La denuncia di Roberti: ''Le imprese pensano che il mercato si conquisti con le mazzette''
Franco Roberti, procuratore antimafia (Infophoto)
Articolo pubblicato il: 09/11/2014
''La criminalità è davvero una zavorra per l'economia perché immette capitali sporchi nel circuito economico legale, altera la concorrenza e i rapporti di mercato''. A lanciare l'allarme è Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia, che in un'intervista all'Adnkronos spiega: ''le imprese ormai anziché innovare pensano che il mercato si possa conquistare a suon di mazzette''.
''La criminalità favorisce anche con la corruzione alcune imprese a danno di altre: le imprese finanziate dalla criminalità organizzata prevalgono sul mercato e spazzano via le imprese oneste creando perdita di posti di lavoro e chiusura di certe imprese, con un danno enorme per l'economia non solo italiana ma europea''.
''L'Italia e la Grecia -è la denuncia di Roberti- hanno un doppio, triste primato: quello del più basso tasso di investimenti delle imprese in innovazione e ricerca e il più alto tasso di percezione della corruzione. Le due cose vanno guardate insieme: questo ci fa pensare che molte imprese non investono in innovazione tecnologica e in ricerca perché credono sia inutile, tanto il mercato si conquista con la corruzione e le mazzette''.
Roberti ricorda quindi ''l'autorevolezza'' con cui, ieri, il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, ha denunciato l'impatto negativo che la criminalità ha sugli investimenti in generale e quelli dall'estero in particolare ('tra il 2006 e il 2012 i flussi di investimento esteri in Italia sarebbero risultati superiori del 15 per cento' pari 'a quasi 16 miliardi di euro', ha detto il numero uno di Palazzo Koch). ''Alla luce di tutto questo -tira le somma il procuratore nazionale antimafia- è fondamentale l'approvazione della legge sull'autoriciclaggio. Bene ha fatto Visco a rimarcarlo''.
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