Bankitalia: con la Stabilità sconto fiscale da 900 euro per redditi medio-bassi
Su uno stipendio da 19.707 euro, il cuneo fiscale scenderà di 4,6 punti al 39,9%. Per il datore di lavoro risparmi da 256 euro con il taglio Irap, per il dipendente, grazie al credito d'imposta, 650 euro in meno di Irpef
MILANO - Il cuneo fiscale sui redditi medio bassi, in seguito agli interventi previsti dalla legge di Stabilità 2015, scende al 39,9% registrando un calo di 4,6 punti percentuali. Per una retribuzione lorda di 19.707 euro la quota che viene assorbita dalle tasse e dai contributi ammonta a 7.863 euro. E' quanto emerge dalle tabelle di Bankitalia, contenute nel documento depositato in occasione dell'audizione a Montecitorio sulla Finanziaria per il prossimo anno, dalla quale è emerso un allarme sul Tfr in busta paga per le pensioni del futuro. Secondo i dati di palazzo Koch, al lordo dello sconto Irap e del bonus di 80 euro il prelievo ammonta al 44,5%, pari a 8.770 euro; quindi il risparmio tra datore di lavoro e dipendente ammonta complessivamente a 907 euro.
Il datore di lavoro, grazie all'esclusione dalla base imponibile dell'imposta regionale per gli assunti a tempo indeterminato, pagherà 256 euro in meno con un abbassamento del cuneo fiscale di 1,3 punti (dal 25,6% al 24,3%) , passando da 5.045 euro a 4.789 euro. Mentre il dipendente, grazie al credito d'imposta, pagherà 650 euro in meno di Irpef, passando da un versamento annuo di 3.724 euro a 3.074 euro.
Si introduce inoltre un'agevolazione contributiva, temporanea, per i datori di lavoro del settore privato che assumano dipendenti con contratto a tempo indeterminato nel 2015: le aziende sarebbero esonerate per un periodo di tre anni dal versamento dei contributi previdenziali, entro il limite massimo di 8.060 annuo. Dalle tabelle di Bankitalia emerge con chiarezza che a beneficiare dello sconto saranno solo i datori di lavoro, che non avranno spese aggiuntive oltre allo stipendio, mentre per i lavoratori il cuneo fiscale ammonta al 20,6% della retribuzione.
La manovra, osserva Bankitalia, prefigura una "significativa riduzione" del cuneo fiscale sul lavoro, che consente di "ridurre il divario rispetto agli altri paesi dell'area dell'euro". Complessivamente sono previsti interventi per 15,6 miliardi di euro per il prossimo anno, di cui 10,7 miliardi per il bonus Irpef, 2,7 miliardi per il taglio Irap e 1,7 miliardi per l'esonero dal pagamento dei contributi previdenziali.
Il datore di lavoro, grazie all'esclusione dalla base imponibile dell'imposta regionale per gli assunti a tempo indeterminato, pagherà 256 euro in meno con un abbassamento del cuneo fiscale di 1,3 punti (dal 25,6% al 24,3%) , passando da 5.045 euro a 4.789 euro. Mentre il dipendente, grazie al credito d'imposta, pagherà 650 euro in meno di Irpef, passando da un versamento annuo di 3.724 euro a 3.074 euro.
Si introduce inoltre un'agevolazione contributiva, temporanea, per i datori di lavoro del settore privato che assumano dipendenti con contratto a tempo indeterminato nel 2015: le aziende sarebbero esonerate per un periodo di tre anni dal versamento dei contributi previdenziali, entro il limite massimo di 8.060 annuo. Dalle tabelle di Bankitalia emerge con chiarezza che a beneficiare dello sconto saranno solo i datori di lavoro, che non avranno spese aggiuntive oltre allo stipendio, mentre per i lavoratori il cuneo fiscale ammonta al 20,6% della retribuzione.
La manovra, osserva Bankitalia, prefigura una "significativa riduzione" del cuneo fiscale sul lavoro, che consente di "ridurre il divario rispetto agli altri paesi dell'area dell'euro". Complessivamente sono previsti interventi per 15,6 miliardi di euro per il prossimo anno, di cui 10,7 miliardi per il bonus Irpef, 2,7 miliardi per il taglio Irap e 1,7 miliardi per l'esonero dal pagamento dei contributi previdenziali.
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