Invia per email
Stampa
Doppia sorpresa per gli agenti della polizia locale di Bergamo, che quando sono andati a ispezionare un appartamento in centro hanno prima scoperto che si trattava di una moschea abusiva, poi che il proprietario era un esponente del partito Fratelli d'Italia, che da tempo si batte contro la realizzazione di una vera moschea a Bergamo.

Il tutto è emerso grazie a un'interrogazione di Forza Italia sui risultati dei controlli della polizia locale sulle presunte moschee abusive a Bergamo. E l'assessore alla Sicurezza Sergio Gandi ha rilevato che un appartamento di via San Bernardino ufficialmente sede dell'associazione Al Madinahun veniva invece usato come centro di preghiera, e per questo affittuario e proprietario erano stati sanzionati per utilizzo dell'unità immobiliare in maniera difforme dagli strumenti urbanistici. Si è così scoperto che il titolare dell'appartamento è appunto Rey Brembilla, candidato alle ultime elezioni amministrative con Fratelli d'Italia.

Sulla vicenda l'assessore Gandi ha spiegato: "Il 19 agosto il nucleo di polizia ambientale ha effettuato un primo sopralluogo, poi integrato da un successivo controllo il 3 settembre. Dopo le verifiche, il primo ottobre l'edilizia privata ha trasmesso a Rey Brembilla e al conduttore la comunicazione di avvio del procedimento sanzionatorio per l'utilizzo dei locali di via San Bernardino comeluogo di culto".

L'avvocato di Brembilla, Marco Gregis, annuncia che il prossimo passaggio sarà lo sgombero: "Sulla vicenda ho già depositato una memoria in Procura. Più di continuare a inviare raccomandate sollecitando gli inquilini a tornare sui loro passi cosa potremmo fare? E poi versano regolarmente l'affitto, anche perché sanno che se così non fosse quello sarebbe il modo più diretto per poterli mandare via".