ECONOMIA
Fisco, Cgia: «Da taglio Irpef nove miliardi andranno in consumi»
«Aumento stipendi si traduce in più spesa».
Dei 10 miliardi di tagli all'Irpef che a partire dal prossimo mese di maggio «appesantiranno» le buste paga dei lavoratori dipendenti italiani con un reddito inferiore ai 25 mila euro, quasi nove miliardi, ha stimato il 15 marzo la Cgia di Mestre, verranno spesi per fare nuovi acquisti.
La Cgia è giunta a questo risultato analizzando i dati relativi alla propensione media al consumo delle famiglie degli operai e degli impiegati che beneficeranno dei tagli dell'Irpef.
RISPARMIO FERMO A 1,14 MLD. Se infatti le famiglie interessate dalla sforbiciata manterranno una propensione al consumo media individuata sulla base dell'ultima indagine campionaria che, secondo la Banca d'Italia, è pari all'88,6%, dei 10 miliardi in più che questi italiani riceveranno in busta paga, 8,86 saranno spesi per fare nuovi acquisti, mentre i restanti 1,14 miliardi verranno risparmiati.
La Cgia ha ricordato che i consumi delle famiglie rappresentano la principale componente del Pil italiano: nel 2013 i consumi hanno rappresentato il 60% della ricchezza prodotta in Italia (935 miliardi di euro correnti a fronte di un Pil di 1.560 miliardi di euro correnti).
2,3 MLD IN BENI DI PRIMA NECESSITÀ. In particolare, gli italiani punteranno in particolare sui beni di prima necessità, come alimentari e bevande, che dovrebbero raccogliere 2,3 miliardi, mentre 2 miliardi interesseranno i trasporti e quasi 1,3 miliardi gli altri beni e servizi che includono gli acquisti dei prodotti e dei servizi per la cura della persona, i pasti fuori casa e alberghi. Meno spazio, invece, per gli acquisti di abbigliamento e calzature, mobili, elettrodomestici.
CONSUMI ALIMENTARI INDIETRO DI 30 ANNI. Del resto, come certifica anche la Coldiretti, i consumi alimentari sono tornati indietro di oltre 30 anni, sui livelli minimi del 1981, con una spesa pari ad appena 1.683 euro l'anno. Anche secondo le proiezioni dell'Osservatorio nazionale Federconsumatori la contrazione dei consumi è stata pesantissima e pari al 9,2% nel triennio 2012-2013-2014, che equivale ad una caduta di circa 65,7 miliardi di euro, pari a una minore spesa di 2.638 euro a famiglia.
La Cgia è giunta a questo risultato analizzando i dati relativi alla propensione media al consumo delle famiglie degli operai e degli impiegati che beneficeranno dei tagli dell'Irpef.
RISPARMIO FERMO A 1,14 MLD. Se infatti le famiglie interessate dalla sforbiciata manterranno una propensione al consumo media individuata sulla base dell'ultima indagine campionaria che, secondo la Banca d'Italia, è pari all'88,6%, dei 10 miliardi in più che questi italiani riceveranno in busta paga, 8,86 saranno spesi per fare nuovi acquisti, mentre i restanti 1,14 miliardi verranno risparmiati.
La Cgia ha ricordato che i consumi delle famiglie rappresentano la principale componente del Pil italiano: nel 2013 i consumi hanno rappresentato il 60% della ricchezza prodotta in Italia (935 miliardi di euro correnti a fronte di un Pil di 1.560 miliardi di euro correnti).
2,3 MLD IN BENI DI PRIMA NECESSITÀ. In particolare, gli italiani punteranno in particolare sui beni di prima necessità, come alimentari e bevande, che dovrebbero raccogliere 2,3 miliardi, mentre 2 miliardi interesseranno i trasporti e quasi 1,3 miliardi gli altri beni e servizi che includono gli acquisti dei prodotti e dei servizi per la cura della persona, i pasti fuori casa e alberghi. Meno spazio, invece, per gli acquisti di abbigliamento e calzature, mobili, elettrodomestici.
CONSUMI ALIMENTARI INDIETRO DI 30 ANNI. Del resto, come certifica anche la Coldiretti, i consumi alimentari sono tornati indietro di oltre 30 anni, sui livelli minimi del 1981, con una spesa pari ad appena 1.683 euro l'anno. Anche secondo le proiezioni dell'Osservatorio nazionale Federconsumatori la contrazione dei consumi è stata pesantissima e pari al 9,2% nel triennio 2012-2013-2014, che equivale ad una caduta di circa 65,7 miliardi di euro, pari a una minore spesa di 2.638 euro a famiglia.
Sabato, 15 Marzo 2014
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