E adesso che li conosciamo scopriamo che hanno un passato. E' che passato. Quanti ladri. E noi che abbiamo vissuto una vita onesta, seria, corretta rispettosa delle leggi, sempre in difesa della costituzione, senza mai ricavare un solo vantaggio né prendere una sola raccomandazione o farla. Noi che abbiamo vissuto in maniera trasparente per 54 anni dovremmo prendere lezioni di politica o di morale da questi incapaci ed incompetenti? No. Non ci sto'.

Filippo Leone: parla l’organizer del M5S di Como

11/03/2013 - Giornalettismo ha intervistato l'ingegnere 64enne con l'obiettivo di fare luce sul suo passato giudiziaro citato da Giovanna Serpico approfittandone per capire la situazione del meetup del capoluogo lariano ed il ruolo di Antonio Endrizzi e di Vito Crimi, ritenuto non responsabile delle candidature

di Maghdi Abo Abia

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La scorsa settimana abbiamo intervistato Giovanna Serpico, militante del MoVimento Cinque Stelle e prima classificata alle Primarie per le Regionali del MoVimento di Beppe Grillo per la Provincia di Como.

IL CASO - La sua intervista ha portato però alla reazione di Filippo Leone, ingegnere 64enne attuale organizer del meetup di Como del Movimento. Durante l’intervista con la Serpico ha parlato di una vicenda giudiziaria dell’Ingegner Leone relativa al suo passato da Direttore della Scuola d’Arti e Mestieri Castellini di Como, relativamente al fatto che tutti i militanti 5 stelle hanno un passato alle loro spalle. La dichiarazione che pubblicammo nella nostra intervista recitava:

Di Filippo Leone che in sostanza aveva preso soldi dalla Regione. Parliamo di un inchiesta ancora in corso, nata nel 2009 e che rischia di finire in prescrizione. E parliamo di un organizer certificato ed è indagato per aver preso dei soldi dalla provincia di Como per dei corsi mai attivati.

Ma quindi non si tratta di un problema legato direttamente alla gestione del MoVimento, no?

No, non c’entra nulla. Parliamo di un fatto che risale al 2003 o 2004. Quello che voglio dire è che il MoVimento è fatto di persone dai passati più variegati e spesso non è possibile verificare i curriculum.

Le parole precise, come emerso dalle registrazioni in nostro possesso, sono le seguenti:

Serpico: Altri attivisti hanno tirato in ballo un articolo che a me non è piaciuto…

Io: Tipo quale?

Serpico: Mah, di Leone Filippo che in sostanza aveva preso dei soldi dalla Regione quando…che adesso è ancora in corso l’inchiesta…l’ha presa in mano il Pm nel 2009 e andrà anche in prescrizione a questo punto…

Io: Ma non ho capito, qual era il problema di questo Leone Filippo?

Serpico: E’ un organizer proprio certificato…

Io: E perché è stato indagato?

Serpico: Perché pare che abbia preso soldi dalla Provincia senza aver tenuto dei corsi che aveva in alcune scuole…

Io: Quindi un’attività parallela rispetto a quella di Organizer del MoVimento?

Serpico: Non non c’entra, questo è avvenuto prima, nel 2003/2004, ma questo è avvenuto nel 2009. Cioè, voglio dire. Il Movimento è fatto da queste persone che dietro hanno i passati più variegati…

LA VOCE DELL’INGEGNER LEONE - Nei giorni scorsi è arrivata la richiesta dell’ingegner Filippo Leone il quale ha voluto fare chiarezza sul suo passato. Ne abbiamo approfittato anche per farci raccontare cosa succede nel MoVimento Cinque Stelle di Como per fare luce sui punti ancora oscuri, ovvero sul coinvolgimento di Antonio Endrizzi, Pasquale Caterisano e di Marco Massimiliano Patrini fino a definire il ruolo di Vito Crimi e Silvana Carcano. Ne abbiamo parlato in una doppia intervista, telefonica e scritta.

Intanto partiamo dalla prima domanda: ci spiega bene qual è stato il suo percorso giudiziario, citato nella sua intervista da Giovanna Serpico?

Sono stato direttore della Scuola d’ Arti e Mestieri Castellini di Como dal 2003 al 2005. Nel 2003 la nostra scuola vinse un bando per un corso denominato “reti informatiche” finanziato dall’Unione Europea per un valore di circa 39 mila euro.

Cosa prevedeva il bando in questione? 

Questo venne presentato dal precedente Direttore ed era previsto che potevano partecipare occupati, disoccupati ed inoccupati. Ho informato il personale della scuola chiedendo se qualcuno di loro volesse partecipare come allievo giusto per un aggiornamento professionale. A questo appello hanno risposto due insegnanti. Una volta raggiunto il numero d’iscritti abbiamo avviato il corso ricevendo un anticipo da Regione Lombardia di circa novemila euro.

Movimento 5 Stelle

Ma allora quale fu il problema?

Qualche tempo dopo la Regione ha fatto sapere alla Scuola che il corso era irregolare perché gli insegnanti iscritti, essendo occupati, non avevano alcun diritto nel frequentarlo. Il sottoscritto, allora Direttore, ha risposto sostenendo che il progetto prevedeva la partecipazione degli occupati.

E questo la porto all’iscrizione nel registro degli indagati?

La Regione trasmise la pratica alla Procura della Repubblica di Como, e parliamo del 2004-2005. Nel 2006 venni convocato dalla Procura ma in qualità di testimone in quanto era indagato il Presidente e Legale Rappresentante della Scuola.

Allora quale fu il suo coinvolgimento? 

Alla prima seduta venni a sapere il motivo della convocazione. Dichiarai che la firma del Legale rappresentante era solo dovuta, ma allo stesso tempo dichiarai che mi assumevo personalmente tutte le responsabilità per lo svolgimento del corso e lì passai al ruolo di indagato.

Venne condannato?

Presentai le motivazioni e le prove documentali delle mie decisioni. Gli insegnanti vennero interrogati, così come gli allievi ed il personale della scuola. Alla fine il giudice Nessi ha archiviato il caso perché, per usare le sue parole, la modulistica ed il progetto approvato dalla Regione Lombardia erano equivoci e si prestavano a diverse interpretazioni. Questo avvenne nel 2007.