Il Movimento 5 stelle è nato attorno a Grillo e Casaleggio, e difficilmente riuscirà a liberarsi di loro. “L’uno vale uno” era solo uno slogan utile in campagna elettorale. Oggi invece due valgono un terzo degli elettori italiani, e attraverso il solito blog cercano sempre di ricordarlo, anche ai loro eletti. A loro è diretto l’ultimo post di Beppe Grillo, a quelli che hanno proposto un referendum interno per decidere se appoggiare il Pd. Le consultazioni sul web tanto propagandate sono vietate da Grillo e Casaleggio, che minacciano addirittura di sciogliere il MoVimento se gli eletti non obbediranno. E la seconda minaccia diretta, dopo la critica all’articolo 67 della Costituzione, quella che prevede il divieto di vincolo di mandato. Gli eletti 5 stelle hanno un mandato, ed a scriverlo sono stati Beppe Grillo e Casaleggio.
“I partiti cercano di addossare al M5S la responsabilità dello sfascio del paese dopo aver inciuciato per 20 anni e sorretto insieme il governo di Rigor Monti alla luce del sole. In campagna elettorale il nostro slogan è stato “Mandiamoli tutti a casa” e per questo il M5S è stato votato da più di 8 milioni di italiani. Nel Non Statuto e negli impegni sottoscritti dai neo parlamentari del M%S sono esclusi in modo categorico accordi con partiti. Per quanto mi riguarda non ci sarà alcun referendum interno per chiedere l’appoggio al pdmenoelle o a un governo pseudo tecnico. Se in futuro fossi smentito da un voto dei gruppi parlamentari del M5S a chi ha distrutto l’Italia, allora, pacatamente, serenamente, mi ritirerò dalla politica”.
L’uno vale uno è stato sostituito da “io sono io, e voi non siete un ca…”.
“I partiti cercano di addossare al M5S la responsabilità dello sfascio del paese dopo aver inciuciato per 20 anni e sorretto insieme il governo di Rigor Monti alla luce del sole. In campagna elettorale il nostro slogan è stato “Mandiamoli tutti a casa” e per questo il M5S è stato votato da più di 8 milioni di italiani. Nel Non Statuto e negli impegni sottoscritti dai neo parlamentari del M%S sono esclusi in modo categorico accordi con partiti. Per quanto mi riguarda non ci sarà alcun referendum interno per chiedere l’appoggio al pdmenoelle o a un governo pseudo tecnico. Se in futuro fossi smentito da un voto dei gruppi parlamentari del M5S a chi ha distrutto l’Italia, allora, pacatamente, serenamente, mi ritirerò dalla politica”.
L’uno vale uno è stato sostituito da “io sono io, e voi non siete un ca…”.
Nessun commento:
Posta un commento