Stefano Dambruoso e l’«illusione ottica» dello schiaffo alla Lupo
di Redazione - 11/02/2014 - Il questore della Camera continua a difendersi
«Devo fermamente ribadire che – come risulta dalle immagini – non io sono andato allo scontro con la collega, non io ho provocato o fomentato il contatto». Lo scrive il questore della Camera Stefano Dambruoso, protagonista dello scontro in aula con la grillina Loredana Lupo, nella sua memoria consegnata all’ufficio di presidenza della Camera. Dambruoso ribadisce che il famoso schiaffo non fu “intenzionale” e sostiene che a farlo sembrare tale e’ un’ “illusione ottica”.
STEFANO DAMBRUOSO E L’ILLUSIONE OTTICA DELLO SCHIAFFO – “Invito tutti a vedere le immagini integralmente, senza interruzioni e dilatazioni artificiali: mi trovo accanto agli assistenti e commessi parlamentari. Distante a sufficienza dal luogo della mischia, per non esserne coinvolto. Alcuni deputati cercano di aggirare il muro creato a protezione della Presidenza. Tra questi, una deputata, l’onorevole Lupo, che cerco di fermare nell’atto di sfondamento. Non ci riesco. Quindi mi rimane solo una possibilita’ (nessuno e’ li’ per sostituirmi e bloccarla): allungare il braccio in modo da creare un ostacolo tra lei e il banco del governo, dove peraltro si trova un rappresentante seduto. Sono istanti. La ripetizione infinita delle immagini ha creato l’illusione ottica e percettiva che i fatti si siano svolti per un tempo lungo, sufficiente per premeditare, pianificare, volere ciò che è accaduto. Ma non e’ così. Sono solo attimi. Il contatto con la collega che tanto ha destato scalpore, scaturisce proprio in questo contesto e non e’ certo frutto di un’azione intenzionale. E fatemi precisare che quello che ne e’ seguito e’ solo la “coda” inevitabile di quel contatto accidentale”.
Stefano Dambruoso: lo schiaffo alla grillina Donatella Lupo
LO SCHIAFFO E LA LETTURA RETROSPETTIVA – “Non posso essere oggi chiamato a rispondere di ciò che è accaduto in base ad una distorta lettura retrospettiva, ex post dei fatti: siccome non è accaduto il peggio (e che altro doveva succedere!) allora era evitabile l’intervento. E’ vero il contrario: siccome siamo intervenuti, si e’ evitato il peggio, perche’ – e’ sotto gli occhi di tutti – un “peggio” era stato pianificato e voluto: l’occupazione prolungata dell’aula, la messa in fuga della Presidenza, l’umiliazione di molti e lo show demagogico e violento di pochi”. (ANSA)
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