M5s, ecco lo statuto del Movimento 5 stelle. L'atto costitutivo firmato a Cogoleto da Beppe Grillo, il nipote Enrico Grillo e il commercialista. Non compare il nome di Casaleggio (FOTO, DOCUMENTO)
Pubblicato: 12/03/2013 18:30 CET | Aggiornato: 12/03/2013 18:35 CET
Non esiste soltanto un non statuto a regolare la vita de Movimento Cinque Stelle. Esiste, come per tutti gli altri partiti, anche uno statuto vero e proprio. Così come un atto costitutivo. Con un'appendice importante. Beppe Grillo non è solo il megafono del Movimento, ne è anche il presidente. Suo nipote Enrico, invece, è socio fondatore e vice presidente di M5S. Il commercialista Enrico Maria Nadasi, è il segretario.
Per capire di cosa si tratta, bisogna fare un viaggio fino a Cogoleto, vicino Genova, dove davanti al notaio Filippo D'Amore, il 18 dicembre scorso Beppe Grillo, suo nipote Enrico e Nadasi, hanno formalmente costituito l'associazione "Movimento Cinque Stelle". Un passaggio necessario, probabilmente, anche per poter presentare liste alle elezioni e per poter avere accesso ai contributi pubblici (per poi poter ufficialmente rinunciare), ma il documento in possesso dell'Huffington Post, è interessante anche per altre ragioni.
L'atto costitutivo e lo statuto, per esempio, spiegano oltre ogni ragionevole dubbio, che il titolare del simbolo dei cinque stelle e del blog beppegrillo.it è l'ex comico genovese. "Spettano quindi al signor Giuseppe Grillo", si legge, "titolarità, gestione e tutela del contrassegno; titolarità e gestione della pagina del blog".
L'obiettivo del movimento, spiega l'atto costitutivo, "è la convivenza armoniosa tra gli uomini, attraverso lo sviluppo del talento e delle capacità personali dell'individuo, che deve trovare piena possibilità di cogliere tutte le opportunità realizzabili all'interno della società civile, nel rispetto delle regole istituite dallo Stato nella sua fondazione".
I valori fondanti del movimento, spiega lo Statuto, sono libertà, uguaglianza, dignità, solidarietà, fratellanza e rispetto. Tutti indicati in grassetto.
Interessante anche il passaggio successivo, quello in cui si dice che "lo Stato deve limitare il corpo delle leggi che ne regolano il funzionamento a quegli ambiti di intervento propri della tutela e salvaguardia degli interessi della collettività e dei diritti della persona". Sembra quasi un'ampia apertura ai precetti del liberalismo economico.
La rete, come era normale aspettarsi, ha un ruolo fondamentale per il Movimento. M5S vuole determinare la politica nazionale "mediante la presentazione alle elezioni di candidati e liste di candidati indicati secondo le procedure di diretta partecipazione attuate attraverso la rete internet". Interessante anche il fatto che Grillò ha specificato nello statuto che "gli eletti eserciteranno le loro funzioni senza vincolo di mandato". A questo precetto costituzionale l'ex comico non crede molto, ma nonostante tutto ha dovuto inserirlo nell'atto costituente del suo movimento.
Ovviamente il Movimento, come tutte le associazioni, ha un'Assemblea, che va convocata almeno una volta l'anno entro il mese di aprile. Questo significa che a breve il comico dovrebbe tenerla. Poi c'è un consiglio direttivo e un presidente. Che, per ora, sono sempre Grillo, il nipote e il commercialista. Che, come detto, sono rispettivamente presidente, vice e segretario. Non compare invece nello statuto il nome di Gianroberto Casaleggio. Inoltre i tre hanno la qualifica di soci fondatori, mentre gli altri soci, quelli ordinari, vengono ammessi solo dopo la presentazione di una domanda che deve essere approvata dal consiglio direttivo stesso (Grillo, Grillo jr e Nadasi).
LA PRIMA PAGINA DEL DOCUMENTO