La bomba ad orologeria nel MoVimento 5 Stelle Campania
di Stefania Carboni - 19/03/2014 - Diversi attivisti spingono per una assemblea regionale che punti a chiarire la singolare sfiducia verso il senatore Pepe. Mentre Sibilia smentisce liste certificate in Irpinia e indica solo lui "come unica persona certificata ed autorizzata ad utilizzare il logo". Come finirà?
«In merito ad alcune notizie apparse su qualche organo di informazione della provincia di Avellino circa i prossimi appuntamenti elettorali interviene il deputato cittadino Carlo Sibilia per precisare che, “per quanto riguarda la partecipazione del Movimento 5 Stelle al rinnovo dei Consigli comunali, al momento non si ha per l’Irpinia nessuna notizia di liste certificate, condizione, questa, necessaria per l’uso temporaneo del relativo simbolo”». Così, il deputato 5 Stelle Sibilia (irpino ed eletto nel collegio Campania 2) mette nero su bianco, su una nota, una situazione territoriale nella regione Campania che potrebbe creare in futuro qualche problema in vista delle elezioni. Nella nota, diffusa poi sui social, si indica l’eletto come l’unica persona certificata ed autorizzata ad utilizzare il logo in maniera ufficiale e continuativa: «Chiunque, a ridosso delle campagne elettorali o in periodi normali, si presenta alla pubblica opinione come Movimento 5 Stelle sta sbagliando approccio, mostra di non conoscere i nostri principi ispiratori e commette una violazione che può essere perseguita. Ugualmente qualunque giornale sia cartaceo sia online che lanci notizie di ipotetiche divisioni nel M5S di Avellino e provincia non fa una buona informazione o, pur sapendo, è in malafede. In entrambi i casi chiedo che si cambi rotta e si ristabilisca la verità a scanso di ogni equivoco e spiacevole conseguenza». Che rischi ci sono? E sopratutto perché questo post?
SINGOLI SOTTO ANALISI E GAZEBO DOPPI - Le origini di tutto ciò sono da ricondursi ad alcuni meet up non certificati un po’ per tutta la regione. Solito problema, che spesso si ripresenta all’interno del MoVimento in vista di elezioni. Il dilemma però è nei singoli “soggetti”. Così in rete si segnalano diverse persone per uso o meno del logo: chiedendo chiarimenti.
Premesso che questo post non vuole essere di natura polemica, ma semplicemente un chiarimento. Nell’evento indicato si legge che XXXXX è portavoce del M5S Portici. Ho verificato personalmente e non sembra che Portici concorra a nessuna elezione, quindi nello spirito del Movimento Cinque Stelle non credo esista una figura del genere……..Gentilmente qualcuno puo’ chiarirmi le idee?
Questa è solo qualcuna delle richieste che corrono in rete. Qui sotto un altro esempio:
Altro problema sono i gazebo: doppi. Si tratta di Caserta dove l’attivismo si individua in differenti gruppi e scorrendo in rete ci sono diversi gemelli social della realtà locale.
RISCHIO ISOLA? - Si discuteva già da tempo in rete sul rischio “Sardegna”. «Dopo la mancata partecipazione – spiega un attivista sul mu napoletano – del M5S alle prossime elezioni regionali in Sardegna bisogna fare chiarezza in Campania. Il sito M5S Campania http://www.beppegrill… è nato per discutere in rete il programma elettorale e per presentare i candidati. Non essendoci stati eletti, quindi portavoce, il sito doveva continuare, ma non in rappresentanza ufficiale del Movimento. Mi chiedo allora oggi chi gestisce il sito? chi decide i post da pubblicare? come e con quale criterio sono state scelte le persone che “lavorano” (anche se non retribuite è un lavoro) al sito?». E aggiunge: «Io per le prossime elezioni regionali in Campania prima di tutto desidero che il M5S partecipi e voglio scegliermi un candidato senza che nessun gruppo di potere prestabilito scelga per me». A fare chiarezza sotto un’altra attivista: «Ma tu c’eri alle elezioni regionali, comunali in Campania ? Se si, saprai che le candidature si fecero in una riunione fiume divisa in due giorni diversi per permettere a tutti di poter votare». Altro tread, altra discussione. Dove si sente fortemente il bisogno di riunirsi dopo la “distanza” presa dal mu di Napoli nei confronti del senatore Pepe. «Una riunione regionale andrebbe fatta – si chiede – sono gli eventi che lo impongono, a Casoria siamo rimasti allibiti dalle dichiarazioni di Fico sulla provincia, alcuni ci sono rimasti male, ed hanno espresso l’intento di smettere l’attività al MoVimento Casoriano, francamente ci siamo stancati di essere discriminati, per non essere in prima fila a tutti gli eventi show, per non avere una adeguata galleria fotografica avvinghiati al parlamentare di turno, per non aver adeguatamente leccato il culo a Napoli come passaggio obbligato alla certificazione, noi abbiamo conseguito dei risultati come gruppo e siamo fieri della nostra attività a cinque stelle, siamo stati riconosciuti e usati in campagna elettorale, ora ci ritroviamo nell’indifferenziata ns. malgrado, vogliamo spiegazioni, con o senza Regionale».
DIVISIONI? – Nel mentre la stampa locale incalza. Agropolinews chiede dove sia finita la denuncia dell’attivista di Agropoli diffusa durante un tour dei parlamentari in città:
Dell’inchiesta non si è saputo più nulla, Caccamo non ha più fatto denunce e non ha ricevuto telefonate. I deputati sono arrivati ad Agropoli hanno buttato il solito fango su Agropoli hanno giustificato i 14.000 euro che prendono come deputati e si sono dileguati alla ricerca di notorietà in televisione come Di Battista o Di Maio.Intanto la spaccatura a livello locale è evidente,i gruppi grillini oltre ad essere assenti,non fanno politica,non operano e non fanno nessuna opposizione,si beccano solo uno con l’altro. Aspettano forse altre telefonate anonime per convocare ancora Di Battista e compagni per giustificare lo stipendio dei loro parlamentari visto che sono politicamente dei nullafacenti o urlatori di professione.
In rete però non sembrano figurare malumori di sorta nella cittadella, che ha preso le parti del mu di Napoli durante la sfiducia a Pepe.
RESETTIAMOCI – Intanto gli attivisti in Campania vogliono riunirsi. On line è partito un sondaggio che rivela l’alto bisogno di riunirsi il prima possibile. la votazione si chiuderà giovedì sera. Sono in tutto 39 finora i contrari, che hanno scelto le due opzioni alternative proposte, “non vedo l’urgenza in quanto ci sono molteplici incontri settimanali” (28 voti) e “sono favorevole ma non adesso, bisogna impegnarsi per le europee” (11 voti). Per il senatore Pepe gli attivisti si troveranno in piazza il 23 marzo prossimo. Nel salernitano, a Cava de’ Tirreni il mu del luogo ha lanciato in rete la campagna “Io Sto con Bartolomeo Pepe”. Il tutto mentre invece nel mu degli Amici di Beppe Grillo Napoli compaiono i tread a sostegno della scelta avanzata in quella “maledetta” domenica in presenza di Roberto Fico e Paola Nugnes. C’è bisogno di chiarirsi. Il comunicato da cui è nato il dissenso da quella decisione è stato denminato “Reset”. «Reset è giusto. Come lo spettacolo di Grillo del 2007. Forza tutti. Per riflettere e comprendere…”per il cambiamento che vogliamo vedere”. Recuperiamo la fiducia, la sincerità, l’umiltà e la responsabilità», precisa un attivista. «Signor Roberto, mi piacerebbe parlare a quattr`occhi con lei», ha concluso lunedì il senatore Pepe, proponendo al collega di «porre fine a questa faida». Il tempo per presentare candidature e liste in Campania stringe. Per questo suona particolare l’avviso di Sibilia in Irpinia “unica persona certificata ed autorizzata ad utilizzare il logo in maniera ufficiale e continuativa”, così come la lettera della senatrice Simeoni che ha esortato Casaleggio a chiarire le linee guida ufficiali per meet up ingestibili.
Prima che sia troppo tardi.
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