giovedì 13 novembre 2014

Riceviamo e pubblichiamo.

Renzi: «Non c’è nessuna trattativa sulla legge elettorale»

13/11/2014 - di 

Il Presidente del Consiglio in visita a Bucarest chiude la porta a qualsiasi modifica sull'Italicum dopo l'accordo con Silvio Berlusconi 

Renzi: «Non c'è nessuna trattativa sulla legge elettorale»
Non c’è nessuna trattativa sulla Legge elettoraleMatteo Renzi l’ha scandito chiaramente nel corso di un incontro con la comunità italiana a Bucarest a chi gli domandava dell’incontro avvenuto ieri con Silvio Berlusconi: «Non c’è nessuna trattativa sulla legge elettorale. L’abbiamo ormai messa in dirittura di arrivo ed è quella che ho condiviso e concordato e che consente finalmente di sapere chi vince, di avere un sistema che funziona, e impedisce il potere di veto dei partitini. Poi gli italiani non mangiano con la legge elettorale. Vogliono uno stato più semplice e vogliono veder crescere i posti di lavoro».
Renzi: «La legge elettorale è in dirittura d'arrivo»
Federico Bernini/LaPresse
PER IL RILANCIO DELL’ITALIA - Renzi ha poi ribadito che l’impegno del suo esecutivo è quello di portare il Paese fuori dalle sabbie mobili: «fuori dal pantano delle polemiche, dalla divisione che c’è stata negli ultimi anni tra realtà e sogni. Sappiate che il Governo ha voglia di ridare all’Italia il ruolo che le spetta. Abbiamo la responsabilità di scrivere la storia dei prossimi anni e per farlo dobbiamo fare riforme che si attendono da troppo tempo. L’Italia deve tornare ad essere la locomotiva dell’Europa e non l’ultima ruota del carro».
OBIETTIVO CAMBIARE L’EUROPA - Renzi in precedenza, nel corso della conferenza stampa congiunta con il primo ministro rumeno Victor Ponta, impegnato nel ballottaggio per la presidenza della Repubblica, aveva parlato dei cambiamenti che sta intraprendendo il nostro Paese con l’obiettivo di cambiare l’Europa: «L’Italia deve cambiare e sta sta cambiando. Sta cambiando le regole del gioco e la mentalità ma non servirà a niente cambiare se non costruiremo un’ Europa più forte e vicina a cittadini, un’Europa meno legata alla burocrazia alle logiche dei tecnici».


RENZI TIRA LA VOLATA A VICTOR PONTA - Renzi si è rivolto al suo omologo rumeno lanciandogli la volata in vista del ballottaggio per le presidenziali: «Per Victor Ponta e la Romania queste ore sono importanti. I prossimi giorni cambieranno e tutti insieme potremo cambiare l’Europa. Victor Ponta sa già cosa deve fare. Penso sia molto importante che i romeni eleggano il prossimo presidente non solo per quello che puo’ fare in Romania, ma anche per quello che la Romania potrebbe fare in Europa. Questa e’ fa vostra occasione».
IL SUGGERIMENTO AL PRIMO MINISTRO RUMENO - Renzi ha poi dato un suggerimento al suo omologo rumeno: «Nessuno dall’esterno puo’ venire a dirvi che cosa fare. Suggerisco a Victor Ponta di agire coma sa fare e sono sicuro che sara’ in grado di far conoscere il proprio paese. Credo in una parola che si chiama ‘amicizia’. E’ una parola importante. Quando qualcuno di noi agisce per cambiare il proprio paese, o l’Europa, soltanto allora si puo’ dire che la politica e’ una bella parola ed e’ questo il motivo per il quale mi trovo qui»
L’OMAGGIO DI VICTOR PONTA A MATTEO RENZI - Victor Ponta in conferenza stampa ha voluto salutare il Presidente del Consiglio facendogli gli auguri per il suo cammino di rinnovamento: «Faccio tanti auguri al mio amico Matteo Renzi per gli sforzi che sta facendo per la riforma dell’Italia. Il suo successo è importante per Italia, per l’Europa e per i romeni che vivono in Italia. Siamo della stessa generazione e abbiamo gli stessi progetti. Renzi in tutti i suoi progetti a livello europeo può affidarsi a me e al Governo di Romania».
RENZI SALUTA LA COMUNITÀ RUMENA IN ITALIA - Renzi si è poi rivolto alla comunità rumena in Italia spiegando come questa stia contribuendo al cambiamento del Paese: «Ho conosciuto molti romeni che vivono in Italia. La comunità romena in Italia è molto grande, parliamo di più di un milione di persone che contribuisce allo sviluppo dell’Italia ma anche dell’Europa. Dobbiamo essere fieri delle nostre radici. Prima di tutto siamo cittadini, romeni e italiani, ma non dobbiamo dimenticare che siamo cittadini europei. E’ importante che anche i cittadini romeni che vivono all’estero vadano a votare per scegliere il loro presidente, un presidente che faccia sentire la sua voce in Europa».
(Photocredit Spada – LaPresse)

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