Una cena e la mail della Raggi. Il Direttorio sapeva della Muraro
Il 2 agosto una cena coi veritici M5S per parlare dell'assessore ai rifiuti. In una mail la "prova" che incastrerebbe il direttorio
Il 2 agosto una cena coi veritici M5S per parlare dell'assessore ai rifiuti. In una mail la "prova" che incastrerebbe il direttorio
Il direttorio del Movimento Cinque Stelle sapeva, oppure no, che l'assessore ai rifiuti, Paola Muraro, era indagata dalla Procura di Roma per "gestione illecita di rifiuti"? E se lo sapeva, perché l'ha tenuto nascosto? Se invece non era stato informato, perché Virginia Raggi ha tenuto per sé la notizia?
È evidente che su questi punti si giocherà il futuro del M5S, almeno nella Capitale. Le regole grilline sono chiare: se la Raggi non ha informato i vari Di Maio, Di Battista, Grillo e Sibilia, allora potrebbe essere espulsa dal Movimento. Se invece l'ha fatto, allora la decisione di coprire il caso viene dall'alto, dal Direttorio. Perché?
La mail della Raggi e la cena col direttorio
A mettere in fila il corso degli eventi all'interno dei piani alti dei grillini è il Corriere della Sera. Le date chiave sono il 18 luglio (Muraro indagata), il 26 luglio (dimissioni del Presidente di Ama, Daniele Fortini), e il giorno della scoperta che il nome dell'assessore appare nelle intercettazioni che riguardano Salvatore Buzzi. Secondo il quotidiano di via Solferino ci sarebbero almeno due punti controversi da tenere in considerazone. Il primo è che la Raggi avrebbe confidato a suoi fedelissimi di avere la prova (una mail) che certifica come abbia informato i vertici grillini della procedura penale a carico della Muraro. Di Maio&Co. assicurano di non saperne nulla. Ma sembra quasi impossibile. Il 2 agosto scorso, infatti, il Direttorio (Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, Roberto Fico, Carla Ruocco e Carlo Sibilia) s'è incontrato con la Raggi e il suo vice Daniele Frongia. L'argomento della serata era proprio la posizione della Muraro, attaccata su tutti i fronti per il milione di euro di consulenze ottenuti nel tempo da Ama (la municipalizzata dei rifiuti), per i suoi rapporti con Franco Panzironi e Giovanni Fiscon (imputati in Mafia Capitale) e con l’ex ras dei rifiuti romani, Manlio Cerroni.
Roberto Fico ha smentito la ricostruzione del Corriere, affermando che "durante quella cena informale ed amichevole non abbiamo mai parlato della Muraro o di alcuna indagine a sua carico". Difficile però pensare che la Raggi abbia tenuto nascosta la notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati della Muraro. E infatti dal Blog di Grillo, il M5S ha fatto squadra facendo scattare la campagnia per "difendere il sindaco di Roma da retroscena e notizie false sui rapporti con Virginia e assessori nel tentativo di screditare l’operato del sindaco e nella speranza (vana) di spaccarci".
Nessun commento:
Posta un commento