domenica 9 marzo 2014

Un partito padronale con le marionette a recitare.

INTERVISTA

E la Salsi accusa: «Fedelissimi in onda con il copione di Casaleggio»

Parla la consigliere espulsa dal MoVimento 5 Stelle nell’ottobre del 2012. La sua colpa? Andare un paio di volte a «Ballarò»

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È stata espulsa dal MoVimento nell’ottobre del 2012. La sua colpa? È andata un paio di volte a «Ballarò», una delle trasmissioni odiate da Grillo. Ma la consigliera bolognese Federica Salsi non si è data per vinta, ha fronteggiato le accuse e gli insulti che le ha rivolto mezza Rete e non ha lasciato il suo incarico.
Davvero Grillo l’ha cacciata dal MoVimento solo perché ha partecipato a «Ballarò»?
«Quella fu una scusa per mettere fuori una persona che poteva diventare scomoda. Del resto ho sempre avuto una personalità e un consenso indipendenti dal MoVimento. Insomma, Grillo e Casaleggio sapevano che non avrebbero potuto pilotarmi».
Pensa che i 5 Stelle che vanno in tv adesso siano guidati dall’alto?
«Recitano il copione che hanno scritto Grillo e Casaleggio. Sono dei pupazzi. Io ero imprevedibile».
Quindi i due fondatori del MoVimento avevano una strategia fin dall’inizio...
«Grillo ha sempre compreso l’importanza di andare in televisione. In campagna elettorale era in onda su ogni canale pur restando nelle piazze».
Nello stesso tempo attaccava la televisione, colpevole di «oscurare» il MoVimento.
«Certo, era tutta una finzione. Ha sempre usato al meglio i mezzi di comunicazione. Grillo sa bene che in Italia senza tv non si va da nessuna parte, la Rete ancora non raggiunge tutte le famiglie. Ma, visto che allora non aveva degli attivisti di cui poteva fidarsi, usò lo spettro della tv "pericolosa" per tenerli lontano dal piccolo schermo. Ma era soltanto una strategia. Serviva tempo».
Per questo ora nelle trasmissioni vanno anche i parlamentari 5 Stelle?
«Adesso ci sono dei rappresentanti nazionali del MoVimento addestrati negli uffici della Casaleggio Associati. Morra, Di Battista, Di Maio sono tutti fedelissimi di cui Grillo e Casaleggio si fidano. Sanno esattamente quello che diranno».
Pensa che la tv porterà voti al MoVimento?
«Certo. Anche se un tempo Grillo diceva il contrario perché aveva bisogno di serrare i ranghi, di evitare prese di posizione individuali. Adesso è diverso. Sono convinta che alle prossime elezioni europee i 5 Stelle andranno molto bene perché intercetteranno di nuovo la protesta che c’è nel Paese nei confronti dell’Ue. Questo è quello che conta per loro, mica il programma».
Ma hanno preparato un decalogo delle loro proposte, a cominciare dall’abolizione del fiscal compact...
«Quella è la lista della spesa preparata da Casaleggio, non ne sapeva niente nessuno. Mi viene da ridere».
Con lei fu cacciato dal MoVimento anche il consigliere regionale dell’Emilia Romagna Giovanni Favia. Disse in un fuorionda che Casaleggio era il padrone del MoVimento.
«Sì anche nel caso di Favia ha avuto un ruolo la tv ma lui ha sempre avuto un atteggiamento diverso rispetto a me. Ha cercato di difendere il MoVimento, di evitare, almeno pubblicamente, di criticarlo. Tant’è che ha espresso le sue perplessità in un fuorionda. Io sono più schietta, dico sempre quello che penso».

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