Il decalogo dei grillini alla Regione Lombardia
11/03/2013 - Come i parlamentari, anche gli eletti al Pierellone del M5S non potranno partecipare ai talk show
di Dario Ferri
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Sull’esempio siciliano è quasi pronto il codice interno del Movimento 5 Stelle per i nove consiglieri eletti alla Regione Lombardia. E’ stato messo a punto in una riunione riservata e riemerge oggi attraverso un verbale della discussione.
LA BASE RICONFERMA I CONSIGLIERI OGNI ANNO – Il capogruppo del M5S verrà eletto a maggioranza dal gruppo, ma ogni sei mesi dovrà cambiare. Dopo un anno i consiglieri regionali rimettono il mandato alla base, che decide poi di riconfermare o meno il proprio rappresentante. Gli eletti grillini, se rinviati a giudizio, non saranno obbligati a lasciare il proprio posto. E’ vietata la partecipazione ai talk show. Del decalogo parla oggi Matteo Pucciarelli sull’edizione milanese di Repubblica:
Il decalogo, dunque. «Il gruppo consiliare del M5S non dovrà associarsi con altri partiti o coalizioni o gruppi se non per votazioni su punti condivisi». Mentre la scelta del capogruppo «verrà presa a maggioranza da parte dei consiglieri, rispettando il criterio della rotazione semestrale con persone sempre differenti». Gli eletti si impegnano a partecipare ad almeno l’80 per cento delle sedute del Consiglio, resta in vigore il divieto di mettere piede nei talk show, di accettare biglietti gratuiti a eventi sportivi o a concerti e, «nel limite del possibile», i nove si impegnano «a non esternare opinioni personali o su argomenti non attinenti al loro mandato». La sorpresa è che il tasso di “giustizialismo” non è poi così elevato: il consigliere se condannato dovrà dimettersi, ma nel caso di rinvio a giudizio «sarà invece sua facoltà decidere se lasciare l’incarico ». Ogni mese, poi, l’eletto dovrà rendere conto delle proprie spese per l’attività consiliare sul sito lombardo del M5S. Non finisce qui, perché tra un anno tutti e nove rimetteranno il loro mandato alla base, che poi deciderà se confermarlo o meno. E così sarà poi ogni sei mesi, proprio come in Emilia-Romagna fanno Giovanni Favia e Andrea Defranceschi.
GLI STIPENDI SI FERMANO A 5MILA EURO – Per quanto riguarda gli stipendi, i consiglieri regionali lombardi del Movimento 5 Stelle tratterranno per sè 5mila euro lordi al mese, per 12 mesnilità all’anno. Continua Pucciarelli su Repubblica:
Capitolo stipendio: come promesso in campagna elettorale i grillini tratterranno per sé 5mila euro lordi per 12 mensilità tutto incluso, «più eventuali detrazioni fiscali spettanti». Quasi la metà dei 6200 euro netti che prenderanno tutti gli altri consiglieri una volta recepita la legge 213 del 2012 (c’è tempo fino a giugno per farlo). Il gruppo consiliare dovrà anche assumere cinque o sei collaboratori, ma stavolta non ci saranno annunci pubblici: «La scelta dovrebbe essere effettuata dai consiglieri sulla base delle candidature inviate tramite i nostri canali interni».
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