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"La colpa è dei politici, di quel branco di idioti a Roma". Il pensionato di Vaprio D'Adda che ha ucciso un ladro nella notte tra lunedì e martedì parla con i cronisti e non riesce a trattere la rabbia, per la vicenda che lo ha travolto e per la situazione di esasperazione che nel tempo lo ha portato a dormire con la pistola a portata di mano. "Dal 2008 dormo con l'arma sul comodino. Non sono solo io qui, il problema, è di tutti, perché noi dormivamo con le porte aperte, fino a qualche anno fa dormivo con le finestre aperte, dal 2008 ho cominciato a dormire con la pistola sul comodino".

Ladro ucciso, la rabbia del pensionato: "Colpa dei politici"


Ieri il premier Renzi ha invitato a non farne un eroe, ma la sua vicenda ha acceso il bidattito politico sulla sicurezza dei cittadini e la questione della legittima difesa. La Lega nel pomeriggio è stata in presidio davanti al tribunale di Milano con Salvini. E Maroni, che ha già promesso al pensionato la copertura delle spese legali, porta in Giunta "il disegno di legge sul patrocinio gratuito per chi si rende responsabile di eccesso colposo di legittima difesa. Ci muoviamo subito", ha sottolineato. Fratelli d'Italia sabato in corso Vercelli a Milano per la raccolta firme di solidarietà al 65enne.

Per il leader della Lega "questo Stato difende e privilegia i ladri". "Renzi dice che metteranno mano alla legge sull'eccesso colposo di legittima difesa - ha attaccato - meglio tardi che mai. Noi da mesi diciamo che deve essere cancellato il reato di eccesso di legittima difesa, vorrà dire che le nostre battaglie, come in altri casi, hanno un senso e ottengono lo scopo, ovvero fare diventare l'Italia un paese normale. La difesa è sempre legittima. La proprietà privata è sacra: chi entra non invitato in casa d'altri deve sapere che rischia".


Riferendosi all'inchiesta che lo vede indagato per omicidio volontario, Sicignano spiega di non poter dire nulla, "posso solo rammaricarmi di quello che è successo - aggiunge - perché effettivamente è sempre un ragazzo di 22 anni. Vogliamo tornare alla normalità" ha aggiunto Sicignano parlando con i giornalisti davanti a casa, e spiegando che ci vorrebbero 25 anni di carcere per chi ruba. "Di questo la vera colpa non c'è l'ha nessuno. Ce l'hanno solo quel branco di idioti che sono giù a Roma perché ci sono politici bravi ma alcuni sono idioti - ha osservato -  basterebbe fare della legittima difesa una legge, dare 25 anni a un reato del genere uno non viene più a rubare in casa. Ma 25 anni però, perché questo non è un furto, è uno stupro psicologico, a me, mia moglie, mio nipote, i miei figli, i fratelli. E' ora di finirla. Ne abbiamo pieni i coglioni", è sbottato.

E poi ancora. "Come vuole che stiamo? - ha chiesto - mia moglie trema, oggi l'ho portata dal medico. Le sembra una cosa ragionevole?". Il suo primo pensiero, ha spiegato, "va ai genitori" del ragazzo morto "perché ha sempre 22 anni". Gjergi Gjonj, il giovane colpito a morte durante
 il tentativo di rapina, viveva a Trezzo sull'Adda, una manciata di chilometri dalla villetta dove è stato ucciso. Il secondo, commosso, all'Arma dei carabinieri, non senza polemiche anche qui. "Abbiamo dei fantini professionisti, perché sono preparatissimi, e poi gli diamo gli asini per correre. Dove vuole che andiamo?" ha concluso.