domenica 28 settembre 2014

Il sindacato va sempre peggio. Ormai rappresentano il baluardo degli interessi dei garantiti. E lo proclami questo sciopero generale. E non si preoccupi dell'unità sindacale. Quelli che D'Alema sembra in privato chiamasse i tre porcellini sono sempre insieme quando devono infangare persone perbene e appoggiare i lazzaroni in tutti i settori del lavoro. Ovviamente particolarmente nel Pubblico impiego nel quale, grazie a distacchi e alle aspettative pagate dai contribuenti italiani,riescono a non fare niente tutto il giorno. Anzi riescono ad affossare quel poco di nuovo che nasce nel nostro paese ogni giorno.

Art.18, la Camusso minaccia sciopero generale

27/09/2014 - di 

Il segretario generale della Cgil, intervenendo all'assemblea nazionale della Fiom, torna a muso duro contro il governo. Poi auspica l'unità sindacale

Art.18, la Camusso minaccia sciopero generale
«Se il governo proseguirà sulla riforma del lavoro attraverso un decreto occorrerà indire “lo sciopero generale”». Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, intervenendo all’assemblea nazionale della Fiom. «Se si decidesse – ha scandito – di procedere con il decreto bisognerà proclamare lo sciopero generale».
susanna camusso
UNIONE SINDACALE - «Bisogna insistere sul fatto che dobbiamo incrociare Cisl e Uil perché la divisione, oggi, è uno straordinario argomento in mano al governo» ha poi continuato il segretario, riguardo alla mobilitazione sul lavoro indetta per il 25 ottobre. «Non possiamo offrire l’idea di libertà del lavoro dando un messaggio che il sindacato non è unito nel rivendicare queste cose», ha concluso.
LA MANIFESTAZIONE - «Dovra’ essere una grande manifestazione e non bastera’ indirla per riempire la piazza, il clima è complicato. Dobbiamo chiedere a tutti, anche a precari, disoccupati, inoccupati, di essere in piazza non solo contro il governo, ma anche per condividere le nostre proposte»: ha detto la Camusso parlando della manifestazione. Il segretario è poi atteso nel primo pomeriggio a Bologna per la direzione nazionale della Cgil in cui verrà presa la decisione finale sulla manifestazione del 25. (Fonte: Agenzie)

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