“Siamo tutti gay e migranti”. Il discorso del Re di Norvegia commuove il mondo
Harald V, il 79enne amatissimo re di Norvegia, si è rivolto ai sudditi in un discorso che ha sorpreso e commosso, e che sta spopolando sul web
“Siamo tutti norvegesi: ragazze che amano altre ragazze, ragazzi che amano altri ragazzi, e ragazze e ragazzi che si amano tra loro…i norvegesi credono in Dio, in Allah, in tutto o in nulla. Sono norvegesi anche quelli venuti dall’Afghanistan o dal Pakistan, dalla Polonia, dalla Svezia, dalla Somalia e dalla Siria”. Così Harald V, il 79enne amatissimo re di Norvegia, si è rivolto ai sudditi in un discorso tenuto qualche giorno fa nel giardino del palazzo reale nel cuore di Oslo, ma che ha sorpreso e commosso, e che sta spopolando sul web (il video è diventato virale in poche ore).
Il ‘discorso del re’, per citare il film premio Oscar di Tom Hooper, ha toccato in particolare sul tema dell’immigrazione. Harald ha infatti ricordato come anche i suoi nonni fossero arrivati in Norvegia dalla Danimarca e dall’Inghilterra. “Non è sempre facile dire da dove veniamo e quale è la nostra nazionalità. Ciò che chiamiamo casa nostra è il luogo dove è e dove batte il nostro cuore, e non sempre questo luogo all’interno delle frontiere di un paese”.
“La mia grande speranza per la Norvegia cara patria”, ha continuato Sua Maestà, “è che continuiamo a costruire questo paese sui valori della fiducia, della comunità e della generosità”, “che ognuno sia consapevole che siamo un solo popolo nonostante le differenza tra noi, e che la Norvegia è una e unita”. Un discorso difficile in un momento dominato dalla paura e dall’incertezza che ha portato anche la Norvegia, finora uno degli Stati che ha accolto il più alto numero di richiedenti asilo, a eleggere un governo di centrodestra, i conservatori della premier Ema Solberg, che ha mostrato i muscoli con profughi e migranti.
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