Campidoglio, c'è l'assessore Bilancio: è Raffaele De Dominicis. Raggi: "Alto profilo, un onore averlo in squadra"
Ex procuratore generale della Corte dei Conti del Lazio sostituirà il dimissionario Minenna
La squadra della sindaca, Virginia Raggi, ha scelto il nuovo assessore al Bilancio. E' Raffaele De Dominicis, ex procuratore generale della Corte dei Conti del Lazio, che sostituirà il dimissionario Marcello Minenna che qualche giorno fa ha lasciato l'incarico dopo la relazione dell'Anac sulla nomina del capo di gabinetto, Carla Raineri.
La sindaca. "Abbiamo scelto una persona di primissimo piano e di alto profilo. Si tratta del procuratore generale presso la Corte dei Conti del Lazio, Raffaele De Dominicis". Con queste parole la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ufficializza la nomina di De Dominicis come assessore al Bilancio in un'intervista esclusiva a Porta a Porta che andrà in onda lunedì 5 settembre, un cui stralcio viene anticipato al Tg1. "Un magistrato ed un tecnico che ha sempre combattuto per la legalità e la trasparenza. Ricordiamo, tra le numerose inchieste che portano la sua firma, quella per esempio quella sulla questione di incostituzionalità di tutte quelle leggi che hanno portato alla reintroduzione del finanziamento pubblico ai partiti dopo il referendum del '93 nel quale i cittadini si erano chiaramente espressi contro. Ricordiamo tutta l'inchiesta sul danno erariale di Mafia Capitale, ricordiamo Affittopoli e ricordiamo Partentopoli. Ricordiamo tantissime inchieste che hanno riguardato Roma - conclude -. E' davvero un servitore dello Stato ed è per noi un onore averlo in squadra".
La gaffe. In rete già iniziano a girare gaffe del neo assessore al Bilancio. In un'intervista al Corriere della Sera dice:"Guardi che se lo sprid sta calando...". Lo spread, intende. "Sì, insomma, se scende è perché dopo che noi ci siamo mossi quelli si sono dati una calmata con i down ground". I downgrade. "Ecco, quelli. E poi anche Obama li ha chiamati a rispondere. Voglio dire: se non avessi lanciato il mio sasso nello stagno non sarebbe mica successo. Non le pare?". E quando gli viene chiesto se fosse pronto per la politica, risponde: "Scherza? Non accetterei mai. Guardi che sono stato io a sollevare la questione di legittimità costituzionale sul finanziamento ai partiti. Faccio solo il mio dovere, gli altri non lo so".
Il neo assessore. "Nessuno può nascondersi che le difficoltà ci siano", a Roma c'è da tempo un 'bucò di bilancio per il quale si dovranno anche esaminare "soluzioni di carattere draconiano". De Dominicis ci tiene a sottolineare il suo ruolo "tecnico" e rileva: "Affronto il compito con spirito laico e di sostegno alla città. Una città che ha bisogno di aiuto e che è un giacimento turistico e culturale unico al mondo. Io sono un uomo libero, indipendente e mi definisco un discepolo di Benedetto Croce, come lo era il mio amico Marco Pannella".
Il curriculum. In veste di procuratore regionale del Lazio si è occupato del caso metro C e ingaggiato un lungo braccio di ferro con le agenzie di rating. E' andato in pensione a giugno, ma la sua p stata una lunga carriera giuridica. Un passato nell'amministrazione civile dell'Interno, per poi entrare nella magistratura contabile nel 1985 con le funzioni requirenti di secondo grado presso la procura generale per oltre 13 anni. Si è occupato di controlli preventivi di legittimità sugli atti e di Sace, società pubblica per i servizi assicurativi del commercio estero, predisponendo cinque relazioni al Parlamento. A lui si deve l'apertura delle indagini sul danno erariale di Mafia capitale, lui ha sollevato la questione di incostituzionalità delle leggi sui finanziamenti pubblici ai partiti a partire dal 1997 (vedi scandalo dei fondi della Margherita e arresto lusi). Si è inoltre occupato dei danni legati ad affittopoli, a parentopoli (Atac 15 milioni e Ama 8 milioni) e a molti altri scandali romani. E' autore di pubblicazioni giuridiche
e di saggi. E' stato assistente di Istituzioni di Diritto Pubblico presso la facoltà di Economia dell'Università ''La Sapienza'' di Roma. E' stato direttore responsabile di ''Panorama Giuridico'', rivista semestrale della Corte dei Conti ed è iscritto all'albo speciale dei pubblicisti. Ha collaborato con le riviste ''Archivio Civile'' e ''Informazione Previdenziale''.
La sindaca. "Abbiamo scelto una persona di primissimo piano e di alto profilo. Si tratta del procuratore generale presso la Corte dei Conti del Lazio, Raffaele De Dominicis". Con queste parole la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ufficializza la nomina di De Dominicis come assessore al Bilancio in un'intervista esclusiva a Porta a Porta che andrà in onda lunedì 5 settembre, un cui stralcio viene anticipato al Tg1. "Un magistrato ed un tecnico che ha sempre combattuto per la legalità e la trasparenza. Ricordiamo, tra le numerose inchieste che portano la sua firma, quella per esempio quella sulla questione di incostituzionalità di tutte quelle leggi che hanno portato alla reintroduzione del finanziamento pubblico ai partiti dopo il referendum del '93 nel quale i cittadini si erano chiaramente espressi contro. Ricordiamo tutta l'inchiesta sul danno erariale di Mafia Capitale, ricordiamo Affittopoli e ricordiamo Partentopoli. Ricordiamo tantissime inchieste che hanno riguardato Roma - conclude -. E' davvero un servitore dello Stato ed è per noi un onore averlo in squadra".
La gaffe. In rete già iniziano a girare gaffe del neo assessore al Bilancio. In un'intervista al Corriere della Sera dice:"Guardi che se lo sprid sta calando...". Lo spread, intende. "Sì, insomma, se scende è perché dopo che noi ci siamo mossi quelli si sono dati una calmata con i down ground". I downgrade. "Ecco, quelli. E poi anche Obama li ha chiamati a rispondere. Voglio dire: se non avessi lanciato il mio sasso nello stagno non sarebbe mica successo. Non le pare?". E quando gli viene chiesto se fosse pronto per la politica, risponde: "Scherza? Non accetterei mai. Guardi che sono stato io a sollevare la questione di legittimità costituzionale sul finanziamento ai partiti. Faccio solo il mio dovere, gli altri non lo so".
Il neo assessore. "Nessuno può nascondersi che le difficoltà ci siano", a Roma c'è da tempo un 'bucò di bilancio per il quale si dovranno anche esaminare "soluzioni di carattere draconiano". De Dominicis ci tiene a sottolineare il suo ruolo "tecnico" e rileva: "Affronto il compito con spirito laico e di sostegno alla città. Una città che ha bisogno di aiuto e che è un giacimento turistico e culturale unico al mondo. Io sono un uomo libero, indipendente e mi definisco un discepolo di Benedetto Croce, come lo era il mio amico Marco Pannella".
Il curriculum. In veste di procuratore regionale del Lazio si è occupato del caso metro C e ingaggiato un lungo braccio di ferro con le agenzie di rating. E' andato in pensione a giugno, ma la sua p stata una lunga carriera giuridica. Un passato nell'amministrazione civile dell'Interno, per poi entrare nella magistratura contabile nel 1985 con le funzioni requirenti di secondo grado presso la procura generale per oltre 13 anni. Si è occupato di controlli preventivi di legittimità sugli atti e di Sace, società pubblica per i servizi assicurativi del commercio estero, predisponendo cinque relazioni al Parlamento. A lui si deve l'apertura delle indagini sul danno erariale di Mafia capitale, lui ha sollevato la questione di incostituzionalità delle leggi sui finanziamenti pubblici ai partiti a partire dal 1997 (vedi scandalo dei fondi della Margherita e arresto lusi). Si è inoltre occupato dei danni legati ad affittopoli, a parentopoli (Atac 15 milioni e Ama 8 milioni) e a molti altri scandali romani. E' autore di pubblicazioni giuridiche
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