GIUSTIZIA
Lega Nord, truffa sui rimborsi: Bossi e Belsito a processo
L'ex segretario, l'ex tesoriere e altri tre esponenti del Carroccio rinviati a giudizio. Accuse di appropriazione indebita e riciclaggio all'estero di fondi elettorali per 40 mln.
21 Maggio 2015
Umberto Bossi, ex segretario della Lega Nord, e Francesco Belsito, ex tesoriere del Carroccio, sono stati rinviati a giudizio dal gup Massimo Cusatti per la presunta truffa sui rimborsi elettorali ai danni dello Stato da circa 40 milioni di euro. Per Belsito c'è anche l'accusa di appropriazione indebita aggravata.
Chiamati a comparire il 23 settembre davanti alla Prima Sezione del Tribunale di Genova ci sono anche tre membri del comitato di controllo dei bilanci e della cassa del Carroccio (Stefano Aldovisi, Diego Sanavio e ed Antonio Turci), oltre agli imprenditori Paolo Scala e Stafano Bonet, sono stati tutti rinviati a processo con l'accusa di riciclaggio per i soldi finiti in Tanzania e a Cipro.
RIUNITI TRE FASCICOLI. Il rinvio a giudizio è stato disposto dal gip Massimo Cusatti, su richiesta del pm Paola Calleri. Il giudice, nel corso dell'udienza preliminare, ha riunito i tre fascicoli che dalla procura di Milano sono stati trasmessi a Genova: quelli riguardanti la truffa ai danni dello Stato (i rimborsi elettorali) e l'appropriazione indebita di Belsito, per essersi impossessato di 5 milioni e 700 mila euro, trasferendoli su conti bancari all'estero. Una prima tranche di 1,2 milioni di euro, risucchiata dal conto corrente della Lega e bonificata in favore della società inglese Krispa Enterprices, della quale Paolo Scala era titolare effettivo presso una banca di Cipro. Secondo le indagini compiute dalla Guardia di Finanza di Milano e dai carabinieri del Noe di Roma, altri 4 milioni e 500 mila euro sarebbero stati trasferiti, sempre tramite bonifico, ad un conto intestato a Stefano Bonet presso la Fbme Bank della Tanzania.
Chiamati a comparire il 23 settembre davanti alla Prima Sezione del Tribunale di Genova ci sono anche tre membri del comitato di controllo dei bilanci e della cassa del Carroccio (Stefano Aldovisi, Diego Sanavio e ed Antonio Turci), oltre agli imprenditori Paolo Scala e Stafano Bonet, sono stati tutti rinviati a processo con l'accusa di riciclaggio per i soldi finiti in Tanzania e a Cipro.
RIUNITI TRE FASCICOLI. Il rinvio a giudizio è stato disposto dal gip Massimo Cusatti, su richiesta del pm Paola Calleri. Il giudice, nel corso dell'udienza preliminare, ha riunito i tre fascicoli che dalla procura di Milano sono stati trasmessi a Genova: quelli riguardanti la truffa ai danni dello Stato (i rimborsi elettorali) e l'appropriazione indebita di Belsito, per essersi impossessato di 5 milioni e 700 mila euro, trasferendoli su conti bancari all'estero. Una prima tranche di 1,2 milioni di euro, risucchiata dal conto corrente della Lega e bonificata in favore della società inglese Krispa Enterprices, della quale Paolo Scala era titolare effettivo presso una banca di Cipro. Secondo le indagini compiute dalla Guardia di Finanza di Milano e dai carabinieri del Noe di Roma, altri 4 milioni e 500 mila euro sarebbero stati trasferiti, sempre tramite bonifico, ad un conto intestato a Stefano Bonet presso la Fbme Bank della Tanzania.
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