domenica 10 marzo 2013

Ma secondo voi un economista serio come Fitoussi, una delle personalità accademiche conosciuta in tutto il mondo poteva o potrà mai lavorare con un ballista come Grillo?


Fitoussi: non collaborerò mai con Grillo

L'economista in esclusiva a Globalist: non sono attratto da M5s. In Europa molti non vogliono più partiti e sarà un problema per la democrazia [Fabio Luppino]

Desk
domenica 10 marzo 2013 13:50

di Fabio Luppino

"Mai avuto contatti con Beppe Grillo, né con il Movimento Cinque Stelle. Non sono il loro consigliere, non conosco il loro programma e direi di no ad una collaborazione anche se me lo dovessero chiedere ora". Jean Paul Fitoussi, economista tra i più ascoltati in Europa, risponde a Globalist, pacato, in questa polemica di cui è diventato protagonista inconsapevole. Guarda ai grillini con il distacco dell'osservatore, ma anche con preoccupazione. "In Francia la protesta sceglie Le Pen, in Italia si è riunita intorno a Grillo, anche se sono due cose ben diverse". "Non sono attratto dal suo Movimento - aggiunge Fitoussi- ma in Europa c'è un problema grave di cui i Cinque Stelle sono un sintomo: i popoli non vogliono più votare i partiti di governo, tradizionali, perché hanno la sensazione che nulla cambierà. Questo sta diventando un problema per la democrazia".

Agli attori dell'economia basta poco, anche solo la manifestazione di un dubbio. La situazione d'incertezza riguardo all'euro messa in moto in questi giorni da Grillo sta già avendo conseguenze. "Ridiscutere l'area euro significa automaticamente far crescere lo spread - spiega l'economista francese - E chi non sente tutelati i suoi soldi li porta via dall'Italia, li investe in Germania o in Francia dove ha più certezze sulla stabilità economica e su i tassi d'interesse".

La fuga di capitali sarebbe in essere, in una situazione già fragile. Fitoussi vede un futuro prossimo complicato, in cui domina l'ipotesi di un'altra campagna elettorale ed elezioni anticipate. Con una variabile, però. "Grillo è Grillo, ma ci sono molte persone valide tra gli eletti del Movimento Cinque Stelle - osserva Fitoussi -. Lui è una cosa, i suoi eletti un'altra. Non è detto che una volta entrati in Parlamento stiano ad aspettare le sue direttive. Su cose comuni un governo con il Pd potrebbe durare".

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