Legge elettorale: il voto alla Camera e il pasticcio sulla parità di genere
DIRETTA di Stefania Carboni - 10/03/2014 - Oggi primo test dell'Italicum a Montecitorio. Oltre 90 parlamentari in abito bianco per difendere le quote rosa
LEGGE ELETTORALE SEDUTA SOSPESA -La seduta è stata sospesa e riprenderà alle 18.
LEGGE ELETTORALE VOTI LIBERI – A seguito dell’incontro che il ministro per i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, ha avuto questo pomeriggio con i presidenti dei gruppi parlamentari alla Camera di Partito democratico, Forza Italia, Scelta Civica e Nuovo centro destra, il governo ha annunciato che sugli emendamenti in tema di parità di genere firmati in modo trasversale da vari gruppi parlamentari si rimetterà all’aula. Sui medesimi emendamenti i capigruppo di Pd, FI, Sc e Ncd hanno convenuto di lasciare libertà di voto in aula. Lo si apprende da fonti di governo.
LEGGE ELETTORALE OK A COLLEGI PLURINOMINALI – Via libera dell’Aula della Camera alla modifica alla legge elettorale che prevede che i collegi plurinominali per l’elezione della Camera non siano superiori a 120.
LEGGE ELETTORALE: SCELTA CIVICA E I RIPENSAMENTI AL SENATO-«Mi auguro che la legge elettorale si chiuda presto alla Camera: a quel punto, portata a casa la riforma in una Camera, credo che ci siano margini per ritornare su alcuni punti controversi al Senato. Sulle quote rosa il punto di partenza deve essere capire come è la situazione e come deve andare avanti: noi abbiamo il parlamento e il governo più rosa della storia. Se si trova anche un punto di equilibrio con un vincolo normativo a non tornare indietro va bene, ne discutiamo. Sui marò un punto fermo è che c’è un profilo che riguarda i diritti umani: non puoi tenere due persone ristrette nella loro liberta’ senza che venga formulato un eventuale capo d’accusa». Lo ha dichiarato Benedetto della Vedova (Scelta civica), intervistato da Luigi Galluzzo a ‘Faccia a faccia’ su Tgcom24.
LEGGE ELETTORALE: INTERVENTO DI BIANCOFIORE -«Ieri sera mentre scrivevo al Presidente della Repubblica…», introduce così il suo intervento Michaela Biancofiore di Forza Italia rivolgendosi al Pd. E al SVP: «Lo scrivere per legge chi vince le elezioni con i nomi scritti in calce credo che vada nello spirito contrario. Non è possibile che nel Paese ci siano tre sistemi elettorali diversi: uno al Senato, uno alla Camera, uno in Friuli e Trentino Alto Adige…Noi per favore stiamo cancellando una legge elettorale per fare un favore al sottosegretario Bressa».
LEGGE ELETTORALE POSIZIONE DEL GRUPPO “PER L’ITALIA” – L’assemblea del gruppo parlamentare Per l’Italia della Camera ritiene «essenziale per la democrazia che nelle pubbliche istituzioni siano adeguatamente rappresentati i due generi. Per questo il gruppo ha presentato e sostiene un emendamento che prevede le preferenze di genere. Tale soluzione da un lato consentirebbe di superare le liste bloccate, fatte cioè dai partiti senza la possibilità di scelta da parte degli elettori e, dall’altro, favorirebbe la presenza femminile, in quanto si prevede che gli elettori possano esprimere fino a due preferenze ma con l’obbligo che la seconda sia di genere diverso dalla prima». Sugli emendamenti tendenti invece a prevedere la parità di genere nelle liste ”bloccate’, il gruppo ha deciso di «lasciare alla responsabilita’ dei singoli deputati la decisione sul voto». Lo riferisce una nota.
QUOTE ROSA E POSIZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE – «Il Movimento ha portato molte donne (e giovani) in Parlamento grazie alla scelta libera degli iscritti e non perché obbligato da una legge. Un risultato a cui si può pervenire in modo naturale se si fa una cosa molto semplice: usare il buon senso». A dirlo, su facebook, Roberto Fico, deputato 5 stelle e presidente della commissione di vigilanza Rai. «Non ci sarebbe bisogno di norme sulla parità di genere se all’interno dei partiti si lavorasse con onestà intellettuale e trasparenza- aggiunge Fico- è veramente indegno lo spettacolo a cui dobbiamo assistere in aula con le sedute ripetutamente sospese perché i partiti non trovano un accordo su un qualcosa che non dovrebbe essere imposto dalla legge. Se le scelte dei candidati avvenissero in modo realmente libero e democratico, non saremmo qui a parlare di quote rosa».
LEGGE ELETTORALE: INCONTRO TRA VERDINI E BOSCHI – Incontro alla Camera tra il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi e Denis Verdini, braccio destro di Silvio Berlusconi e titolare per Forza Italia della riforma della legge elettorale. Al centro dell’incontro i diversi “nodi” ancora da sciogliere dell’Italicum tra cui anche la parità di genere. All’incontro era presente anche Daniela Santanchè. Nel mentre i diversi emendamenti vengono respinti.
LEGGE ELETTORALE E MASSIMO 120 COLLEGI – Il Comitato dei Nove ha votato a favore dell’intesa trovata in maggioranza sulla delega al governo per la definizione dei collegi che dovranno essere “massimo 120″. Successivamente sono ripresi i lavori dell’Aula.
LEGGE ELETTORALE: LOMBARDI 5 STELLE IN NERO - La guerra sulle donne delle donne del Parlamento si gioca oggi anche a colpi di look. Per una presidente della Camera Laura Boldrini che alla ripresa dei lavori d’aula del pomeriggio sfoggia una vistosa sciarpa bianca sullo scranno più alto dell’emiciclo, andandosi ad aggiungere alla numerosa schiera di deputate con almeno un vestito o un accessorio bianco a sostegno dell’introduzione nell’Italicum delle quote rosa, c’è la ex capogruppo dei deputati del MoVimento Roberta Lombardi che sceglie addirittura il nero, per contrapporsi all’iniziativa. In mezzo la ministra per le Riforme Maria Elena Boschi, che sulle quote rosa non ha schierato il Governo e si è rimessa alla decisione dell’aula, che ha scelto il verde. «Stiamo assistendo -ha denunciato Lombardi- ad una finta alleanza su un tema marginale. Una presa per i fondelli creare la riserva panda per le donne. Noi siamo contrari perché ci sembra una presa in giro. Si va a creare la riserva quando poi nella vita di tutti i giorni non sono messe in condizione di partecipare alla vita politica perché strette nei doveri di madri, mogli, lavoratrici. Per questo stabilire per legge le cosiddette quote rosa ci sembra una grande ipocrisia», riferisce su Intelligo news.
LEGGE ELETTORALE: NODI RISOLTI?-La seduta riprende e ci si avvia per le votazioni nominali. Si passa dalle 604 pagine di emendamenti di giovedì alle 283 di oggi. Prevista seduta notturna.
ITALICUM SISTO CHIEDE RIUNIONE COMITATO DEI NOVE - Il Comitato dei nove chiede di riunirsi di nuovo per dieci minuti. Proteste da parte dell’onorevole Gitti che chiede garanzie sui tempi. E la seduta verrà nuovamente sospesa.
ITALICUM: TETTO MASSIMO COLLEGI - Riprende la seduta sulla legge elettorale. Vengono sostituiti alcuni commi. Si vota inizialmente sui punti sulla definizione di collegi e circoscrizioni. Sciolto il nodo sulla delega al governo per la definizione dei collegi plurinominali. L’accordo prevede che i collegi non possono essere inferiori a 120. «L’accordo è stato raggiunto in zona Cesarini», conferma in Aula il relatore Francesco Paolo Sisto. La riformulazione dell’emendamento prevede ora solo un tetto massimo dei collegi, ma lascia invariati i 25 giorni di tempo assegnati al governo per disegnare i collegi.
LEGGE ELETTORALE: SEDUTA RINVIATA – Per 180 voti di differenza la Camera approva il rinvio della seduta alle 14 e 30. Saranno ore decisive per il futuro degli accordi sull’Italicum. Khalid Chaouki del Pd la prende bene:
LEGGE ELETTORALE: PD CON FORZA ITALIA -Rosato del Pd è d’accordo sulla sospensione. «Per riuscire a chiudere i nodi aperti ritengo che la sede più opportuna sia il comitato dei nove». Non è d’accordo Toninelli che vuole che si discuta nella conferenza dei Capigruppo. Contrario alla proposta di Sisto anche Centro democratico. Favorevole invece Scelta Civica.
LEGGE ELETTORALE: CORI DI NO SEL E FDI -Anche Sel vuole votare subito. «Noi stiamo discutendo al buio», tuona Pilozzi. Attacca anche Corsaro Fdi. «Mi farebbe piacere quale sia la posizione di Forza Italia che non mi sembra una forza di maggioranza. Bisogna attendere che qualcuno non è parlamentare discuta sulle leggi da portare in aula». Rocco Buttiglione interviene citando l’sopitata di Renzi: «Arrivo qui e vedo che sono le ore 12 e i lavori parlamentari non sono cominciati, il tempo del parlamento è un capitale politico. Bene. E allora ? Come mai siamo incagliati?».
LEGGE ELETTORALE: FORZA ITALIA DICE NO – Sisto chiede un rinvio all’aula. Partono i cori di no in assemblea. «Forza Italia dice no alle quote rosa perché sarebbero una norma con problemi di incostituzionalità evidenti». Lo afferma Francesco Paolo Sisto (Fi), relatore alla riforma del sistema di voto, parlando delle misure sulle quote di genere. Ginacarlo Giorgetti parla di nodi irrisolti e si lamenta dicendo che è un problema del parlamento a cui è stata negata la possibilità di discutere. La lega si oppone alla proposta di Sisto e vuole procedere.
LEGGE ELETTORALE: CHIESTA SOSPENSIONE COMITATO – È stato sospeso per venti minuti il Comitato dei 9 della commissione Affari costituzionali della Camera che questa mattina doveva dare i pareri sugli emendamenti ancora da esaminare alla legge elettorale: su tutti quello che prevede una quota fissa di presenza femminile nelle liste bloccate. Il governo ha infatti chiesto una pausa di approfondimento, secondo quanto riferiscono alcuni componenti della Commissione. La riunione, iniziata già con oltre mezzora di ritardo, riprenderà alle 10.50 comportando probabilmente uno slittamento dell’Aula convocata per le 11.
LEGGE ELETTORALE: COSA SI VOTA OGGI – Oggi alla Camera si discute sulla legge elettorale per cui è previsto il suo via libera in prima lettura. Oggi o al massimo «martedì mattina si finisce», ha specificato il presidente del Consiglio Matteo Renzi. L’aula è convocata per le undici, ma resta un nodo importante: la parità di genere che prevede, in ogni lista, che uno dei due sessi non possa essere rappresentato in misura superiore al 50% e che, nella successione della lista candidati, non ce ne possano essere più di due consecutivi dello stesso genere. Una novantina circa di deputate, provenienti da diverse forze politiche, chiedono una ripartizione a metà per le posizioni di capilista tra donne e uomini. Alla fine potrebbe uscire. Come andrà a finire?
ITALICUM: QUOTE ROSA E SOLUZIONI - Il fine settimana non ha registrato passi in avanti sulle parità del genere. Si registrano divisioni specialmente tra gli azzurri. Renato Brunetta invita a rispettare i patti che non prevedevano modifiche sull’Italicum. Eppure c’è un fronte trasversale a Montecitorio, anche dentro Forza Italia. Non tutte le donne sono d’accordo sulla parità di genere. Daniela Santanché, per esempio, ritiene invece che questa iniziativa rischia di diventare un escamotage per far franare l’accordo raggiunto a Largo Nazareno. Gli emendamenti al vaglio oggi in aula sono tanti. «Tutti gli aspetti sono aperti – ha chiarito il presidente della Camera Laura Boldrini – abbiamo ancora 100 emendamenti e abbiamo tempi contingentati con 8 ore circa. Se i gruppi chiedono un aumento dei tempi – ha aggiunto – si concederà perchè la posta in ballo è alta ed è ed è giusto che ci sia tutto lo spezio possibile per il dibattito in aula perchè siamo ad una giornata cruciale per la democrazia». Altri nodi in vista per la legge elettorale sono salva – Lega, soglie di sbarramento, preferenze, delega al Governo sui collegi elettorali. Una soluzione che potrebbe uscire sull’eventuale accordo delle parità di genere è un compromesso per la posizione di capolista: 60 per cento agli uomini, 40 per cento alle donne.
LEGGE ELETTORALE: PARITÀ DI GENERE NELL’ITALICUM – Il fronte è misto e vario. Roberta Agostini, 47 anni, del Pd: è tra le parlamentari più attive sulla parità di genere nella legge elettorale. Non solo, è la prima firmataria di un emendamento sostenuto anche da numerose deputate forziste. A seguire ci sono le azzurre Annagrazia Calabria, Michela Biancofiore e Gabriella Giammanco. Così come anche Mara Carfagna, deputata di Forza Italia ed ex ministro per le Pari opportunità:
Più di 90 deputate del Partito democratico oggi indosseranno abiti bianchi per sottolineare la loro battaglia sulla parità di genere. Lo annuncia Alessandra Moretti che ha promosso l’iniziativa con la collega di Forza Italia Laura Ravetto.
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