lunedì 7 settembre 2015

L'Europa si muove allora. E Renzi non ci ha messo del suo?

 
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Crisi migranti, operazioni contro il sedicente Stato Islamico in Siria e sgravi fiscali per cercare di recuperare il consenso perduto. Sono stati i temi principali della sesta conferenza stampa di François Hollande. A Parigi il capo di stato ha incontrato 200 giornalisti venuti da tutto il mondo. 
Tutti si aspettavano una presa di posizione sul problema migranti e questa è arrivata: “La Francia è pronta a fare la sua parte. La Commissione Europea propone, o sta per farlo, di condividere 120.000 migranti fa i paesi europei. Questo vuol dire 24.000 per la Francia. Lo faremo”. 
Ma il problema dei profughi siriani deriva dalla situazione presente nel loro paese. Sono persone costrette a fuggire perché incalzate dallo Stato Islamico secondo Hollande. Per questo il presidente ha promesso un ruolo più attivo della Francia: “Ho chiesto al ministro della difesa che da domani si possano compiere voli di ricognizione in Siria. Questo permetterà operazioni contro lo Stato Islamico, sempre nel quadro di una nostra autonomia decisionale”. 
Resta da vedere come reagiranno i francesi a questi annunci. Hollande dal canto suo, non aveva scelta per ritornare al centro dell’attenzione. Precipitato nei sondaggi, oggi non verrebbe rieletto alle presidenziali del 2017 dove non arriverebbe neppure a un ipotetico ballottaggio.

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