Il Papa: troppa corruzione, cresca l'onestà
Corruzione e disonestà sono due delle piaghe che hanno rovinato e stanno continuando a rovinare l'Italia. Lo sa bene anche Papa Francesco che durante l'udienza con i dirigenti e i dipendenti della Banca di Credito Cooperativo di Roma, ha voluto toccare proprio questo tema: "Far crescere l'economia dell'onestà. A voi è chiesto non solo di essere onesti - questo è normale - ma di diffondere e radicare l'onestà in tutto l'ambiente. Più economia dell'onestà: in questo tempo l'aria della corruzione viene dappertutto".
"Continuate ad essere - ha continuato il Pontefice - un motore che sviluppa la parte più debole delle comunità locali e della società civile, pensando soprattutto ai giovani senza lavoro e puntando alla nascita di nuove imprese cooperative. Essere protagonisti nel proporre e realizzare nuove soluzioni di welfare, a partire dal campo della sanità. Preoccuparvi del rapporto tra l'economia e la giustizia sociale, mantenendo al centro la dignità e il valore delle persone".
Al centro sempre la persona, non il dio denaro, sempre la persona", ha detto 'a braccio'. "Facilitare e incoraggiare la vita delle famiglie, e proporre soluzioni cooperative e mutualistiche per la gestione dei beni comuni, che non possono diventare proprietà di pochi né oggetto di speculazione", ha proseguito. "Promuovere un uso solidale e sociale del denaro, nello stile della vera cooperativa, dove non comanda il capitale sugli uomini, ma gli uomini sul capitale", ha ulteriormente sollecitato. "Infine, partecipare attivamente alla globalizzazione, perché sia globalizzazione della solidarietà", ha concluso il Pontefice.
"Continuate ad essere - ha continuato il Pontefice - un motore che sviluppa la parte più debole delle comunità locali e della società civile, pensando soprattutto ai giovani senza lavoro e puntando alla nascita di nuove imprese cooperative. Essere protagonisti nel proporre e realizzare nuove soluzioni di welfare, a partire dal campo della sanità. Preoccuparvi del rapporto tra l'economia e la giustizia sociale, mantenendo al centro la dignità e il valore delle persone".
Al centro sempre la persona, non il dio denaro, sempre la persona", ha detto 'a braccio'. "Facilitare e incoraggiare la vita delle famiglie, e proporre soluzioni cooperative e mutualistiche per la gestione dei beni comuni, che non possono diventare proprietà di pochi né oggetto di speculazione", ha proseguito. "Promuovere un uso solidale e sociale del denaro, nello stile della vera cooperativa, dove non comanda il capitale sugli uomini, ma gli uomini sul capitale", ha ulteriormente sollecitato. "Infine, partecipare attivamente alla globalizzazione, perché sia globalizzazione della solidarietà", ha concluso il Pontefice.
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