lunedì 10 febbraio 2014

Perché a questa gente si perdona tutto e a degli studenti per molto meno si fa un processo? Ma metteteli in galera e buttate le chiavi. Questi fanno finta di cantare l'inno d'Italia ma sono profondamente fascisti.

Danilo Calvani, i forconi e la protesta fra rabbia e saluto romano

di   - 10/02/2014 - Il leader del coordinamento 9 dicembre si scusa con i manifestanti e prende le distanze dal gesto: «Colpa di infiltrati»

Danilo Calvani, i forconi e la protesta fra rabbia e saluto romano
C’eravamo tanto amati. La rivoluzione promossa dal comitato nazionale del 9 febbraio non inizia sotto una buona stella. Dopo l’arrivo di diversi gruppi per la fine del Cammino della libertà a Piazzale Ostiense a Roma non mancano disordini. A raccontarli è Calvani stesso su Facebook che parla di infiltrati che hanno rovinato il corteo di stamane a Piramide con tanto di saluto romano.
TENTATIVI DI SFONDAMENTO - Cosa è successo? Le agenzie riportano forti critiche da parte dei manifestanti delusi dalla eccessiva tranquillità della protesta. Alcuni infatti, in chiusura della protesta, non volevano fermarsi davanti al presidio sulla piazza, punto di partenza della marcia di oggi, e hanno provato a spingere verso il cordone creato dalle forze dell’ordine. Nessun contatto però è avvenuto tra i due schieramenti. Forte, invece, il malcontento di alcuni manifestanti che avrebbero voluto raggiungere le sedi istituzionali: «Cosa siamo venuti a fare- hanno urlato- per farci prendere in giro? Siamo qui da giorni e non abbiamo concluso niente, solo riunioni. Noi vogliamo arrivare a Montecitorio, o almeno in Comune per chiedere perché non ci hanno dato ospitalità consentendoci di mettere qui altre tende». Qualcuno dell’organizzazione ha provato a rassicurare la parte dura del coordinamento: «La giornata non è oggi, ma domani. State buoni». La rabbia per non aver raggiunto subito le sedi istituzionali si è quindi un po’ placata e la manifestazione si è sciolta. Ma lo scontro tra i Forconi è continuato. Alcuni del coordinamento di Roma hanno inveito contro Danilo Calvani: «Abbiamo fatto una figura di merda- hanno detto- dovevamo essere 3.000 e invece saremo stati 200… Davanti a questo ennesimo flop noi ci stacchiamo da tutto e tutti. Calvani è un leader che in questi mesi non ha fatto nulla. Si presentino altri nomi».

Il coordinamento ha diffuso un comunicato a tutte le testate:
Durante il corteo partito da Piazzale dei Partigiani di Roma oggi, alle ore 12:00, alcuni elementi di Socialismo Nazionale (che si stanno mascherando sotto il nome di associazione Resistenza Italiana), hanno fatto un’azione impropria facendo il saluto romano, fotografati anche da alcuni giornalisti. Loro si presentano come “associazione Resistenza Italiana”, che come Coordinamento “9 dicembre” non riconosciamo, perché appartengono di fatto a Socialismo Nazionale che è un’organizzazione di estrema destra. Il Coordinamento “9 dicembre” non rappresenta nessun partito politico.
Diffidiamo chiunque dall’accostare questi soggetti al nome del Coordinamento 9 dicembre il cui portavoce è Danilo Calvani, in quanto a noi sembra una chiarissima operazione di sabotaggio della nostra protesta.
Chiediamo inoltre alla stampa nazionale di non accostarci mai più alla parola Forconi, nemmeno dicendo che siamo “la frangia estremista di quel movimento”. Infatti fu il movimento dei Forconi a riunirsi assieme ad altre sigle nel Coordinamento 9 dicembre (che è un’associazione libera di tutti i cittadini in protesta). L’unica regola era “niente politica e niente partiti”. I Presidianti del gruppo di Danilo Calvani lo hanno capito, ma gli altri no! Chiariamo inoltre che, proprio perché il nostro è un “coordinamento”, noi non abbiamo alcun leader. Danilo Calvani è semplicemente un portavoce.
Per quanto concerne invece l’intervento delle forze dell’ordine volto a far sgomberare le nostre tende, chiariamo che, pur comprendendone la logica, riteniamo sia doveroso lasciarci dove siamo. Gran parte dei nostri presidianti è gente che non ha nulla, nemmeno quei 6 euro al giorno permettersi un posto in un Camping. Noi non differiamo quasi in nulla dai senzatetto e pensiamo che, privarci del nostro “alloggio di fortuna”, equivalga a darci in pasto al freddo. Senza la tenda infatti siamo costretti a dormire per terra.
Domani dovrebbe conludersi il giro di manifestazioni del Coordinamento che ora prende le distanze dal gesto di Resistenza italiana. Come finirà?

Nessun commento:

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...