sabato 24 ottobre 2015

Questa è la lega Nord. Solo ricerca di poltrone e stipendi pagati dai contribuenti italiani.

Faide, nomine e dimissioni Ecco a voi i leghisti de’ noantri 

A Roma Noi con Salvini nel caos, nonostante l'arrivo di Centinaio come supervisore 

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Più che un partito sembra la casa delle libertà, non nell’accezione politica, ma nel senso che ognuno fa un po’ quel che vuole. Ai leghisti de’ noantri, cioè a Noi con Salvini a Roma e nel Lazio, riesce di tutto: litigi, nomine di supervisori col ruolo di pacieri ma con le funzioni effettive di commissari, dimissioni, nomine fantasma.
Cosa stia accadendo a Noi con Salvini all’ombra del Colosseo è più materia da psichiatri che da politologi. La giornata di ieri, per esempio, ha del surreale. In mattinata la deputata Barbara Saltamartini annuncia su Facebook l’avvenuto commissariamento del Lazio. «Buon lavoro a Gian Marco Centinaio - scrive - nuovo Commissario regionale del Lazio di Noi con Salvini. Lavoreremo insieme per far crescere il movimento e contribuire a dare sempre più forza al progetto di Matteo Salvini». Passano pochi minuti e l’altra amazzone salvinista, Barbara Mannucci, si accoda, giurando, sempre su Facebook, fedeltà al senatore-commissario-paciere-supervisore.
A questo punto, il coordinatore regionale Fabio Fiorini decide di prendere carta e penna e rassegnare le dimissioni, rimettendo il proprio incarico nelle mani di Salvini. Mutate le condizioni politiche, con il partito nel caos, Fiorini decide per un gesto di responsabilità per fare chiarezza.
Nel pomeriggio, poi, qualcuno manda persino in giro in alcune redazioni una velina rivelante il presunto commissariamento del Lazio e l’imminente nomina di nuovi responsabili locali. Notizia, però, smentita dai vertici della direzione nazionale di Noi con Salvini: il Lazio, di fatto, non è mai stato commissariato.
Chi ci capisce qualcosa è davvero bravo. E, forse, per trovare il bandolo della matassa, è necessario fare qualche passo indietro. Da settimane, infatti, si vociferava di un imminente commissariamento del movimento politico creato da Salvini per il Centro-Sud. Prima s’è parlato di commissariamento di Roma, poi di commissariamento del Lazio. Alla fine, Salvini in direzione nazionale ha proposto che ogni Regione fosse coordinata da un supervisore: Centinaio è stato il primo a essere nominato. Nel Lazio, appunto. In Sicilia resterà Attaguile, della Campania si occuperò invece il vicepresidente di Noi con Salvini Raffaele Volpi. Da definire, invece, Abruzzo, Puglia, Calabria, Molise e Sardegna.
I supervisori - soprattutto per quanto riguarda il Lazio - hanno poteri molto ampi su tutte le scelte politico-strategiche. Di fatto sono assimilabili a commissari, pur non sostituendosi ai coordinatori regionali. Così tutte le cariche locali restano in piedi. Fino a nuovo ordine.
A Roma, però, la situazine era ed è esplosiva. Il correntismo dilaga e con esso le faide interne. Le fazioni sono schierate da tempo, col vicepresidente Volpi nel mirino. Così l’arrivo di Centinaio viene vissuto come un redde rationem che coinvolge tutti: le amazzoni Saltamartini e Mannucci, il coordinatore regionale Fiorini, il coordinatore romano Marco Pomarici.
Salvini ha visto in due occasioni i romani: giovedì 19 ottobre e mercoledì scorso. Il momento è delicato: a maggio si vota a Roma e in tantissime città medie dell’hinterland e del Lazio. Centinaio si è preso qualche giorno per valutare la situazione. Nel frattempo regna sovrano il caos.
Daniele Di Mario

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