I curricula dei candidati portano la bufera nel M5S
Insulti e violazioni di posta per la consigliera che nota errori grammaticali
La consigliera grillina ha sollevato il caso dei curricula presentati dai sei candidati all’incarico di assessore
11/09/2015
GIANNI GIACOMINO
VENARIA
Si respira aria di tensione nel Movimento 5Stelle che, la primavera scorsa, ha conquistato la città della Reggia con Roberto Falcone, primo sindaco grillino del Piemonte. Un sostenitore «esterno» è stato denunciato con l’ipotesi di reato di violazione di corrispondenza volta a danneggiare l’immagine e la reputazione nei confronti di Elena Genco, una consigliera del M5S.
Perquisizione e denuncia
Gli agenti della polizia municipale di Venaria hanno effettuato una perquisizione a casa del pensionato 64enne al quale hanno sequestrato dei telefonini, l’i-pad, il computer, chiavette usb e hard disc. Tutti i contenuti degli apparecchi saranno ora scandagliati dai tecnici informatici della procura di Ivrea e dal pm Alessandro Gallo, che sta coordinando le indagini. Telefonate, messaggi, contenuti di mail e file. Gli investigatori stanno indagando anche su telefonate mute ricevute dalla Genco, sia di giorno che di notte. Insomma una storia molto strana, ancora tutta da chiarire. Che potrebbe innescare un terremoto politico.
I curricula
L’inchiesta è partita alcune settimane fa, in occasione della valutazione di alcuni curricula, inviati al gruppo dirigente grillino di Venaria da dei candidati per l’incarico di assessore. Un «super assessore» visto che è previsto dovrà occuparsi di Lavoro, Attività Economiche e Produttive, Politiche Sociali e della Casa, Commercio, Artigianato e Industria, Fiere e Mercati, Insediamento attività produttive, Servizi alle Imprese, Promozione della salute, Progetto Anziani, Politiche per le persone diversamente abili, Cittadini stranieri e minoranze etniche. «Leggendo i curricula ho notato che, in alcuni, nonostante i titoloni di studio, c’erano grossolani errori di grammatica – racconta la Genco – per questo l’ho segnalato agli altri, che fanno parte di un gruppo chiuso». Quella mail, però, finisce anche all’indirizzo di posta dei candidati. Che se la prendono con la consigliera.
La Genco presenta una denuncia contro ignoti. Nel giro di pochi giorni gli inquirenti arrivano ad identificare l’attivista grillino di Venaria che avrebbe commesso degli «errori» inviando la documentazione da una mail fittizia. «Ovviamente è stato sospeso dal nostro gruppo di lavoro – taglia corto il sindaco Roberto Falcone -. Tutti possono sbagliare, ora aspetteremo il risultato delle indagini, certo è una situazione spiacevole».
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