Per nuovo leader centrodestra Berlusconi boccia le primarie. Ma Salvini: "No dinastie"
Il numero uno di Fi: "Consultazioni manipolabilissime con le quali la sinistra ha offerto i peggiori sindaci della sua storia". La replica dalla Lega: "Non c'è alcun diritto di sangue". Dall'ex Cav la stoccata al Carroccio: "Non si governa Paese con destra provocatoria"
ROMA - Che il leader del nuovo movimento "capace di abbracciare tutti i moderati italiani" non sarebbe passato dalle primarie, Silvio Berlusconilo aveva già detto senza troppi giri di parole soltanto qualche giorno fa. Oggi il numero uno di Forza Italia è tornato a rincarare la dose, scatenando la reazione del Carroccio (con cui Fi ha stretto un patto di alleanza in Liguria, Veneto, Umbria e Puglia per le elezioni regionali del 31 maggio).
Da Napoli, infatti, l'ex Cav ha dichiarato: "Ci sono già protagonisti nel centrodestra che probabilmente saranno in grado di proporsi come leader, poi saranno gli elettori a scegliere". Ma sull'ipotesi primarie, l'ex presidente del Consiglio è categorico: "Ho già disdetta questa ipotesi perché sono manipolabilissime, poi non sono previste dalla Costituzione, e infine perché con le primarie la sinistra ha offerto in alcune città i peggiori sindaci della loro storia".
"Soltanto nelle monarchie, il leader - cioè il re - sceglie il suo successore - prosegue Berlusconi -. In democrazia il leader viene scelto dal popolo, ci sono già protagonisti del centrodestra che sono in grado di proporsi come leader e saranno gli elettori a decidere se avranno sufficiente preparazione o carisma per essere davvero leader". Ma non con le primarie, è la chiosa.
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