Proprio non ci sta. Il "tradimento" dell'ala siciliana di M5S non piace a Beppe Grillo. Mentre le Camere votavano i nuovi presidenti, Piero Grasso per il Senato e Laura Boldrini per la Camera, lui taceva. Solo a fine giornata è intervenuto sul suo blog: "Chi ha tradito si dimetta". Ma ai suoi "elettori virtuali" quest'atteggiamento non piace. Nei commenti si legge il malcontento. "Questo movimento (M5S) per cui ho votato alle ultime elezioni - scrive Ferdinand Bardamu - non mi rappresenta più. Questo ultimo post rivela la svolta autoritaria di M5S".
''Se qualcuno si fosse sottratto a questo obbligo'', del voto segreto e a maggioranza ''ha mentito agli elettori, spero ne tragga le dovute conseguenze''. Beppe Grillo sul suo blog invita alle dimissioni quei senatori del M5S che oggi in Aula al Senato, a suo dire, non hanno rispettato il ''codice di comportamento degli eletti''.
''Nella votazione di oggi per la presidenza del Senato è mancata la trasparenza. Il voto segreto non ha senso, l'eletto deve rispondere delle sua azioni ai cittadini con un voto palese. Se questo e' vero in generale, per il Movimento 5 Stelle, che fa della trasparenza uno dei suoi punti cardinali, vale ancora di piu'. Per questo vorrei che i senatori del M5S dichiarino il loro voto''. Scrive Beppe Grillo sul suo blog. ''Nel 'codice di comportamento eletti Movimento 5 Stelle in Parlamento' sottoscritto liberamente da tutti i candidati, al punto Trasparenza e' citato: 'Votazioni in Aula decise a maggioranza dei parlamentari del M5S'. Se qualcuno si fosse sottratto a questo obbligo ha mentito agli elettori, spero ne tragga le dovute conseguenze'', conclude il leader del M5S.
Beppe Grillo nel minacciare l'espulsione dei senatori che non si sono attenuti alle decisioni del gruppo di Palazzo Madama, fa riferimento al punto 4 del regolamento, quello sulla trasparenza, dove si legge che le ''votazioni in aula sono decise a maggioranza dei parlamentari del M5S''. Immediato il riferimento alla norma sulle espulsioni dal gruppo, il punto 6 del Codice. ''I parlamentari del M5S riuniti, senza distinzione tra Camera e Senato, potranno per palesi violazioni del Codice di Comportamento, proporre l'espulsione di un parlamentare del M5S a maggioranza. L'espulsione dovra' essere ratificata da una votazione on line sul portale del M5S tra tutti gli iscritti, anch'essa a maggioranza''.
Sono in molti a prendere male la nota di Beppe Grillo. "Con queste poche righe ti sei giocato il mio voto e quello di qualche centinaia di migliaia di persone. Addio". E ancora. Scrive Roberto: "E voi sareste contro la partitocrazia? Ma e'proprio questo! Limitare la liberta' di scelta perche' fa comodo al partito. Siete peggio dei peggiori partiti della prima repubblica. Viva la liberta' di pensiero. Viva i cittadini che hanno scelto di dire no al padrone del partito. Cosi' hanno reso un servizio alla GENTE, eleggendo alla seconda carica dello Stato una persona degna. Hanno fatto la cosa giusta, senza pensare ai vostri biechi calcoli politici, che rischiavano di fare eleggere Schifani. Meditate con calma su questo. Saluti".
A quanto pare ai grillini non è andata giù neanche che la riunione prevoto non sia stata trasmessa in streaming. Insomma alla prima prova il rapporto tra Grillo e grillini si incrinato. "Il capogruppo Vito Crimi dice cose assolutamente diverse. La linea del movimento - scrive Giacomo Cinieri - era la non rielezione di Schifani quindi non c'è stata alcuna violazione (fonte: canale you tube del movimento). Se poi beppe vuole esaltare gli elettori violenti questo è un altro paio di maniche. tra l'altro con tali personaggi, ex elettori berlusconiani oltretutto, sarebbe inutile anche perder tempo a colloquiare".
Scrive Enea Lirici, Ascoli Piceno
Caro Beppe, ho 85 anni, vivo su una sedia a rotelle. Come puoi capire delle ambizioni di potere non me ne può fregare di meno. IO VOGLIO BENE A TE E AL MOVIMENTO PERCHE' SIETE GIOVANI DENTRO, COME LO SONO IO. La spaccatura di ieri NON E' AVVENUTA PER IL TRADIMENTI DI ALCUNI, ma per la coerente scelta di coscienza di persone che - te lo hanno anche detto - non sarebbero potute tornare in Sicilia se fosse diventato Presidente del Senato Schifani. Noi abbiamo scelto di stare dentro il Parlamento e quindi abbiamo accettato la forma rappresentativa della democrazia. La libertà di coscienza, quando è rettamente usata, è un diritto fondamentale e decisivo degli uomini. IO TI PREGO IN GINOCCHIO (ANCHE SE NON POSSO...) SMETTILA DI PARLARE DI TRADITORI O DI INCOERENZA. ABBIAMO SEMPLICEMENTE SBAGLIATO LINEA POLITICA E ABBIAMO TUTTO IL TEMPO DI CORREGGERLA. IO NON VOGLIO AFFATTO INCIUCI, SCAMBI DI POLTRONE O COSE DI QUESTO GENERE, MA SE NOI AVESSIMO USATO LA TESTA E NON IL FANATISMO, AVREMMO POTUTO CONTROLLARE IL PARLAMENTO DALLA PRESIDENZA. IL MOVIMENTO DEVE DIMOSTRARSI DIVERSO NEL MODO CON CUI AGISCE NON NELL'ARROCCAMENTO CHIUSO E OTTUSO PER DIFENDERE VALORI IDENTITARI ASSURDI. CI VUOLE UMILTA' BEPPE, MOLTISSIMA UMILTA'. NOI NON SIAMO GLI UNIUCI A VOLERE IL CAMBIAMENTO. DOBBIAMO RICONOSCERE, RISPETTARE ED APPOGGIARE TUTTI COLORO CHE LO VOGLIONO. FIDATI DI ME BEPPE! IO NON HO NULLA PIU' DA CHIEDERE ALLA VITA SE NON IL VEDERSI REALIZZARE IL SOGNO DI UN'ITALIA MIGLIORE.