martedì 11 febbraio 2014

E questa porcheria della rete che loro esaltano come la risolviamo, cari talebani grillini?

SUICIDA A 14 ANNI DOPO GLI INSULTI SU ASK.FM.
SCOPPIA LA BUFERA SUL SOCIAL DELL'ANONIMATO

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Suicida a 14 anni dopo gli insulti su Ask.fm.
Scoppia la bufera sul social dell'anonimato
Suicida a 14 anni dopo gli insulti dei bulli su Ask.fm. E scoppia la bufera sul social network dell'anonimato
Martedì 11 Febbraio 2014
CITTADELLA - Se qualcuno l'avvesse aiutata anziché scriverle sulle pagine di un social network «Ucciditi» o «Fai schifo come persona», forse la ragazzina di 14 anni che si è tolta la vita lanciandosi dal tetto di un hotel domenica scorsa nel padovano sarebbe ancora viva. Lei, già in crisi per i patimenti dell'età e per il fidanzato che l'aveva lasciata, non ha trovato più alcun ostacolo agli impulsi autolesionistici. E l'ha fatta finita sul serio. È accaduto due giorni fa a Cittadella (Padova). Sono stati i suoi genitori a trovarla morta, ai piedi di quel vecchio albergo in disuso, dopo essersi allarmati per il biglietto inequivocabile che aveva lasciato alla nonna. ASK.FM SOTTO ACCUSA Ora, scavando nel peggio del web, come il social network 'Ask.fm' nel quale la teenager era iscritta - al centro di forti polemiche in Inghilterra per un caso di suicidio analogo - i carabinieri hanno scoperto che il suo 'mal di vivere' veniva sbeffeggiato dai coetanei, deriso. Nello sfogo della rete la 14enne non aveva trovato aiuto, bensì benzina alla voglia di buttarsi via che manifestava con l'autolesionismo, tagliandosi volontariamente i polsi. «Non amerò più nessuno, non mi affezionerò più a nessuno...» scriveva nei post un mese fa, appena finita la storia con il fidanzatino. Agli utenti che la seguivano - Ask.fm offre la possibilità di scrivere domande sul profilo di altri membri in assoluto anonimato - mostrava le foto di lamette da barba, di polsi tagliuzzati. «È meglio se mi suicido?» chiedeva. Solo alcuni utenti di Ask hanno avuto un sussulto di umanità, invitandola a farsi aiutare, a cercare un terapeuta. Altri le chiedevano nuove foto, la ricoprivano di insulti, «Ti odio», «Sei una t...». Insomma un sito pericoloso, «pieno di odio», come aveva detto il premier inglese David Cameron, chiedendo di boicottare 'Ask' in seguito al suicidio di una 14enne britannica. IL FANGO DELLA RETE Certo, la colpa non può essere solo addebitata agli incoscienti che sostenevano i suoi deliri on line. Ma la Procura di Padova vuole capire quanto il 'fango' della rete possa aver aggravato il disagio psicologico della minorenne. Per questo ha aperto un fascicolo d'inchiesta, al momento 'per atti relativì, senza indagati nè capo d'imputazione. In ipotesi, viste le incitazioni alla morte postate dagli utenti di 'Ask', le accuse potrebbero andare dai maltrattamenti all'istigazione al suicidio. Quello dei teenager che si tolgono la vita, per conflitti nell'ambito familiare, mancanza di accudimento, più recentemente anche per sofferenze legate alla propria condizione di omosessualità, è un fenomeno purtroppo in espansione. Un'indagine del Servizio prevenzione suicidio dell'Ospedale S.Andrea di Roma-Università La Sapienza ha evidenziato che dal 1971 al 2008 in Italia sono stati 374 i suicidi tra gli under-14, con casi sotto i dieci anni.

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