Pd, il 73% degli elettori snobba Camusso
di Diodato Pirone
Ma gli italiani come vivono lo stato di guerra fra Renzi e la Cgil? Sono sorprendenti per misura e qualità le risposte raccolte da un sondaggio della SWG effettuato prima della proclamazione dello sciopero generale della Cgil: non solo la maggioranza degli italiani sta con Renzi ma addirittura tre elettori Pd su quattro dichiarano di condividere l’azione del governo mentre le mosse della Cgil raccolgono un ampio consenso fra i grillini.
Ma andiamo con ordine ed entriamo nel dettaglio delle domande che hanno il pregio di essere dirette. Ecco la prima: «Renzi non tratta le leggi con i sindacati, quanto condivide questa posizione?». Se nel complesso il 47% degli italiani sta con Renzi e il 42% si schiera con la Camusso, fra gli elettori del Pd l’equilibrio è completamente spostato a favore del premier. Addirittura l’84% degli elettori democrat è favorevole alla fine della concertazione. Anche il cuore della maggioranza degli elettori berlusconiani è in sintonia col governo. Ma nel centro destra, e pure questo elemento ha il sapore della sorpresa, il 36% degli interpellati non condivide la svolta governativa nei rapporti con il sindacato. La vera novità tuttavia arriva dal fronte degli elettori grillini che per il 74% si schierano a favore della concertazione e solo per il 17% con il governo.
Dalle risposte alla prima domanda emerge dunque un inedito asse Camusso-Grillo che viene rafforzato analizzando l’esito del secondo quesito. Questa la domanda SWG: chi fra il governo Renzi e la piazza della Cgil interpreta meglio il rilancio economico dell’Italia? Fra i democrat si risponde così: il 73% si schiera con il governo; il 13% con le manifestazioni della Cgil e il 14% si ritira nel ”non so”. Qualche dubbio in più emerge fra gli elettori di Forza Italia fra i quali uno su quattro sta con la Camusso e il 52% con Renzi. E i grillini? La battaglia della Cgil viene sposata dal 45% del popolo pentastellato mentre solo il 15% di chi ha votato Grillo alle europee dà credito all’azione di Renzi. Il 40% dei grillini si rifugia dietro il ”non so”.
Ma la risposta più importante è la terza perché si chiede agli italiani se è più importante distinguere fra destra e sinistra o fra cambiamento e non cambiamento. Tre elettori su quattro sia del Pd che di Forza Italia e la metà dei grillini dicono che: «E’ più importante andare avanti». «Questo significa - spiega Enzo Risso, direttore SWG - che fino a quando Renzi riuscirà mantenere fra le sua mani la bandiera del cambiamento avrà con sé la maggioranza degli italiani».
Ma andiamo con ordine ed entriamo nel dettaglio delle domande che hanno il pregio di essere dirette. Ecco la prima: «Renzi non tratta le leggi con i sindacati, quanto condivide questa posizione?». Se nel complesso il 47% degli italiani sta con Renzi e il 42% si schiera con la Camusso, fra gli elettori del Pd l’equilibrio è completamente spostato a favore del premier. Addirittura l’84% degli elettori democrat è favorevole alla fine della concertazione. Anche il cuore della maggioranza degli elettori berlusconiani è in sintonia col governo. Ma nel centro destra, e pure questo elemento ha il sapore della sorpresa, il 36% degli interpellati non condivide la svolta governativa nei rapporti con il sindacato. La vera novità tuttavia arriva dal fronte degli elettori grillini che per il 74% si schierano a favore della concertazione e solo per il 17% con il governo.
Dalle risposte alla prima domanda emerge dunque un inedito asse Camusso-Grillo che viene rafforzato analizzando l’esito del secondo quesito. Questa la domanda SWG: chi fra il governo Renzi e la piazza della Cgil interpreta meglio il rilancio economico dell’Italia? Fra i democrat si risponde così: il 73% si schiera con il governo; il 13% con le manifestazioni della Cgil e il 14% si ritira nel ”non so”. Qualche dubbio in più emerge fra gli elettori di Forza Italia fra i quali uno su quattro sta con la Camusso e il 52% con Renzi. E i grillini? La battaglia della Cgil viene sposata dal 45% del popolo pentastellato mentre solo il 15% di chi ha votato Grillo alle europee dà credito all’azione di Renzi. Il 40% dei grillini si rifugia dietro il ”non so”.
Ma la risposta più importante è la terza perché si chiede agli italiani se è più importante distinguere fra destra e sinistra o fra cambiamento e non cambiamento. Tre elettori su quattro sia del Pd che di Forza Italia e la metà dei grillini dicono che: «E’ più importante andare avanti». «Questo significa - spiega Enzo Risso, direttore SWG - che fino a quando Renzi riuscirà mantenere fra le sua mani la bandiera del cambiamento avrà con sé la maggioranza degli italiani».
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