Paolo Bernini (M5S) e il “complotto” contro l’ISIS
Il deputato a 5 stelle sostiene che l'ostilità allo Stato Islamico deriva dal fatto che ha scelto di battere moneta in proprio
Paolo Bernini è uno dei deputati grillini che più si sono segnalati per credere a tutte o quasi le bufale che girano in rete da anni, tanto che da quando denunciò un big complotto per dotare tutti i cittadini del mondo di un microchip con il quale, più o meno, telecomandarli a piacimento, per molti è diventato semplicemente «quello dei microchip». Ora è la volta del complotto ai danni dell’ISIS, che Bernini prudentemente presenta così in un messaggio sulla sua pagina Facebook:
FONTE (ANSAMED):
Isis: stampa, batte moneta e ripristina l’antico ‘dinar’
Pezzi in oro e argento del primo Islam per territori ‘califfato’
(ANSAmed) – ROMA, 12 NOV – L’Isis ha deciso di coniare una valuta del califfato con l’obiettivo di ripristinare le monete islamiche, coniate in oro e argento puro, che erano in circolazione nel periodo dello splendore del primo Islam. Lo riporta il Daily Mail, spiegando che lo Stato Islamico punta a mettere in circolazione la nuova moneta nelle prossime settimane in tutte le zone controllate dal califfato. L’obiettivo è ripristinare il Dinar originale, una vecchia valuta del primo islam coniata in passato in oro e argento e attualmente usato in molti paesi ma fatto di materiali diversi.Il dinaro originale, spiega il Daily Mail, è entrato in circolazione nel 634 dc. (ANSA).
POI ARRIVA IL COMPLOTTO - Nel testo in effetti non c’è traccia di complotto, è la semplice riproposizione di una notizia, della quale però Bernini offre un’ardita rielaborazione in chiave complottista, proposta nell’immagine che accompagna il messaggio:
LA TEORIA DI BERNINI - Pare quindi che Bernini suggerisca che l’ISIS sia la vittima dell’intolleranza occidentale verso chi decide di batter moneta in proprio, anche se in realtà nessun paese ha mai avuto bisogno dell’autorizzazione degli USA e del FMI per battere moneta. Il legame causa-effetto tra il ripudiare il dollaro ed essere bombardati è un grande classico degli appassionati della bufala del signoraggio prima e dei paladini della sovranità monetaria poi, almeno di quelli più scassati. È successo con l’Iraq, con le minacce all’Iran e ora succede con l’ISIS, gli americani fanno la guerra a chi vuole la sovranità monetaria, anche se in effetti Iraq e Iran una moneta sovrana ce l’hanno e allora la «colpa» diventava quella di non volere usare il dollaro come valuta di rifErimento per i contratti petroliferi.
E LE SCIE CHIMICHE? – Purtroppo per Bernini, che sembra aver confezionato l’immagine con le sue manine, il messaggio non ha fatto breccia tra i suoi fan, tanto che ha raccolto la consueta dose di risate e commenti non pregevoli tra quanti lo seguono per farsi quattro risate, ma anche perplessità tra chi condivide questo genere di deliri. Persino i pochi commentatori a favore han trovato da ridire, accusando Bernini e i suoi colleghi di partito di scarso attivismo nel combattere il big complotto delle scie chimiche:
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