiegare alcune delle voci che vogliono far apparire come ambigue, in modo da mettere la parola fine a polemiche pretestuose".
"La mia rendicontazione - prosegue Fico su Fb - e' consultabile sul sito www.tirendiconto.it, come quelle dei miei colleghi che hanno adempiuto all'obbligo di pubblicare la specifica delle proprie spese. Non entrero' nel dettaglio di come funziona l'erogazione e la successiva trattenuta da parte della Camera dei deputati dei rimborsi non spesi dai deputati, tuttavia per semplificare: le gestioni di competenza e di cassa non sono allineate, io scelgo di rendicontare nel momento in cui ricevo le fatture ed effettuo i pagamenti (con principio di cassa, dunque)". "Quindi - continua - ci sono mesi, come dicembre, in cui risultano inserite spese di gestione ufficio che andrebbero spalmate su tutto l'anno, o l'importo dell'agenzia immobiliare (ho dovuto cambiare casa) che dovrebbe ammortizzarsi per l'intera durata del contratto, o ancora le spese dell'avvocato (querela per ripetuti esposti che riportavano la mia firma falsa contro pubbliche amministrazioni in Campania) che si riferiscono a piu' momenti in cui sono dovuto ricorrere all'assistenza legale. Se a questo si aggiunge che per alcuni rimborsi (esercizio del mandato, spese telefoniche e spese accessorie di viaggio) a fronte di una competenza annuale, la Camera effettua rendicontazioni quadrimestrali, salvo conguaglio a dicembre, appare chiaro che se si vuole approfondire, ed invito tutti a farlo, la valutazione deve riferirsi a tutti i mesi dell'anno, considerando non solo le uscite ma anche le somme erogate (si notera', allora, che nei mesi di settembre, novembre e dicembre mi sono state fatte consistenti trattenute perche' la Camera recuperava somme non ancora giustificate nelle rendicontazioni quadrimestrali). Nessuna residenza a Villa Certosa dunque, come ha invece voluto ironizzare qualcuno. Come ogni mese, e come e' chiaro da rendiconto, anche a dicembre ho provveduto a versare al Fondo per il sostegno alle piccole e medie imprese la cifra di 1.981,34 euro, risultato del taglio allo stipendio netto mensile da deputato".
E ancora: "Per il 2013 (dal 15 marzo al 31 dicembre) ho quindi restituito in totale 30.845,96 euro a cui si aggiungeranno 7.072,30 euro accantonati, da versare appena il gruppo parlamentare lo deliberera'. Inoltre da quando sono stato eletto presidente della commissione di Vigilanza Rai ho totalmente rinunciato all'indennita' aggiuntiva a cui ho diritto (26.712,00 euro all'anno), e non ho toccato un euro delle spese di rappresentanza (4 mila euro all'anno). E non ho mai usato l'auto blu" assicura Fico.
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