domenica 17 maggio 2015

L'assessore ha ragione. Ha fatto bene a non presentarsi all'inaugurazione. Non é possibile definire simpatico un manifesto nel quale si accosta il lato b di una donna con una manifestazione sull'artigianato che non c'entra niente con le donne. In un paese del Nord europa il responsabile di questa iniziativa doveva scusarsi e dimettersi. In Italia il responsabile parla di un manifesto divertente. Povera Italia.



Una locandina sessista e scoppia la polemica 

Casteggio, proteste per il “lato B” che accompagna la fiera dell’artigianato Ma l’assessore Vigo replica: «Manifesto simpatico»
"Quelli che non se ne sono accorti"

CASTEGGIO. Se è vero che nella promozione di un prodotto, qualunque esso sia, quello che conta davvero è che se ne parli, bene o male non importa, si può dire ad una settimana dall'inaugurazione ufficiale gli organizzatori della fiera "Artigianato in Casteggio" abbiano ampiamente colto nel segno. Nel modo peggiore, però, scatenando una polemica furibonda che rischia anche di avere ripercussioni politiche.
Il motivo si tanta attenzione è sotto gli occhi di tutti giù da qualche giorno: sono i manifesti che reclamizzano la manifestazione, in programma all'OltreExpo di Casteggio dal 29 al 31 maggio, in cui è ritratto il prorompente "lato B" di una signorina in succinta tenuta da lavoro accompagnata da uno slogan che recita "l'artigianato si mette in mostra".
Pronti via, e quello che era nato come un omaggio solleva le prime critiche che giungono direttamente dagli uffici della Provincia di Pavia, ente patrocinatore dell'evento assieme al Comune di Casteggio. A parlare nientemeno che l'assessore al turismo ed allo sviluppo economico, Emanuela Marchiafava: «Il colmo di questa spiacevole vicenda è che il patrocinio a questa manifestazione l'ho dato io mesi fa - spiega - allora, ovviamente, il materiale a disposizione era molto limitato, ma questo purtroppo non cambia il risultato; siamo di fronte all'ennesima dimostrazione che l'idea in base alla quale l'esposizione di quarti di femmina umana per reclamizzare qualsiasi cosa è ancora molto forte e radicata - prosegue Marchiafava - in questo caso il mio dispiacere è dovuto anche al fatto che conosco bene la società organizzatrice, la cui titolare è peraltro un'amica che conosco da vent'anni; è lei ad avermi spiegato che l'intento era omaggiare una vecchia reclame di 40 anni fa; ho dovuto insistere per far capire che questo di oggi, nel 2015, non è un omaggio ma un'offesa - ha concluso - purtroppo, alla luce di questo, ho deciso che non parteciperò all'inaugurazione della fiera e che, d'ora in poi, chiederò di visualizzare i materiali di propaganda prima di concedere il patrocinio».
Gli organizzatori dell'evento, curato dalla DEA Servizi, dispiaciuti per l'accaduto provano a minimizzare: «Si è trattato di una scelta forse un po' audace - spiegano - ma onestamente non l'abbiamo trovata particolarmente esplicita o offensiva; l'intenzione era quella di rendere omaggio a una vecchia reclame degli anni 70 - proseguono - abbiamo, comunque, preso atto delle critiche e in futuro ci muoveremo diversamente; valuteremo la possibilità anche la possibilità di sostituire le locandine, anche se visti i tempi stretti sarà difficile». Una situazione al limite della tensione che, tuttavia, non trova grande riscontro tra la gente comune che non sembra aver protestato più di tanto.
Commenta l’assessore e vicesindaco di Casteggio, Lorenzo Vigo: «Fondamentalmente ritengo questa locandina simpatica, forse un po’ spinta ma non indecente. Rispetto le decisioni dell’assessore provinciale che non parteciperà all’inaugurazione della fiera dell’artigianato. Vorrà dire che ne faremo a meno, come d’altro canto è avvenuto in questi anni. Personalmente, auspico che in futuro la Marchiafava si impegni a collaborare con noi per rilanciare il turismo sul nostro territorio e a lavorare su questioni più concrete di questa».

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