sabato 12 settembre 2015

Ecco la mappa relativa alla provenienza dei migranti. Io credo che quasi tutti avrebbero, potendo, evitato di mettersi in viaggio. Anche perché i siriani economicamente non stavano proprio male.

Le principali nazioni da cui arrivano migranti e profughi e i paesi in Europa ed Asia in cui sono in atto guerre civil
ALESSANDRO D'AMATO
Il Corriere della Sera pubblica oggi un’infografica in cui riepiloga le principali nazioni da cui arrivano migranti e profughi e segnala i paesi in Europa ed Asia in cui sono in atto guerre civili. Spiega nell’articolo Michele Farina:
È l’onda crescente delle guerre civili. Ci sono crateri (conflitti) che tornano in attività, come il conflitto in Sud Sudan, riesplodendo dopo pochi anni di sonno. Ci sono eruzioni di lunga data come quella che sgorga dal caos della Somalia, dove lo scontro tra clan e la mai domata rivolta degli estremisti di Al Shebab hanno confezionato il pacco dello Stato fallito per antonomasia. Ci sono Paesi che «studiano» da failed State a suon di morti, magari con l’intervento esterno dei vicini (sta accadendo nello Yemen). «Tutte le guerre sono pericolose», scrive Patrick Coburn sull’Independent seguendo il vasto delta dei conflitti in corso. In mancanza di precise linee del fronte, «le guerre civili —sottolinea Coburn — si accaniscono particolarmente sulle popolazioni. E le guerre religiose sono le peggiori di tutte». Troppo semplicistico ridurre aun denominatore (religioso) comune la sequenza dei conflitti-crateri che infuocano Libia,Siria, Iraq. Secondo lo studioso francese Jean-Pierre Filiu questi conflitti sono alimentati da un altro tipo di «faglia» comune,dove la lotta religiosa è corollario e strumento: sotto la violenza in superficie c’è «la sistematica guerra dei regimi arabi contro i loro popoli», incarnata e condotta dalla casta militar-affaristica di quelli che Filiu chiama «i neo-mamelucchi».
E fa l’esempio del regime di Bashar Assad in Siria, che dopo aver fomentato il jihadismo islamico ora si erge a estremo baluardo contro di esso. Conflitti che alimentano (o si incistano in) altri conflitti. È quanto sta avvenendo nel Sudest della Turchia, nel confronto sanguinario tra le truppe di Ankara e i ribelli curdi del Pkk. I fronti si moltiplicano anziché ridursi, si intrecciano come filo spinato. È in mezzo a quel reticolato che cercano di passare e si ingrossano i rivoli dei profughi, le storie personali di famiglie e fuggiaschi solitari. Sono i disperati delle nove guerre, rappresentanti inconsapevoli di una strana Onu: le Nazioni Unite dalla guerra.
da dove arrivano i migranti
Le guerre civili in Africa e Medio Oriente (Corriere della Sera, 12 settembre 2015)

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