Casaleggio, scontro con il direttorio: “Me ne vado anche io”
Su La Stampa il retroscena: la ribellione verso la responsabile comunicazione Ilaria Loquenzi e tanto altro ancora
Scontro tra il direttorio e il guru del Movimento 5 Stelle Gianroberto Casaleggio. A riferirlo in un retroscena a firma di Jacopo Iacoboni è La Stampa. Di Maio e gli altri colleghi sono saliti a Milano con una richiesta particolare: sostituire il capo della Comunicazione Ilaria Loquenzi, personaggio non molto amato dalla maggioranza dell’assemblea.
«Ora basta, mi avete stancato. Se volete mandare via lei vado via anch’io e vi lascio al vostro destino». A tanto è dovuto ricorrere Gianroberto Casaleggio, sia pure con la sua ira fredda, davanti a Luigi Di Maio e agli altri membri del direttivo, che erano saliti a Milano per porgli la questione della sostituzione di una figura importante, nel Movimento cinque stelle: la capa della comunicazione alla Camera, Ilaria Loquenzi.
Come mai questo atteggiamento? Iacoboni parla di una guerra aperta dentro M5S:
E allora, per dirla chiaro: è in corso una scalata non dichiarata dentro il Movimento. Non raccontata, spesso neanche vista, consiste nel tentativo (sempre meno frenato da timidezze e antiche, se mai esistite, gratitudini), nato dentro il direttivo (ma non da tutti condiviso), di agire in solitudine, sottraendo a Milano il ruolo guida.
Chi potrebbe sostituire Loquenzi? La coach tv Silvia Virgulti, molto vicina al vicepresidente della Camera:
In pole per sostituirla c’è Silvia Virgulti, una professionista che tenne alla Casaleggio i corsi per i dieci deputati selezionati per andare in tv. Virgulti è una parmense molto vicina politicamente a Di Maio, fu presentata a Casaleggio dai fratelli Pittarello (uno dei quali, Filippo, lavora in azienda, ebbe un ruolo importante nella fase aurorale del Movimento, è amico di Davide, il figlio del cofondatore). Morale: Casaleggio ha detto no, ma è sempre più solo; a parte il fedele Rocco Casalino, ex del Grande Fratello, poi capo della comunicazione al Senato. Cosa può succedere adesso? Di Maio è sempre più attrezzato per trattare col Pd e Renzi, ha anche una sua ministruttura, dotata di suoi uomini. Lo ha fatto sulla legge sugli ecoreati (suscitando malumori, perché molti nel M5S la giudicano troppo annacquata), lo farà sul reddito di cittadinanza.
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