Tosi: «Salvini ha fallito. Renzi? Fa cose di destra»
Il leader dei padani «ha dimenticato il federalismo». Su euro, Sud e migranti «si contraddice». E in Veneto «ha restaurato il cerchio di Bossi». Tosi a L43.
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21 Ottobre 2015Share on facebook
Flavio Tosi, da mesi ex esponente della Lega Nord, fotografa così il momento dei ''due Matteo'': «Salvini ha fallito e Renzi ha fatto più cose di destra di Berlusconi».
Il sindaco di Verona, espulso dal Carroccio a marzo 2015, spiega a Lettera43.itperché la cosiddetta “fase 2” che il leader leghista intende avviare sin dalla manifestazione dell’8 novembre a Bologna non sia altro che la certificazione del flop della prima.
«MA QUALE BLOCCA-ITALIA...». «Nessuno ha fatto notare che quando lanciò l’iniziativa da Ponte di Legno, in agosto, Salvini propose di bloccare l’Italia. Ora, dal momento che nessun artigiano o imprenditore vuole fermarsi, l’ha fatta diventare una manifestazione di piazza, di liberazione».
A Tosi la Lega non manca: «Gli amici di una volta li vedo sempre e sono molto più leghista io di Salvini».
Il sindaco di Verona, espulso dal Carroccio a marzo 2015, spiega a Lettera43.itperché la cosiddetta “fase 2” che il leader leghista intende avviare sin dalla manifestazione dell’8 novembre a Bologna non sia altro che la certificazione del flop della prima.
«MA QUALE BLOCCA-ITALIA...». «Nessuno ha fatto notare che quando lanciò l’iniziativa da Ponte di Legno, in agosto, Salvini propose di bloccare l’Italia. Ora, dal momento che nessun artigiano o imprenditore vuole fermarsi, l’ha fatta diventare una manifestazione di piazza, di liberazione».
A Tosi la Lega non manca: «Gli amici di una volta li vedo sempre e sono molto più leghista io di Salvini».
- Flavio Tosi. © Imagoeconomica
DOMANDA. Addirittura? Più leghista di Salvini?
RISPOSTA. Matteo ha dimenticato il federalismo e l’autonomia: la difesa delle Regioni se l’è scordata.
D. Problemi di incoerenza?
R. Salvini ha il coraggio di sostenere tutto e il suo esatto contrario. Basta pensare ai continui insulti al Meridione, salvo poi scusarsi con i siciliani dicendo che stando a Milano, non in Cina, non conosceva il Mezzogiorno...
D. Ormai la danno tra le fila dei sostenitori di Renzi. È così?
R. Renzi ha un problema: la minoranza di sinistra. Finché non se ne libera sarà sempre ricattabile.
D. Cosa dovrebbe fare?
R. Dipende da lui. Ma se sulle sulle Unioni civili non ha coraggio perde una grande occasione. È un provvedimento condiviso dal 99% degli italiani, compreso e capito anche dal clero.
D. La possiamo inserire tra i sostenitori del Partito della Nazione?
R. Siamo fra i sostenitori del pragmatismo. Se Renzi propone un provvedimento giusto, lo appoggio. Farei lo stesso se lo facesse Salvini, ma di proposte non ne ha.
D. Difende anche questa legge di Stabilità?
R. Ha un difetto d’origine che è quello che è una legge a debito. I contenuti li sosterremo con aumento del debito pubblico.
D. Però?
R. Se il centrodestra avesse fatto una legge a parità di condizioni scommetto che l’avrebbe compresa e difesa con le unghie.
D. Con i leghisti non parla proprio più?
R. A livello di rapporti politici, dato l’atteggiamento di Salvini, è precluso ogni confronto. Ho condiviso 20 anni di battaglie in Lega, non mi ci metto.
D. Eppure c’è molto malumore nella base leghista del Veneto.
R. Da queste parti Salvini ha restaurato il cerchio magico bossiano. Che vada avanti per la sua strada.
D. I sondaggi sono in flessione. E la Lega Nord polemizza con Berlusconi perché Forza Italia non vuole partecipare alla manifestazione di Bologna dell’8 novembre.
R. Del resto, se pensiamo a come l’aveva annunciata e a come ha dovuto camuffarla... A Ponte di Legno la presentò come una serrata generale, ma dal momento che non ha convinto gli artigiani, i commercianti e l’economia reale, allora ha dovuto cambiarla.
D. Stefano Folli, su la Repubblica, ha scritto che la «fase 2 di Salvini», la cosiddetta fase di governo, è meno ottimistica di quanto sembri.
R. Questo cambio di passo sulla manifestazione di Bologna dà la misura del fallimento di una linea politica demagogica.
D. I suoi argomenti non funzionano?
R. Non parla più di uscita dall’euro dopo quello che è successo in Grecia. E anche a questione immigrazione gli sta scoppiando in mano, perché è un tema europeo e non più solamente italiano.
D. Come può reagire?
R. Tutte le sue battaglie populiste si stanno sgonfiando e va in difficoltà. Facesse una proposta che sia una.
D. La magistratura intanto ha arrestato il vice presidente di regione Lombardia Mario Mantovani.
R. Come sempre è accaduto, io sono garantista. E anche il presidente del Consiglio ha detto che si è innocenti fino a prova contraria.
D. Salvini dice che è un attacco dei giudici...
R. Mi sembra una presa di posizione un po’ fuori misura.
D. Il Nuovo centrodestra intanto si sta sciogliendo. E Verdini assicura stabilità al governo Renzi.
R. Bisogna dare l’opportunità a Renzi di non essere ricattato dalla sinistra. Del resto dall’abolizione della tassa sulla prima casa fino al rapporto con la triplice sindacale, mi pare che Renzi abbia fatto più cose di centrodestra di chiunque altro.
D. Non a caso c’è il Patto del Nazareno.
R. Verdini è l’artefice di quel Patto che costruì e trattò in nome di Berlusconi.
D. Ma l'ex Cavaliere è fuori dai giochi?
R. Berlusconi ha sempre il 10 o 15% di voti. E se dovesse avere un tramite con Renzi, questo è Verdini.
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