La ragazza di Palermo morta perché troppo povera per curarsi i denti
MARTEDÌ, 11 FEBBRAIO 2014SCRITTO DA
Andrea MollicaCONDIVIDI SU
Gaetana Priolo, detta Tanina, era una ragazza di 18 anni che viveva nel quartiere Brancaccio, zona molto difficile di Palermo. Tanina è morta perché, come raccontano vari quotidiani, era troppo povera. I medici le avevano diagnosticato un’infezione grave a causa di un ascesso, ma la ragazza non si è curata, e quando è stata ricoverata una seconda volta in ospedale, la situazione era ormai disperata. Dopo alcuni giorni di lotta disperata, Gaetana Priolo è morta. La ragazza viveva con la famiglia, composta da madre, sorella più grande, una più piccola ed un fratellino di 5 anni, in un modesto appartamento di Brancaccio, e frequentava il Centro Padre Nostro fondato da Don Puglisi, il prete che la mafia uccise nel 1993. In questo centro la ragazza era riuscita a conseguire il titolo di scuola media a 17 anni, grazie alle lezioni serali impartite dai volontari. La madre, che era stata lasciata dal marito, puliva le scale di vari condomini per portare avanti la famiglia. Una storia di drammatica povertà resa ancora più triste dall’epilogo: come racconta il “Corriere della Sera” di martedì 11 febbraio 2014, nella casa non si è riuscita ad allestire una camera ardente a causa degli arresti domiciliari dello zio. La procura di Palermo ha disposto un’autopsia di Gaetana Priolo, per accertare le cause esatte della sua morte, ed il suo corpo si trova presso l’istituto di medicina legale del Policlinico. La morte di Tanina ha colpito moltissimo i volontari del Centro, che rimarcano come la ragazza non si facesse più vedere da alcuni mesi nella struttura creata da Don Puglisi. Secondo chi lavora nel Centro Padre Nostro di Brancaccio la metà dei ragazzi del quartiere ha i denti guasti, causati dalla cattiva alimentazione, dalla scarsa cura e dall’abuso delle droghe. L’impossibilità economica di molte famiglie di permettersi le cure dentistiche aggrava la situazione. Secondo un odontoiatra interrogato dal “Corriere del Mezzogiorno” la morte di Tanina appare“un caso rarissimo ma certo non si può escludere che possa accadere”. Soprattutto quando si trascura la cura dei denti. Ed è questo un fenomeno in crescita. «L’11% degli italiani rinuncia alle cure perchè non ha le possibilità economiche, e nel caso delle visite odontoiatriche la percentuale sale al 23% – denuncia il segretario nazionale Codacons, Francesco Tanasi – In Sicilia la situazione è addirittura peggiore. Chi non può permettersi un medico privato, si rivolge alla sanità pubblica, settore dove però le liste d’attesa sono spesso lunghissime, al punto da spingere un numero crescente di utenti a rinunciare alle cure».
102 COMMENTI
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Io non ci credo molto, in ogni piccola comunità italiana c’è come minimo un comune, una chiesa un sindacato o altre associazioni a cui chiedere consigli o suggerimenti o aiuto .
Basta volerlo ! Se non ti muovi difficilmente verranno da te se non sanno i tuoi problemi direttamente da te o da qualcun altro , almeno.
La solidarietà comincia dal vicino di pianerottolo o di scantinato se non vivi in una casa decente.
Per pd,sel,idv,prc e altre combriccole,questa è democrazia!
con quelli…… che hanno portato questo
Non ho tempo di fare una ricerca e inviare qualche link: alice, pensaci tu
Crocetta che fa ?
Gli ascessi si incidono
E il tono qua, che da fastidio: denunce, denunce, denunce denunce e nessuna seria incazzat…per proporre rimedi.
Foss’anche la catena della carità.
decisamente sì, me ne sono accorta. Pratica tipicamente tollerante, di chi dà agli altri il titolo di squadrista a sproposito.
Una vita buttata via non si sa perché di sicuro non mi fa piacere, perché essere svegli e decisi a sopravvivere comunque anche se poveri e disagiati non è un peccato , o bisogna proprio solo morire o lasciarsi morire, credo che ci sia una dose di ipocrisia terribile in questi cultori del fatto che l’ignoranza e la miseria presuppongano mancanza di capacità di iniziativa, epperdio, la povera ragazza avrebbe potuto essere sostenuta da amici, vicini , parenti , tanto per incominciare , che è successo ?
Nemmeno un post su questo vero?
Perché si sa chi sapeva, vero?
Chi era implorato per intervenire, vero?
A chi ci si appellava di continuo vero?
E anche l’ILVA e l’Elettrolux.
Diminuiscono la potenza erogata a persone in ritardo, magari con le rate del condominio, ma non con le bollette di gas o luce, adducendo la cosa a ritardi e manchevolezze di pagamenti.
A me, p.e., non permettono di usare elettrodomestici oltre il frigo, dicendo che sono manchevole di 4,00 euri (quattro)oltre il resto per il gas(Edison). Naturalmente è una scusa, ma io mi ritrovo con la lavatrice inutilizzabile, i panni bagnati dentro e l’impossibilità di riavere la potenza per la quale ho regolarmente pagato.
Questo sistema con la gente normale fa già quello che vuole. Chi mi da retta a me per una cosa del genere?
Grazie.
P:S:Fa niente se non ci arrivi. Mica mi cambia la vita.
Ora, capisco che tu sia convinta che pur pagando la bolletta ti riducano la potenza , ma forse faresti meglio a indagare un po’ di più sul tuo impianto, chiamali dicendo che credi di avere delle perdite, per esempio.
Poi sai, noi signore pasciute del nord abbiamo poco tempo per voi povere donne abbandonate !
Tra un po’ esco e mando una letteraccia raccomandata AR all’eni, dopo aver fatto quattro o cinque telefonate in un mese a telefoniste che mi raccontano palle.
Buona giornata, perseguitata dalla mala sorte.
Il movimento che ha a che fare con la diminuzione di erogazione di elettricità….cos’è, devo pedalare oltre che pagare le bollette per raggiungere i kw necessario al funzionamento della lavatrice ? L’Edison sta facendo una ritorsione bella e buona e questa mi dice di muovermi di più. ma va a ciapà i rat, veloce.
Ognuno ha le sue, di menate e nessuna menata è evidentemente più importante di un’altra. E tutti ci dobbiamo arrangiare a gestire le nostre al meglio. Senza compiangersi troppo, però !
Mi pare strano che non siate ancora parlamentari.
Ma leggo che la mamma guadagnava qualcosa per mantenere la famiglia, pulendo le scale di diversi palazzi. Scommetto che lo faceva nin nero e sarei curioso sapere quanto era pagata all’ora… E pensare che per essere in regola per i lavori saltuari ci sono i Voucer acquistabili anche in tabaccheria. Ma spesso si fa finta di non saperlo, chiudere gli occhi di fronte al dilagare del malcostume dilagante (che riguarda anche il comportamento di noi piccoli e non solo i grandi evasori fiscali) e far finta di non vedere le situazioni come quella di Gaetana Priolo e della sua famiglia.
Poi: ma suo padre dov’è? Non va perseguito per abbandono? Perché con la necessaria responsabilità non ha seguito sua figlia?
La sanità è un bene comune.
Ovvio che ci siano più preti che medici in un ospedale, i medici non spacciano sogni.
In Sicilia la situazione non è paragonabile, c’è addirittura il mercato nero delle medicine e non tutte le persone sono iscritte presso un medico di base (per margherita).
Comunque fosse per me, obbligherei i dentisti ad applicare tariffe standard uguali per tutti. Una carie è una carie e non capisco perchè alcuni la facciano 50 euro e altri 20…Facciamo 25 euro prezzo statale obbligatorio…… e non ci pensiamo più!
E ora, mi pare di capire, le dicono anche che se lo è meritato.
Naturalmente non sono d’accordo e solidarizzo.Lo schifo in questo paese è sempre più schifoso.
Nel pezzo chiariscono che dal medico privato non poteva andare perché povera e nel pubblico le liste d’attesa durano mesi, spingendo persone già “escluse” a rinunciare alle cure.
Chi glie lo avrebbe dovuto prescrivere l’antibiotico (che in questo caso non bastava di sicuro)?
Diciamoci la verità: dopo anni di tagli la sanità pubblica è diventata teorica quanto la scuola dell’obbligo! (La ragazza aveva finito le medie a 17 anni alle scuole serali con insegnanti volontari!!!)
In Italia oggi ci sono sacche di terzo mondo!
Probabimente lo so anch’io, che magari ho anche l’assicurazione sanitaria privata.
Come potrebbe saperlo una povera ragazzina esclusa addirittura dall’istruzione obbligatoria?
O sua madre, abbandonata da tutti ad inventarsi come mantenere le figlie sulla soglia della sopravvivenza?
Un’ascesso non è una cosa grave nel nostro mondo, ma qui abbiamo permesso (e stiamo permettendo) che altre persone -nostre concittadine- che abitano un po’ più in là, venissero escuse da questo mondo, dalla repubblica.
Abbiamo permesso che nel nostro Paese , nelle periferie delle nostre città, ci sia il Terzo Mondo. E l’abbiamo fatto lasciando il Paese nelle mani dei peggiori tra noi, dei più avidi, di quelli senza scrupoli, che si sono arricchiti depredando il nostro Paese e lasciando solo rovine. Le rovine del sistema sanitario, di quello previdenziale, dell’istruzione, del patrimonio culturale…
Altro che ascesso e antibiotico!
Abbiamo permesso che il nostro diventasse un Paese in cui l’antibiotico qualcuno non sa neanche cosa sia o dove cercarlo o come ottenerlo.