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ROMA - E' scontro tra governo e parti sociali dopo l'intervento di Matteo Renzi che, ospite ieri sera a 'Che tempo che fa', ha assicurato per mercoledì l'abbassamento delle tasse. L'operazione, ha detto il premier, sarà fatta pensando più alle famiglie che al parere di Confindustria e dei sindacati. "E se non sono d'accordo ce ne faremo una ragione", ha concluso Renzi. Di fronte a queste parole i sindacati ritrovano l'unità: Cisl, Cgil e Fiom reagiscono duramente, invitando il premier a smorzare i toni, limitare gli annunci e agire con più concretezza. E se Raffaele Bonanni, segretario della Cisl, ricorda al premier che il taglio delle tasse è stato voluto dal sindacato, la leader Cgil Susanna Camusso sottolinea che "ancora non è stato spiegato chiaramente che cosa sia il Jobs Act". Mentre Carla Cantone, in rappresentanza dei pensionati Cgil, fa scattare lo scomodo paragone fra Renzi e Berlusconi.

Bonanni. Per primo il segretario Cisl invita Renzi ministro a non 'stare sopra le righe' e assicura che "il sindacato non servirà a fare da scendiletto a nessuno: sia chiaro che sarà vigile lo stesso su ogni questione". In fondo, ricorda Bonanni, sulle tasse il premier è stato costretto a fare quello che chiedeva il sindacato. "Il presidente del Consiglio ha bisogno di tanta collaborazione. A me non piace questa ruggine oramai chiara che c'è tra lui e la Cgil perché non porterà a nulla di buono, né per il governo, né per il sindacato, né per il Paese", sottolinea.

Per quanto riguarda le misure che la Cisl vorrebbe venissero adottate  dal nuovo governo Bonanni precisa che "sulla cassa integrazione in deroga, la nostra posizione è che va mantenuta in piedi, però va rivisto il meccanismo di copertura". La proposta? "Il governo deve muoversi e affidarsi ad agenzie anche private - chiarisce Bonanni - in modo tale che se i lavoratori ricevono un'offerta a pari qualifiche e rinunciano, perdono l'indennità".

CamussoDopo le critiche rivolte a Renzi ieri, la leader della Cgil Susanna Camusso torna all'attacco anche oggi. Nel ribadire che il suo sindacato è pronto alla mobilitazione se il governo Renzi non darà risposte concrete, Camusso fa notare polemicamente che "ancora continuamo a non sapere cosa è il Jobs act".

Riprende, poi, la metafora calcistica richiamata ieri dal premier e ribatte: "Macché derby, non è calcio. Una parte del Paese ha già pagato un prezzo altissimo durante la crisi"

Spese online. 
Bonanni risponde all'invito rivolto ieri da Renzi ai sindacati di mettere online le spese segnalandogli via Twitter un link dove consultarle:

E Camusso di rincalzo: "'Cominciasse il presidente del Consiglio a consultare i siti dei sindacati e scoprirebbe che chiede una cosa che facciamo da 20 anni".

Cantone.
 Ancora più duro il commento di Carla Cantone, segretario generale di Spi Cgil (pensionati): "La posizione di Renzi in tema di confronto con le parti sociali non è una novità: era già così con Berlusconi, è stato così con Monti mentre con Letta non abbiamo fatto in tempo a verificare. Lui va avanti in continuità con i governi passati". Ma nelle sue critiche spunta una speranza: "Fino ad ora Renzi ha fatto annunci ma non ha preso decisioni. Vedremo il merito: faccio il tifo affinchè faccia cose buone per il Paese. Se parte dal lavoro fa bene".

Landini. E anche Maurizio Landini, leader Fiom, autore ieri di una lettera indirizzata a Renzi e pubblicata su Repubblica in cui propone un patto per lo sviluppo, oggi invita il premier a stare "più attento non alle dinamiche interne alla Cgil ma a quello che fa il governo". Rispondendo ad una domanda su un'eventuale rivalità tra lui e Camusso, Landini spiega: "Io sto al merito, la personalizzazione rischia di spostare il discorso".

I politici. Anche l'ex viceministro all'Economia Stefano Fassina dice la sua sul piano da 10 miliardi per la riduzione di Irpef o Irap annunciato dal governo e, in un'intervista a l'Unità, sottolinea: "Il problema è che la provenienza di queste risorse è ancora ignota. Temo anche che per reperirli il governo sia costretto a incidere sulle prestazioni sociali".

Sul fronte opposto arrivano invece a Renzi plausi da Forza Italia per bocca diMariastella Gelmini, che su Facebook, fra le altre cose, scrive: "Se riuscirà davvero a tradurre nei fatti i suoi annunci, vorrà dire che Matteo Renzi sarà riuscito a chiudere con la lunga stagione della 'concertazione', avara di risultati e ricca di debiti per l'erario".
Di diverso avviso la sua compagna di partito Renata Polverini che twitta: