sabato 10 settembre 2016

Altro che Dittatura del Proletariato o regime di Pinochet. Qui siamo ad una dittatura di quattro incapaci esaltati.

Beppe Grillo e il gelo con Virginia Raggi. «Collaborativa entro 48 ore, altrimenti…»

beppe grillo raggi

Il leader M5S ai suoi: «Sapete, a volte a me Virginia sembra pazza». Arriva la smentita sulla frase

Gelo tra la sindaca Virginia Raggi e il leader del Movimento Beppe Grillo. Repubblica, in un retroscena di Tommaso Ciriaco, racconta il pranzo che Beppe Grillo ha avuto ieri con il direttorio pentastellato all’Hotel Forum. E le iniziative nel caso in cui, entro 48 ore, Virginia decida di fare di testa sua:
Prevede tre condizioni, impossibili da digerire per il Campidoglio: scaricare Raffaele Marra e Salvatore Romeo, boicottare immediatamente le Olimpiadi, richiamare clamorosamente in giunta Marcello Minenna. Il board che guida i cinquestelle non è compatto, e anche Beppe Grillo ha paura che tutto sfugga di mano.
Ma la situazione è talmente grave che i più agguerriti nemici dell’avvocatessa cresciuta nello studio Previti conquistano metri preziosi. «Beppe – scandisce Roberto Fico, in totale sintonia con Carla Ruocco – non possiamo mostrarci deboli o il Movimento finirà in rovina. Non possiamo creare un precedente solo perché lei governa Roma. Dobbiamo essere coerenti».  Sulla carta, allora, Raggi ha quarantott’ore di tempo per mostrarsi collaborativa. E se la sindaca dovesse rifiutarsi di accettare?
Dopo averla già isolata, il passo successivo sarà quello di abbandonarla al suo destino. Il secondo, ritirarle il simbolo. Un mezzo disastro, che al momento del caffè il Fondatore – riferiscono – sublima in una battuta: «Sapete, a volte Virginia mi
sembra pazza…»

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Secondo quanto riferisce Repubblica ieri c’è stato un incontro tra il leader M5S e la Raggi. Di primo mattino e carico di tensione. Non solo. C’è anche un problema all’orizzonte. Qualcuno, data la situazione, vorrebbe allargare il direttorio. Non sembra però una cosa possibile:

L’ascesa di Alessandro Di Battista è sotto gli occhi di tutti, anche se l’inventore del tour anti riforme è sempre
pronto a mostrarsi al fianco del «fratello Luigi». Fico, invece, non ha più voglia di spendersi per il reggente caduto in disgrazia, così come Ruocco, Roberta Lombardi e un’agguerrita pattuglia di senatori. Proprio loro, capitanati da Nicola Morra e
Barbara Lezzi, pretendono l’allargamento del direttorio. Uno scenario gradito alla Casaleggio associati, ma che lascia tiepido
Grillo. Già è difficile governarne cinque, figuriamoci trenta.

GRILLO «MAI DETTO VIRGINIA PAZZA»

Mai detto che «Virginia mi sembra pazza». Un Beppe Grillo ‘innervosito’, secondo quanto si apprende, smentisce con i suoi di aver proferito questa frase. Il fondatore del Movimento, che stanotte è rimasto nella Capitale per partirne solo stamattina, conferma la fiducia nella sindaca della Capitale Virginia Raggi. Quanto ad Antonio Di Pietro possibile nuovo assessore al Bilancio: «non ne so nulla», avrebbe detto a chi gli ha posto la domanda.
(in copertinaa foto ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

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